Ma quale Sinistra negherebbe al Dalai Lama di parlare in un Parlamento libero di una Nazione democratica? Quale Sinistra che ha nella storia radici antifasciste, o anche solo quella che si professa oggi semplicemente democratica (anche se non più sinistra a dire il vero...) si opporrebbe a questa possibilità o cmq farebbe spallucce mostrando disinteresse e, di fatto, quindi negando tale diritto?
La Risposta è tanto semplice quanto difficile da trovare in rete: LA NOSTRA!
E' una notizia così "segreta" che è davvero difficilissimo trovare un link che la riporti. Ma io l'ho scovato lo stesso!
Eccolo:
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_25/visita_dalai_lama_60e1e2d2-9b2f-11dc-8d30-0003ba99c53b.shtml
Onestamente sono stupefatto: neppure Bush (di fatto L'Anticristo in fatto di diritti umani e pace) ha negato al Dalai Lama un incontro!
Ed invece il nostro Governo ha detto no. Bertinotti ha detto no!!! Lui che dovrebbe essere uno a favore di certe battaglie che non è un "democristiano" alla Prodi e Mastella, lui più degli altri ha negato questa eventualità. Non riesco ancora a crederlo.
E dall'altra parte della barricata non si sono apparentemente per niente indignati e nemmeno strappati i capelli (quali vi domanderete nel caso del Cavaliere, ed in effetti come non darvi ragione)!
Più di qualcuno, a dire il vero, trasversalmente sta provando sia da uno schieramento che dall'altro a far cambiare idea. I Radicali sono ovviamente in prima linea su questo punto.
Tale notizia, che già di per sè mi faceva ribollire il sangue e faceva sventolare di rabbia ancor di più la bandiera del mio blog (Bandiera del Tibet), ora ha assunto una connotazione ancora più grave alla luce di una notizia che riporta il Corriere della Sera on line.
In sostanza un pastore tibetano Runngye Adak, padre tra l'altro di 11 figli, soltanto per aver gridato il primo agosto scorso ad una festa popolare nella provincia del Sichuan, Cina del Sud, la seguente e sconvolgente frase: "LUNGA VITA AL DALAI LAMA" fu arrestato.
Pochi giorni fa, ma la notizia si è saputa solo ora perchè tenuta nascosta, è arrivata la sentenza: condanna a ben otto anni di carcere!
Tre suoi amici che poco dopo il suo arresto avevano protestato chiedendo la sua liberazione, sono stati anch'essi imprigionati con l'accusa di aver minacciato la sicurezza nazionale...
Ecco che alla luce di questa notizia (di cui qui sotto trovate il link) la decisione di negare il diritto al Dalai Lama di parlare in Parlamento, diventa veramente scandalosa e getta una luce amara sul nostro esecutivo: un Esecutivo vile, codardo, e che non sa più concepire un atto di umanità e giustizia.
La mia bandiera piange lacrime di rabbia,
Io le accarezzo gli occhi per non farla smettere di sventolare.
http://lanostracina.corriere.it/2007/11/otto_anni_al_pastore_tibetano.html
Ho visto un articolo sulla Repubblica di oggi a riguardo, domani lo leggo meglio e ti faccio sapere con un post quel che dice (giusto per capire le motivazioni).
RispondiEliminatommi
Sono motivazioni strumentali. Il Papa ci parlò eccome nell'emiciclo e non venga a dire Bertinotti quindi che non si fanno celebrazioni là dentro....
RispondiEliminaAggiungo che la Sinistra a cui alludo è al momento quella di governo; osservvo anche che il PD mette giè in luce forse le sue divisioni: i Veltroniani sono schierati per far parlare il Dalai Lama gli altri nicchiano...
Non aggungo altro, No comment.
C'hanno paura dei cinesi??
RispondiEliminaAppunto, rockpoeta, appunto. Quale sinistra?
RispondiEliminaGuarda tutto sommato a pensarci bene, a questo punto, è un bene che non entri in quel parlamento, che, più che il cuore della democrazia, appare sempre di più come il centro delle ipocrisie.
RispondiEliminahai ragione Daniele.
RispondiEliminaanche noi abbiamo segnalato le notizie...
Max
Ciao, Daniele, come sai già sono concorde con il tuo sdegno. Questa è l'ennesima riprova di come a parole si tutti buoni e solidali, ma nei fatti... insomma, si predica bene e si razzola male. E approfitto per ricordare a tutti che su www.italiaweb.org/petizione/default.asp è una corso una raccolta di firme perché Prodi riceva il Dalai Lama
RispondiEliminaSinceramente mi sono indignata quando ho sentito al tg questa notizia, ma evidentemente preferiscono tenersi buona la Cina che avrebbe molto da ridire se il nostro governo accogliesse il Dalai Lama.
RispondiEliminaChe burattini.
Per Max: siete al momento l'unico blog che ho visto che ieri riportava la notizia del Dalai Lama rifiutatoin Parlamento.
RispondiEliminaQuesto dimostra come fosse difficile trovare la notizia in rete e come sia stato forse messo in atto un tentativo di occultamento della stessa.
So che Tommi oggi ne parlerà. Vedremo se questa notizia riuscirà ad uscire allo scoperto con maggiore forza adesso.
Daniele Verzetti, Rockpoeta.
c'è una risposta sola:cina ,affari,nn far incazzare,la,altrimenti gli,come si fa a farceli,per.
RispondiEliminaora,come in un gioco enigmistico,prova a riordinare la frase.
Non ero assolutamente al corrente della notizia: trovo scandaloso che i parlamentari italiani facciano questo genere di strumentalizzazioni !
RispondiEliminaUn altra bella caduta di stile...
Che roba !
Condivido in pieno il tuo pensiero Daniele, e quello sincero ed indignato di tutti coloro che, almeno fin qui, hanno testimoniato la loro riprovazione,
RispondiEliminaNon esito a definire ipocrita il comportamento di tanti rappresentanti della "nostra politica" (il virgolettato è un imperativo categorico)ed in particolare di questa sinistra, che deve sostiene con forza argomenti quali solidarietà e diritti umani (a parole) per poi tradirli senza un attimo di esitazione (coi fatti).
Ho firmato, ovviamente, la petizione proposta da Arabafenice, come tutte le altre che sono state correttamente pubblicizzate perché finalizzate ad una giusta causa.
Un carissimo saluto a Tutti Voi....Gianni.
Io al link che ha messo Anna non accedo e mi da "page not found"
RispondiEliminahai ragione, hai ragione, hai ragione. Mi vergogno di questo paese e sono incavolata con il presidente della camera, compagno, ma di chi? del Papa?
RispondiEliminaciao marina
Senza parole...
RispondiEliminaPer Gianni: Trovata ma l'avevo già firmata!
RispondiEliminaNe ero certo Daniele, la Tua Onestà Intellettuale, la Tua Imparzialità ed il Tuo Spessore Umano e Culturale sono al di sopra di ogni ragionevole dubbio!
RispondiEliminaCon Stima Sincera....Gianni.
Concordo pienamente con te. E aggiungo che in Italia non c'è nè sinistra nè destra, ma una classe politica che pensa solo ai propri interessi....
RispondiEliminaLa notizia sta facendo il giro del web. A tale proposito ho letto questo post http://tagliobasso.blogspot.com/2007/11/complici-di-una-dittatura.html
RispondiEliminaPer il link alla petizione, quello dato http://www.italiaweb.org/petizione/default.asp è corretto.
non so a voi ma a me la relativa pagina si apre..
ormai nel parlamento si rasenta la follia...si puntano su cose come questa e fanno passare le cose più antidemocratiche x eccellenza..
RispondiEliminaio non li sopporto più, destra e sinistra un'unica e sola massa di coglioni.
scusate il termine ormai inflazionato, ma è cosi
Nessuno ha vietato la visita al Dalai Lama (che io rispetto molto).
RispondiEliminaNon gli è stato concesso il Parlamento perchè, credo, ci sia un regolamento.
E' vero che il Papa ci è andato, ma il Papa, anche se io non ne sono contenta, è comunque un Capo di Stato
Sarkozy è appena andato in Cina a farsi firmare contratti per 20 miliardi di euro. Di fronte agli affari non c'è Dalai Lama che tenga.
RispondiEliminaCi ha messo paura la Cina è evidente....del resto raramente ricordo un atteggiamento intransigente da parte del nostro paese ( l'ultimo episodio Craxi- Sigonella). Per altro, a radio Popolare va in onda uno spot che invita a prenotarsi per l'incontro con il Dalai Lama che si dovrebbe tenere a Milano, ti passo il link:
RispondiEliminahttp://www.dalailama-milano2007.org/
è incredibile che in questo periodo, quando per via delle olimpiadi si potrebbe ottenere (o imporre) qualche ammorbidimento della cina, ci si nasconda dietro a cavilli e ipocrisie
RispondiEliminaE' pazzesco! E forse anche poco furbo...ma perchè chi ci governa ha così poca considerazione dell'intelligenza e della sensibilità del popolo che (in qualche modo) lo ha scelto?
RispondiEliminaPer Franca: non è stato solo il Papa e poi mi sembra che quando vogliono le regole in cose molto più serie le scavalcano eccome.... E poi scusa ma è un Capo di stato solo in esilio e cacciato con vergognosa violenza.
RispondiElimina... E chi gli chiude la porta in faccia, si rende in qualche modo complice di questa vergognosa violenza.
RispondiEliminaComunque oggi pomeriggio parlavano di questa notizia sul TG di Sky, ed hanno anche fatto un sondaggio in prrposito, in cui la stragrande maggioranza dei votanti ha espresso parere contrario alla decisione dei politici italiani.
che esempi inquietanti di integrità morale. quando ieri ho appreso la notizia non ci potevo credere... vado a firmare..
RispondiEliminaGià, Tenzin Gyatso (dal 1959 in esilio in India e insignito nell’89 del premio Nobel per la Pace) è diventato un ospite scomodo, visto che la Cina intima di non ricevere questo mite vecchietto che agli occhi dei dirigenti del gigante asiatico, non è un leader spirituale, ma un capo politico che punta all’indipendenza del Tibet, da Pechino notoriamente considerato una provincia interna.
RispondiEliminaE di fronte ai diktat cinesi, le istituzioni italiane iniziano a tentennare: che fare con l’ospite che scotta? L’agenda del governo di questi tempi è, guarda caso, piena di altri impegni: welfare, Finanziaria, legge elettorale e riforme costituzionali; il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha detto che di accoglierlo nell’aula di Montecitorio non se ne parla, al limite lo si farà accomodare nella Sala Gialla. Insomma nessun discorso ufficiale alla platea dei deputati, al massimo due chiacchiere nel salotto del Palazzo, perché l’unica autorità religiosa che ha parlato in Aula, sottolinea Bertinotti, è il Pontefice: “Tuttavia si riconoscerà che il Papa ha qualche legame particolare con il Paese”.
E a proposito di Vaticano, rispetto alle voci che davano come possibile un incontro con il Papa intorno al 13 dicembre, è stato netto padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede: “Non mi risulta in nessun modo. Non è inserito nel programma”, ha detto all’Ansa. Anche se secondo l’agenzia AsiaNews del Pontificio Istituto Missioni Estere, il governo cinese ha minacciato nei giorni scorsi il Vaticano di “serie ripercussioni” alle relazioni bilaterali se il Papa dovesse incontrare il Dalai Lama.
Insomma, una non edificante corsa allo scaricabarile.
Sinceramente non so se c'è un regolamento parlamentare che vieti la visita di chi non è un capo di stato come ho letto nel commento di Franca. Ritengo comunque che al Dalai Lama nn gliene frega un tubo esser ricevuto dal Parlamento Italiano. Ma quale sinistra? Ormai è un pezzo che la scena politica italiana è priva di ideologie. Ognuno dei nostri "dipendenti" cm li chiama Grillo, pensa solo alla pensione parlamentare e agisce solo ed esclusivamente per interessi personali...
RispondiEliminaun abbraccio della buonanotte...
RispondiEliminaciao daniele, tu che sai rispondere a tutto voglio segnalarti www.laforzadelledonne.ilcannocchiale.it un altro blog che sto ideando
RispondiEliminavorrei una tua opinione al riguardo
grazie
gio
Lo vengo subito a vedere:
RispondiEliminaGrazie per il complimento Giovanna :-))) ma non ho le risposte per tutto, magari....
Grande, immensa delusione.
RispondiEliminaTutto per ingraziarsi la cina.
che miseria.
Indifendibile, caro Daniele, questa scelta del governicchio Prodi.
RispondiEliminaImpensabile che si neghi una visita di questo tipo ad un capo spirituale come il Dalai Lama, per una motivazione seria.
Quindi inventiamoci quella specie di storia su un cerimoniale che impedisce l'accesso a Montecitorio per le celebrazioni. Balle! E Bertinotti, che finora mi era anche un pò piaciuto per il profilo abbastanza istituzionale che aveva mantenuto, ha fatto uno scivolone fin che cercava, con tutto il Prc, di leccare il fondoschiena al Partito Popolare Cinese.
Vergognosi, come al solito.
Buona giornata.
Luca.
Ps: linko da me questa informazione.
Sentivo qualcuno, forse un comico in questi giorni parlare della politica, ma sfortunatemente non ricordo.
RispondiEliminaLui diceva chei i politici hanno troppa fretta, una malattia aggiungerei. Tendono a semplificare tutto per privilegiare le loro scelte, la fretta di apparire.
Quando gli si pone davanti una possibilità o per lo meno un evento di cui il popolo gradirebbe avere notizie dicono "no", di impulso.
Bisogna essere calmi e pensare alle proprie sclete, dovrebbero ricordare che i voti non arrivano perchè si ha la fretta e il volere di mettersi in mostra, ma arrivano quando uno se li merita.
Un saluto al rockpoeta che ringrazio essere passato sul blog anche in questi giorni di lunga assenza da parte mia, con oggi ricomincio l'attività ;).
Ormai di cosa stupirci, cosa aspettarci da chi ci governa? Non so, sono senza parole, Giulia
RispondiEliminaChe i legami economici con la Cina sisano sempre più forte di ogni altro valori? Costanza
RispondiEliminaUn caro saluto a te Eccio!
RispondiEliminaSono contento di rivederti in sella!!!!
Ciao
Daniele
però sul Dalai Lama e i suoi rapporti con la CIA sarebbe il caso di dire anche due parole:
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Tenzin_Gyatso
Credo che sia una sinitra prudente, che non ha paura della Cina, ma che evidentemente non vuole creare attriti per avanzare con la diplomazia.
per me fa bene.
Per Sam: io credo che devono essere i Tibetani a dire che non vogliono più il Dalai Lama e non i Cinesi al posto loro.
RispondiEliminaPoi su tutto il resto possiamo anche parlarne ma cmq la violenza e la dittatura dei Cinesi in Tibet esiste.
Per me non si tratta di "diplomazia".
RispondiEliminaE' paura, solo paura, di rovinare i rapporti con la Cina anche se si tratta ancora di un paese governato da una dittatura fra le più intransigenti.
Il termine "diritti umani" in quel paese è ancora sottovalutato, anzi, direi che neppure esiste.
I nostri governanti, probabilmente succubi dei vantaggi economici nel trattare con questo enorme paese, non vogliono inimicarselo e, per questo, sorvolano sui diritti umani e, di conseguenza, anche sull'invasione dei cinesi, ancora nel 1950, in Tibet.
L'unica cosa sarebbe il boicottaggio delle olimpiadi, ma, si sa, anche qui ci sono sotto interessi di ogni tipo!
La "nostra sinistra", in questo caso, non ha fatto una bella figura!
Si, l'ho sentita tre giorni fà questa notizia! Secondo me sono notizie fatte uscire appositamente per far scompiglio negli animi! Chi ha il diritto o il potere di dire no.....il Dalai Lama non viene qui.......nessuno! A chi potrebbe nuocere un Grande Uomo che predica pace e medita.....!? Quali interessi si nascondono.....ecco lì è il punto! Paura di una cultura talmente equilibrata......?! Un bacio
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