Mentre la nostra iniziativa UNITI Per La BIRMANIA ma oramai più nota con il nome del gruppo di bloggers che si sono riuniti insieme e cioè " BLOGGERS FOR BURMA", va avanti ( e anzi vi invito a leggere i due post sottostanti!!!) e mentre questa iniziativa cresce dato che vede all'orizzonte alcune altre novità sulle quali vi terremo aggiornati, torno a postare su faccende di casa nostra e precisamente sul Welfare e sul Referendum in corso tra i lavoratori oggi.
Più che soffermarmi sulla proposta che devono votare, vorrei sottolineare come oramai esista uno scollamento reale (quanto non percepito veramente e quanto invece afferrato ma volutamente ignorato non lo so) tra la Torre d'Avorio dei Politici e, in questo caso, i lavoratori dipendenti anche se questo problema oramai vale per tutti i cittadini.
Ieri sera Rutelli a Ballarò ostentava una scaramantica serenità affermando che poi poteva accadere di tutto ma che era tranquillo.
Sicuramente la proposta passerà (sicuri?) e magari avrà anche l'agoniato 70% che sembra pretendere Rifondazione per approvarlo e votarlo in aula, ma resta il fatto che i primi dati dimostrano che i lavoratori questa proposta non l'amano affatto.
Da Mirafiori stanno arrivando molti NO, in altri luoghi se passano i SI lo fanno a fatica.
E allora, perchè se cmq si pensa che quella soluzione sia la migliore possibile non si spiega ai lavoratori che però comporta dei sacrifici e delle rinunce per il bene futuro? E poi ancora, ma siamo davvero sicuri che sia la migliore delle soluzioni?
Ma non dobbiamo preoccuparci, passerà e passerà bene e tutto nuvamente nel loro mondo, in quella oscena Torre D'Avorio, tornerà ad essere come prima. Continuerà come prima.
Come sempre.
Il Link:
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/economia/conti-pubblici-54/welfare-nuovo/welfare-nuovo.html
Non hanno preso in considerazione referendum ben più importanti, che cosa gliene fregherà poi di un self-made-referendum...
RispondiEliminaPoi si sa, se vince la "parte" sbagliata arriverà qualcuno che chiederà di ricontare tutto :-P
Caro Daniele, non posso che darti ragione, in questo momento ho l'impressione che più che un governo l'Italia sia gestita da comari che litigano come furie per poi riappacificarsi di botto appena qualcuna di loro porta dei "buoni dolcini da gustare in compagnia", lasciando inascoltate le voci che arrivano da fuori, quelle della gente che di dolce non gusta niente e deve accontentarsi "di ciò che passa il governo".
RispondiEliminaScusa la mia vena ironica, l'argomento è serio!
Con Affetto...
Gianni.
P.S.:) hai posta.
Vince il SI con percentuale quasi bulgara tra il 70 e l'80%
RispondiEliminaMa come può essere, tutti questi lavoratori scontenti e poi votano come il governo chiedeva loro ossia a favore...?
Mah.....
...no comment...
RispondiEliminasic!
Il problema, caro Daniele, sta nello scollamento non tanto dei politici dai lavoratori, che entro certi termini si può anche capire (i politici non lavorano e non l'hanno mai fatto... ;D), quanto in quello dei sindacati dai lavoratori.
RispondiEliminaSoprattutto ora che al governo sta una maggioranza di csx, con un peso importante della sinistra massimalista, sono spariti gli scioperi di massa, le agitazioni sindacali contro il governo, e i sindacati, nonostante non siano d'accordo coi loro compagni ai ministeri, accettano qualsiasi cosa, pur di non perdere e di non far perdere aderenza alle cadreghe.
Il referendum ha segnato la vittoria dei brogli, più che di qualsiasi altra cosa. Nei luoghi dove i controlli erano maggiori (fabbriche e grandi industrie) il NO ha vinto con numeri plebiscitari. 84% di No alla Fiat di Cassino, 85% alla Fiat di Melfi, 78,45% alla Magneti Marelli, 69,61% alla Honda.
Laddove invece i controlli erano minimi (sedi sindacali e banchetti volanti allestiti un pò ovunque), ha vinto il sì.
Logica vorrebbe che il risultato venisse invalidato dal Consiglio dei Ministri (che un pò si dovrebbe sentire anche preso per il cu*o), e che il referendum per il Welfare fosse ripetuto in situazione più controllata.
Però, caro Daniele, tu sai che la mia fiducia nella capacità logica di questo governo è molto scarsa.
Faccio una previsione: ci sarà una qualche baruffa nella maggioranza con Rizzo e il PdCI che minacceranno di uscire dal governo o di non votare la finanziaria. Poi Prodi porrà la fiducia, e l'emergenza rientrerà.
Come al solito.
Buona giornata.
Luca.
Caro Luca, è probabile che la tua previsione si realizzi in effetti nella sostanza sic...
RispondiEliminaAzzardo un'altra previsione, Daniele: una buffonata simile si avrà anche domenica 14 alle finte primarie del PD.
RispondiEliminaLuca.
Non lo so, quello che so è che io non andrò a votare per queste primarie
RispondiEliminaQuando il sindacato soffre della "sindrome del governo amico" non fa più gli interessi dei lavoratori.
RispondiEliminaCi sarebbe da sentire come è stato spiegato l'accordo...
D'altronde dato che i sindacati questo accordo lo hanno firmato, pensavate che poi andavano a chiedere di votare NO?
Vero Franca, Ma pensavo che nel "segreto dell'urna" i lavoratori dessero un altro segnale.
RispondiEliminaMa forse anche i sindacati "ricattano" i lavoratori....
Mobbing sindacale?
O forse nei banchetti il segreto dell'urna non esiste quindi sei quasi "costretto" a votare sì
Questo spiegherebbe il fatto che nelle grandi imprese invece la risposta dei lavoratori c'è stata eccome.
Vi invito tutti sul mio blog...è importante.
RispondiEliminaVi aspetto.
Sarò, forse, una voce fuori dal coro però, finché siamo in democrazia, e lo siamo, ed i "brogli" non vengono provati, bisogna accettare i risultati.
RispondiEliminaAnche Berlusconi blaterava che alle ultime politiche c'erano stati dei brogli!
In primis Benvenuto Sergio :-)))
RispondiEliminaSergio io non parlo di brogli dico solo che se tu devi votare una mia proposta e quando dei decidere io o un mio rappresentante siamo quasi lì a guardarti un po' di pressione la potresti avere no?
Poi come diceva Luca, nelle grandi aziende i NO sono arrivati eccome quindi dove forse l'anonimato era davvero tale e non si aveva paura di essere individuati come votanti per il NO, i voti contrari sono fioccati e parecchi.
Questo intendevo dire, anche perchè in caso contrario dovremmo dire davvero ai lavoratori che chi è causa del suo mal....
E poi dire loro di non lamentarsi più se quando possono far sentire la loro voce poi si comportano da gregge.
Ma sai, Sergio, io non credo che i lavoratori siano pecore, non credo che non si rendano conto di quello che accade loro intorno e non credo che si lascino più tanto intortare dai Sindacati
E allora chi ha votato così (i lavoratori ovvio) ma soprattutto, perchè hanno votato in tal senso?
Sergio, i brogli sono stati provati. Da Rizzo, PdCI (ed è proprio strano, fidati, che io possa sposare un'affermazione uscita dalla sua bocca), ma anche da un giornalista de "La cronaca" di Piacenza, che si è fatto fotografare mentre votava alla Cgil alle 2.30, un'ora dopo alla Cisl, e unal'tra ora dopo alla Uil.
RispondiEliminaMi pare che un ragionevole dubbio ci sia...
Se tieni conto che, per il regolamento sindacale non è possibile per le sigle minori propagandare il proprio dissenso se la posizione del sindacato maggiore sia un'altra, allora proprio andiamo ad intaccare quelle che sono le regole della democrazia.
Luca.
Hai usato l'espressione più corretta. Torre d'Avorio. I politici sono sempre più lontani dai cittadini.
RispondiEliminaPuoi accedere al blog.