Per avere maggiori dettagli sulla manifestazione andate QUI: http://www.controviolenzadonne.org/
Spero che la partecipazione sia altissima e che si parli di un problema che va affrontato seriamente data la recrudescenza di questo squallido fenomeno con punte molto elevate soprattutto tra le mura domestiche e verso persone che le donne reputavano di fiducia.
E' ora di dire BASTA ed io voglio lasciare un mio segno di solidarietà con questa poesia già postata nel marzo di quest'anno nel mio blog e che sento sia importante riproporre:
Uomini…?
"Il suo nome per favore"
"Cinzia"
"Racconti come si sono svolti i fatti per favore"
"Rientravo dal lavoro
Sono infermiera
Avevo il turno di notte
Ero attenta
Mi guardavo intorno
Glielo giuro appuntato davvero.
Ma da un cespuglio
Ad un tratto
Mi sono sentita afferrare.
Mi hanno trascinata dietro
Erano in tre
Mi hanno tenuta ferma
Uno mi urlava “zitta puttana!”
L’altro ha iniziato a picchiarmi
Il terzo mi ha sfilato i pantaloni
E poi…"
Poi solo paura e terrore
Sofferenza, umiliazione e dolore.
Un incubo infinito lungo un’eternità.
Altra storia
Lei è una bimba ha 12 anni
Lui di anni ne ha il quadruplo
Ma non poteva trattenersi“poverino”
Non poteva fermarsi
Doveva toccarla
Abusare di lei.
Perché lui è malato “poverino”
Dignità e rispetto stanno morendo
E le donne oggi più che mai
Sono oggetto di violenze e abusi
Una rivalsa vigliacca di chi non sa essere Uomo.
E poi c’è Lucia
Ogni sera picchiata dal marito
E costretta ad avere rapporti
Perché frustrato
Perché bevuto
O per entrambe le ragioni.
E poi….
Poi arriva lo Stato
Che le stupra una seconda volta
Processo alle vittime
Pene ridicole ai colpevoli
Patteggiamento
Poca prevenzione
Queste le brillanti ricette per disincentivare lo stupro.
E allora un Appello
A noi uomini
A quelli che davvero possono considerarsi tali
Che parta da noi l’intenzione di fermare tutto questo
Basta con ammicamenti volgari
Con atteggiamenti da bullo sfigato
Isoliamo chi nelle donne vede un oggetto
Chi nelle donne vede solo una possibilità di rivalsa personale
Contro le sue frustrazioni
Ed i suoi fallimenti.
Mettiamoci in azione!
DIMOSTRIAMO DAVVERO DI ESSERE UOMINI.
DIMOSTRIAMOLO ADESSO.
DIMOSTRIAMOLO ADESSO.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
Vedi uomo nn posso costruire la mia vita,il mio lavoro le mie passioni senza seguire liberamente i miei desideri.E lo capisco che la mia libertà condiziona fortemente la tua identità di "uomo",lo capisco che cominci a ad avere paura della fragilità che vedi e dell'insicurezza che senti crescere in te.
RispondiEliminaLo capisco ma nn permetterò mai che tu (padre,fratello,amico)possa limitarmi nella crescita,
Ed anche se ho paura nn torno indietro vado avanti, parlando,potestando e ricordati che sono molto,molto resistente!
Le parole possono fare male....ma il silenzio è cmq sofferenza!
buonanotte rockpoeta...
grazie daniele per aver pubblicato cio', d'altronde un animo sensibile come il tuo non poteva fare altrimenti.
RispondiElimina@desparecida:ottimo commento
Non sono sole le parole a fare male ma anche le botte soprattutto! E le donne non devono stare zitte, ma parlare, e DENUNCIARE, acquisire il coraggio di DENUNCIARE....
RispondiEliminaGrazie per aver dato un po' di spazio ad un problema che coinvolge molte donne e di cui spesso non si parla o non si ha il coraggio di affrontare.
RispondiEliminaBuon fine settimana !
Grazie Daniele per aver dato spazio ad un'iniziativa a favore delle donne. Un uomo (poeta) dolce e gentile come te non poteva fare di meno.
RispondiEliminaUn abbraccio:-)
E' bellissima la poesia che hai scritto...dovrebbero leggerla tutti gli uomini e se si concedono l emotivo potrebbero prendere coscienza....
RispondiEliminaun uomo vero non fa violenza
chi usa la violenza è solo un vile
un uomo vero sa che l amore non si impone
un uomo vero sa farsi rispettare e stimare senza imporre la sua legge
un uomo vero....
chi vuole essere un uomo vero?
(posso postare la tua poesia domani?) E' bello che questi messaggi abbiano la firma degli Uomini
Per Caramella: si puoi postarla; per me è un onore.
RispondiEliminaDaniele
Lo Stato. Insomma, quello che è stato, è Stato. Non possiamo certo, da persone raziocinanti, pretendere che lo Stato, ridotto in questo stato, possa fare l'interesse dell'umana gente. Il concetto di giustizia e di equità delle pene è morto, sepolto. Finito. Occorre che lo si faccia noi, il compito dello Stato. Non sto parlando di "giustizia sommaria", sto parlando di richieste di pena sensate che poi, lo Stato, se ne sarà in grado, DOVRÀ applicare. E, se lo Stato non è nello stato giusto per farlo, si cambia Stato. Chiaro. O no? Come ho già scritto in qualche post sul tema, sarò a Lugano. Ma a Roma col cuore.
RispondiEliminaCarissimo Daniele, Uomo e Poeta (le iniziali maiuscole ti sono dovute), come sempre le tue parole toccano le nostre menti, come sempre i tuoi bellissimi versi toccano i nostri cuori, come sempre non puoi che trovarmi d'accordo su tutto quanto esponi e pensi.
RispondiEliminaTra tutti i reati contro la persona lo stupro di una donna è uno dei più vili e schifosi che possa esistere.
Spero che gli omuncoli che si rendono rei di simili atti prima o poi avvertano il peso della loro oscenità e capiscano il loro errore di vita.
Ancora una volta devo purtroppo dire che l'aumento di tali reati segue l'andamento generale degli altri, e che non credo possa materializzarsi un'inversione di tendenza se non si applica la Legge e non si dimostra che la pena è una certezza e non una fatua locuzione trascritta su una sentenza svilita e senza valore.
Un carissimo saluto a Te ed un augurio particolare alle donne vittime della violenza, sperando che riescano a superare il dolore che provano e che noi Uomini possiamo solo lontanamente immaginare.
Gianni
Ciao Daniele, sono sempre io, ti do un indirizzo, dove c'è un concorso di poesie . . . volevo mandare a nome tuo quella sulle "invasioni quasi barbariche", ma ho pensato che ci pensi tu . . .sono sicura che ti piazzerai bene . . .! :-)))
RispondiEliminaL'indirizzo è questo:
http://ibridamenti.splinder.com/post/14856786#comment
Poi fammi sapere!
Ciao Rosangela
...Donna, creatura da cui provengo...
RispondiEliminaDonna, mio nido,
Mia luce, mio calore
D'amore e sensuale.
Donna che soccombi
Sotto il dardo pesante
Del silenzio comprensivo
E caritatevole.
Donna che incombi nelle
Mie notti spente piene
Di nuvole.
T'amo donna in ogni tua forma
Sensibile e tattile,
Laddove il maschio è assente
O fugace.
Il mordace tuo bacio voglio
Di mattino e di sera.
Questo abbaglio
Che spera tu mi renda
Felice.
Donna, che sai essere Amante, Madre
Amica e Puttana, tu dell'Essere
Sei sovrana dell'uomo
E della sua stirpe.
Come puoi in silenzio
Tacere e taciuta restare
Struggendonti in grembo,
Quando un uomo viola il tuo
Amare e l'amore che non
Desideri dargli?
Che vivano sempre senza
Il caldo del tuo sguardo
Tutti quegli uomini che
T'invadono, quando non vuoi.
Non serve che tu grida "Bastardo
questo vallo a fare ai tuoi",
Perchè chi inciampa nelle tue
Carni desiderando quel che rifiuti
E'maschio senza spirito,
Una sequenza di film muti
Senza essenza, nè scorza,
Solo un indomabile animale
Che, incapace nel giorno comune,
Sulla tua carne schiaccia la forza
Del suo sentirsi vivo e vero.
Ma mai potrà raggiungerti nel pensiero e nel cuore.
Per questo, anche quando, mostro ,
Ruba la tua vita,
E' semplicemente un uomo che muore
Nella sua violenza
Che prova a stringere fra le dita
Grosse e volgari
D'una esistenza priva
D'ogni forma e stile,
In quel suo essere vile che
Picchia o violenta le tue nude
Carni rosee nel colore ma rosse nella forza che solo una donna
Può avere.
E non sarà una gonna
A renderti vulnerabile
A questo diavolo
Dalla superficiale
Coscienza del vivere accanto
i ai tuoi occhi.
Tu guerriera, dentro sai tenere
Quanto un uomo a stento sopporta
Sui ginocchi.
Non ferirti più di quanto
Già tu non sia ferita.
Parla e, come è giusto,
Ingabbia il mostro che
Ti ha rubato la vita.
le ingiustizie sono il pane quotidiano..per fortuna qualcuno alza la voce prima che succedano questi fatti gravissimi, non dopo...
RispondiEliminain Italia l'orrore e la bestialità sono la base dei programmi televisivi, ci danno il sangue perchè molti vogliono vederlo, quasi sentirne, l'odore, ci danno il pigiama della franzoni, il plastico di cogne per citare il caso simbolo...nà schifezza
"Un incubo infinito lungo un’eternità"....
RispondiElimina.....ti ho risposto sul commento lasciato nel blog :(
grazie per aver ricordato una questione così importante nel tuo post...
RispondiEliminahai espresso in poesia quello che io ho espresso in prosa.la poesia è meno prolissa,più efficace,arriva subito.bravo.
RispondiEliminacommovente la poesia di pasquale............mi ha toccato molto,bravo anche a te.e visto il lavoro che fai,chissà quante storie di questo tipo avrai visto.che tristezza,le miserie umane.e che rabbia.
RispondiEliminaQuando avevo 22 anni il mio fidanzato (ero "ufficialmente" fidanzata) un giorno mi riempì di botte a causa di una sua patologica - e totalmente immotivata - gelosia. All'epoca subii il fatto con silenzio e un pò di vergogna. Dopo pianse come un bambino e mi implorò perdono in ginocchio. Lo perdonai, pensando che il dolore per la sua insicurezza fosse pari a quello per mia umiliazione. Mi sbagliavo. Non mi ha più picchiato, ma in seguito ordì una trama di ricatti e violenze psicologiche continue. Per fortuna la storia è finita circa un anno dopo (con grandissime difficoltà), ma io ricordo quel periodo come il più tremendo della mia vita.
RispondiEliminaMai perdonare cose simili!!! Bisogna solo andare via e denunciare.
Ciao, grazie per essere stato presente in questi giorni. Ora sono qui... anche se avrei voluto essere a Roma come avevo progettato. Bella la poesia. Un abbraccio, Giulia
RispondiEliminaChe bella manifestazione deve essere stata... e che meravigliala tua poesia... Costanza
RispondiEliminaciao Daniele, avevo postato un commento stamattina ma non c'è. forse ho cliccato distrattamente su anteprima senza pubblicarlo...pardon.
RispondiEliminaIl tuo post sulla violenza contro le donne, in questa giornata particolare, era immancabile. Inutile sottolineare come condanni ogni forma di violenza e, in particolare, questa che è connotata da una certa viltà.
Purtroppo è una realtà molto più radicata di quanto si pensi soprattutto in ambito familiare dove fortunatamente non sempre si arriva alla violenza fisica ma c'è troppo spesso quella psicologica. la manifestazione può servire ad incoraggiare le donne a denunciare, ma per come vanno le cose, non vedo gli elementi per poter intravedere un declino di questo fenomeno.
Ciao Rock. :D
RispondiEliminaFaccio prima a venirti a salutare qui che risponderti li da me. :D
Riferendomi al post, l'iniziativa è eccezionale. Mi auguro che nelle donne si smuova qualcosa.
Mentre grazie per il link , ricambio subito.
A presto.
Ripassando con più calma, il post è interessante, il problema è . . . struggente . . . e non ne parlerò, perchè mi fa troppo male e non è la mia storia!
RispondiEliminaCiao R (fiordicactus)
Per Isola 08: Grazie per essere passata di qui ti attendo ancora se lo vorrai
RispondiEliminaDaniele
PER ROSANGELA: Vado a vedere di che si tratta.
Grazie
Daniele
Ti ringrazio per aver pubblicato questa tua bellissima poesia.
RispondiEliminaMi piacerebbe averla sul mio blog, perchè mi ritrovo tanto, tutto, in quello che hai scritto e adoro come lo scrivi.
Aspetto una tua conferma, intanto ti auguro una buonissima domenica.
Ciao.
Cris
La rabbia a veder negata giustizia contro i soprusi e le violenze non appartiene solo alle donne. Appartiene a chiunque pensi di essere una persona corretta e ami il senso della vita, quella vera e dignitosa.
RispondiEliminaDa appartenente al genere maschile mi vergogno che accadano queste cose...non riesco proprio a giustificarle...nemmeno considerando (perchè tali sono) malati e deviati coloro che fanno simili nefandezze!
Ciclicamente il problema ritorna nelle piazze o nelle sale convegni, ma purtroppo questo problema non abbandona mai le strade e le case. E' sempre lì, sempre presente e fa perdere dignità agli uomini che abusano delle creature più deboli della società.
Peccato che in piazza sfilino solo le donne...bisognerebbe vedere tanti maschietti gridare vendetta e solidarietà!
Hai ragione moticanus, gli Uomini ieri dove stavano? E gli tutti uomini politici? Tutti Quelli che "Ah la famiglia è un valore" dove erano finiti?
RispondiEliminaForse c'era nebbia a Roma e non li abbiamo visti bene.
PER CRIS: Basta che metti la firma Daniele Verzetti Rockpoeta :-))) e poi puoi tranquillamente metterla sul tuo blog :-)))
Grazie hai sempre delle belle parole per me
Daniele
Dopo trent'anni di silenzio le donne sono ritornate in piazza. Purtroppo, la notizia a cui oggi i quotidiani hanno dato maggiore risalto, riguarda, più che i motivi della manifestazione, i fischi di contestazione nei confronti delle ministre, la cui presenza è stata ritenuta strumentale (forse non a torto) e costrette quindi ad allontanarsi.
RispondiEliminaGrazie, Daniele.
RispondiEliminaNo, non sono belle parole. E' quello che penso e viene da dentro, da quell'angolino nascosto da cui escono le bolle di sapone colorate.
Ciao. Cri
Hai proprio ragione Daniele, lo Stato le stupra un'altra volta. Domani parlerò di questo nella mia piccola trasmissione radio. non è molto, ma se possiamo, dobbiamo tutti fare qualcosa.
RispondiEliminaPer Simona: hai una tua trasmissione radio? Bellissimo!! Su quale stazione? E scegli tu gli argomenti d trattare? E..... un Rockpoeta da te ospite no eh.... :-)))?
RispondiEliminaigrazie daniele.
RispondiEliminaBellissimo.
igrazie daniele.
RispondiEliminaBellissimo.
Grazie a nome mio,di mia figlia e delle mie due nipotine.
RispondiEliminaSono ancora piccole,ma se gli uomini cominciassero a pensare come te,potrebbe attenderle un futuro più umano.
Cristiana
Grazie Cristiana delle tue parole, ma metti il link al tuo blog così lo posso venire a leggere :-)))
RispondiEliminaE magari linkare...
Ciao
Daniele
io... non ho il coraggio ancora di denunciare e uscire allo scoperto, perdonatemi!
RispondiEliminaessermi fidata di un amico ed esser costretta a fare ciò che non volevo e poi esser violentata con le parole! e sentirmi poi dire: "colpa tua, mi hai fatto fraintendere"
M.
Sono dalla tua parte e comprendo la tua sofferenza; ti chiedo di usare anche solo un nick se dovessi deciderti a postare ancora.
RispondiEliminaTu sei coraggiosa.