Non ci sono solo i "preti cattivi" neanche tra i cattolici.
Peccato che questi ultimi vengano lasciati soli non solo dai media ma anche, nel caso dei cattolici appunto, dal Vaticano stesso.
Di chi parlo? Per es. dei preti in Cina. In Cina è vietato professare qualunque religione; e lì non vanno tanto per il sottile: catturano, arrestano, uccidono e non soltanto i fedeli ma anche gli officianti.
Ma di loro non si parla mai, e lo stesso Ratzinger nonchè quel simpaticone capo di quella ganga chiamata Cei, Don Angelo Bagnasco (che io chiamo Don perchè l'ho conosciuto personalmente quando ancora era solo un Don: http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/2007/03/opinione-del-rockpoeta-la-nota-stonata.html) si guardano bene dal parlarne.
Perchè, mi chiedo, il Papa invece di attaccare noi poveri laici e tentare di intaccare la nostra libertà non decide di alzare la voce contro queste violenze? Perchè non invita fortemente gli atleti credenti a disertare le Olimpiadi di Pechino e perchè non usa le stesse parole forti che ama utilizzare contro di noi nei confronti di questo abominio?
Potrebbe rivolgersi a tutti dicendo "Chi andrà alle Olimpiadi sapendo che preti cattolici e di altre confessioni religiose sono arrestati, umiliati ed uccisi, è anch'egli un assassino!" Parole forti, ma d'altronde toni così violenti li usa contro noi laici; almeno in questo caso sarebbero parole decise ma spese per una giusta causa.
Ed invece è notizia di ieri che Vaticano e Cina hanno "concordato" su un nome di un prete cinese (prete o forse sacerdote cmq un officiante ufficiale; perdonate ma non sono così addentro alle gerarchie ecclesiastiche...),
Concordato..... l'ha scelto la Cina ed il Vaticano ha detto "Yes!". Perchè questo accordo?
Un accordo per stemperare gli animi (soprattutto del Governo Cinese che non ne lasciava uno tranquillo...) o forse una sorta di resa, uno scambio forse di favori, o se non è così, qual è il senso di questa nomina "farsa" che è stata realizzata?
Invece di voler combattere le ingiustizie di uno Stato che nega ogni dirittto umano compreso quello di credere e pregare, il Vaticano si volta dall'altra parte. Davvero non me ne capacito.
Come dicevo non solo preti cattolici ma anche di altre confessioni religiose sono oggetto di particolari"attenzioni" in Cina.
Eì il caso per es. di Cai Zhuohua condannato nel 2005 a tre anni di carcere perchè colpevole di avere delle Bibbie. Insomma come leggerete nel link qui sotto, l'accusa era "traffico illecito di....Bibbie!!!"
Ora è libero ma deve sempre presentarsi a firmare come se in realtà fosse in regime di libertà vigilata.
Durante la prigionia ha cucito palloni dalle 12 alle 14 ore al giorno e gli è stato proibito di leggere la Bibbia.
Ed allora questo post è per loro, tutti loro che in silenzio e di nascosto come i Romani nelle catacombe lottano per poter pregare un Dio in cui credono, cacciati come bestie, braccati senza un attimo di tregua perchè oltre a portare la parola del loro Dio danno aiuto e professano l'uguaglianza degli uomini ed il diritto alla libertà di pensiero.
E non ne parlano mai (non sapete che fatica per trovare in rete qualche notizia, al riguardo il sito di Asia News è davvero valido)
E nessuno o quasi (Repubblica due settimane fa ed Asia News anche ora) ha parlato dei monaci buddhisti in Birmania che marciano contro il regime verso Yangon con la popolazione che è con loro e che li ama a tal punto dal sacrificarsi pur di nutrirli.
E loro, che sono stati anche attaccati ed uccisi dalle milizie birmane, stanno dicendo basta.
Per quanto vale, IO SONO CON TUTTI VOI!
Il link:
http://butindaro.wordpress.com/2007/09/20/cina-leader-protestante-costretto-in-carcere-a-cucire-i-palloni-delle-olimpiadi/
Il link ad Asia News:
http://www.asianews.it/index.php?l=en&size=A
anche per la chiesa (intesa come gerarchia) la logica di mercato conta molto più dei principi, e un miliardo e mezzo di anime è un mercato enorme per rinunciarvi
RispondiEliminaLa Cina è sempre stata la "guerra persa" del Vaticano...e sempre lo sarà.
RispondiEliminaIl Vaticano ha in corso da anni trattative "diplomatiche" con la Cina, per cui non se lo sogna neanche di alzare la voce.
RispondiEliminaD'altronde ha già il suo bel da fare nel tentare di minare la laicità dello Stato italiano.
Perchè disperdere le forze per operare su due fronti?
Mah, il Vaticano pensa solo ai numeri. Il merketing di dio e niente più
RispondiEliminaCaro Daniele, come dici tu, è a rischio la vita, non solo la libertà, dei credenti cinesi. Siano essi preti o laici (ammesso che riescano a sopravvivere). E siano essi di altre religioni.
RispondiEliminaAl momento, la potenza interna delle nomenclature comuniste, del partito e di tutto quello che gli va dietro è troppo forte perchè il Papa o anche solo il segretario della CEI possano anche solo pensare di alzare la voce.
Nemmeno Papa Giovanni Paolo II ha mai alzato la voce con la Cina, ed era il Papa che ha fatto crollare il muro di Berlino. Tant'è che il cardinale cinese che ha nominato qualche anno fa, è rimasto "in pectore", ovvero nessuno conosce il suo nome.
Troppo pericoloso, dunque meglio ancora scendere a patti. Io credo che sia una questione di tempo, come per la Russia, che è sì ancora fortemente legata al passato, ma non è più bloccata ai livelli degli anni Ottanta.
A quel punto si potrà prendere posizioni nette anche dall'interno della Chiesa senza mettere in pericolo le vite dei preti cinesi.
Solo una domanda provocatoria: secondo te come reagirebbe la gente se, come "ripicca" per una presa di posizione netta di Ratzinger, venisse ucciso qualche cattolico o un paio di preti? Sarebbe colpa del Papa che «avrebbe dovuto stare buono», o la colpa sarebbe attribuita al dittatoriale governo cinese?
Saluti, buona domenica.
Luca.
Che tristezza, anch'io mi ero chiesta la stessa cosa, ma ormai non mi stupisco più... Le persone non contano, solo i loro intrighi di palazzo. Ciao Giulia
RispondiEliminaPer Luca: Secondo me dovrebbe prendersela con la Cina ma sai tutto è possibile a questo mondo...
RispondiEliminaIl contenuto del tuo post è l'ennesima dimostrazione che il vaticano non fa religione ma politica.
RispondiEliminafacile andare a rompere le scatole con i sermoni su fatti e fatterelli di cui la Chiesa è estranea ma si sente sempre chiamata in causa.
RispondiEliminano?! ;)
Io sono credente e ricordo un'insegnante che mi spiegò l'origine del termine religione: deriva se non erro da legare, unire strettamente. Quindi la religione, quella vera, è qualcosa di molto vicino all'uomo; anche di intimo secondo me. Ammiro i due tipi di religiosi: quelli coraggiosi che continunano ad officiare rischiando il carcere, ma anche quelli che, per loro vocazione religiosa e personale, si "limitano" a pregare. Sono d'accordo invece nel trovare piuttosto ripugnante la figura del "trafficone" che vuol mettere d'accordo tutti... che sia religioso o meno. CIao, scusa se il post è un po' lungo.
RispondiEliminaConcordo con franca.
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