Ci avreste mai creduto se un giorno vi fossero venuti a dire che per effetto di mutui contratti negli USA da persone meno abbienti e/o cmq a rischio solvibilità, i vostri risparmi investiti in Fondi Comuni magari che investivano solo su mercati europei, e cmq su fondi come in genere si usa dire "tranquilli" sono letteralmente minacciati ed a rischio di svanire seriamente nel nulla?
No, perchè ovviamente vi sareste chiesti che senso aveva temere ripercussioni per un povero cristo che fa un mutuo per acquistare una casa non essendo sicuro di farcela; e "No" perchè sapevate bene che nessun Ente erogante mutui ti concede nulla senza garanzia e sicurezza di recuperare il credito in qualche modo.
Capita però che con i Nuovi Mutui Globali (come ironicamente mi permetto di definirli) sia possibile. In realtà sono i famigerati Mutui Subprime concessi anche a chi non soddisfa proprio tutti i requisiti per avere un prestito del genere. Il tutto è successo negli USA per agevolare il boom del mercato immobliare creando così anche una bolla speculativa tale per cui anche alienare l'immobile di quel povero diavolo che ha contratto quel mutuo non basta per rientrare del prestito erogato in quanto quel bene alienato ora ha un prezzo inferiore a quello al quale è stato acquistato in precedenza.
Ok, vi direte, "Ma tutto questo come può colpire noi e le nostre borse europee?" Globalizzazione finanziaria. Nel momento in cui fondi e non solo gli hedge fund (nonostante quanto affermi il giornalista nell'articolo che vi invito a leggere più sotto nel link che vi riporterò, peraltro un articolo molto chiaro e interessante per il resto) acquistano titoli azionari e non solo di quelle Società Finanziarie assai esposte con questo genere di Mutui (Mutui Subprime) automaticamente si troveranno titoli che scendono in borsa e quindi in automatico anche le quotazioni di quel Fondo Comune scendono con loro e con i vostri risparmi.
In realtà per ora c'è anche molta paura ed allarmismo preventivo forse ma il rischio concreto esiste e non va affatto sottovalutato.
Molto istruttivo è lo schemino che potevate trovare sul Quotidiano La Repubblica di Venerdì 10 agostoa pag. 4 così articolato:
1) FAMIGLIE MENO ABBIENTI (con alto rischio di mancato rimborso) contraggono mutui subprime concessi dalla BANCHE. Ne sono stati erogati tanti per una somma di circa 640 miliardi di Dollari.
2) I MUTUI VENGONO IMPACCHETTATI IN BOND attraverso "società - veicolo" che li acquistano,
3) I BOND SONO IMPACCHETTATI UNA SECONDA VOLTA NEI "CDO" (Credo "Collateralized Debt Obligations" ossia Obbligazioni Collateralizzate di Debito) comprate da BANCHE O FONDI SPECIALIZZATI ANCHE MONETARI.
4) ALLA FINE IL RISCHIO DI INSOLVENZA VIENE MOLTIPLICATO E VIENE ANCHE NASCOSTO.
Vi posto cmq anche un passaggio sul come tutto è nato, un estratto del link che vi posterò più sotto a conclusione del post, chiaro nello spiegare i fatti ma forse un po'più ottimista di Repubblica nel valutare il rischio concreto di crisi:
"Anzitutto, cosa sono i mutui “subprime”?
Sono mutui erogati a clienti con trascorsi creditizi non impeccabili (nel senso che in passato non sono stati in grado di ripagare puntualmente alcuni debiti come, ad esempio, quelli per l’acquisto dell’auto). Essi sono erogati da società di credito private che, a differenza delle agenzie federali, possono concederli anche a soggetti che non soddisfano uno o più dei requisiti richiesti per l’accesso al credito tradizionale (trascorsi creditizi impeccabili, capacità di apportare la quota di capitale inizialmente richiesta e di documentare le proprie fonti di reddito).
Cosa è successo?
Il boom del mercato immobiliare statunitense è stato accompagnato da un significativa crescita del mercato dei mutui. Uno sviluppo via via crescente ha interessato anche i mutui di qualità non primaria. La diffusione di questi finanziamenti è stata favorita dal ricorso a formule creditizie particolari che prevedono piani di rimborso inusuali, spesso con periodi iniziali di pagamenti più contenuti o addirittura nulli e un differimento delle rate ricalcolate alle successive condizioni di mercato e senza limiti all'oscillazione dei tassi applicabili nel corso dell’anno.
Coloro che hanno sottoscritto mutui con tali formule sono risultati estremamente esposti alle variazioni delle condizioni di mercato, perché l’85% dei mutui subprime è a tasso variabile (a fronte di circa il 20% per i mutui concessi dalle agenzie federali).
In seguito al deciso rialzo dei tassi di interesse, (di 4,25% punti percentuali dal giugno 2004), e all’inversione di rotta dei prezzi delle abitazioni, molti di questi debitori si sono ritrovati con pagamenti cui non sono stati in grado di far fronte. Questo ha provocato ritardi e chiusure anticipate dei programmi.
Le insolvenze hanno provocato difficoltà e addirittura il fallimento di alcune società primarie del settore. Alle difficoltà di queste società si sono aggiunte le notizie del coinvolgimento di alcune grandi banche e hedge fund che avevano acquistato i mutui da queste società." .....
Sicuramente questo estratto ha chiarito molte cose meglio forse di come ho potuto dire io che non sono proprio più addentro a questo mondo.
Insomma la globalizzazione esiste ma solo in pochi campi quello finanziario è uno di quelli ma funziona solo ad alti livelli per le alte sfere e tende ad escludere noi comuni mortali.
Loro giocano al monopoli usando noi come segnalini, e poi delle conseguenze se ne fregano. Ma forse è ora che i "segnalini" si ribellino non trovate?
IL LINK:
http://www.voceditalia.it/index.asp?T=naz&R=eco&ART=13628
con la globalizzazione può succedere questo ed altro
RispondiEliminaSono fortunata, quindi. Non posseggo nulla, ma almeno non ho debiti!
RispondiEliminaSplendido equilibrio lol, un bilancio in perfetto pareggio quindi :-)))
RispondiEliminaBenvenuta Dania su questo blog!
Daniele
Complimenti Rockpoeta per il tuo blog. Ti leggo regolarmente, anche se di solito non posto.
RispondiEliminaSu questo argomento vorrei solo aggiungere che non so come facciano queste persone, che speculano sulle esigenze e sulla vita della gente come me, a guardarsi allo specchio la mattina. Probabilmente così si arricchiscono, ma non riesco a credere che poi vivano bene. Forse sono naif...ma penso che sia vergognoso giocare sulle speranze, e con i risparmi, della gente.
Sarebbe ora di dare una bella ripulita al mondo della finanza creativa. Intanto sarebbe auspicabile l'innalzamento della tassazione sulle rendite finanziarie, portandola almeno a quella applicata ai c/c bancari. Programma dell'Unione dove sei?
RispondiEliminaPer Franca: In questo caso però il problema penso sia un po' diverso (qui ci sono perdite ingenti e non lauti guadagni da tassare sic) ed inotlre viene da fuori ossia direttamente dagli USA su questi schermi purtroppo.
RispondiEliminaQuesti signori hanno investito in Fondi Monetari quote di quella roba con il risultato che anche un Fondo per sua caratteristica assolutamente inaffondabile anche se di bassissimo rendimento ora rischia di essere un fondo che può far perdere denaro a chi ci ha investito sopra, Credo che il punto sia controllare che i "Grandi Investitori" rispettino l'orientamento che il fondo deve avere.
E' notizia di ieri su Repubblica che stanno facendo indagini su Moody's ed altre società di rating statunitensi.
Sì, Moody's proprio quella che nei decenni passati ci abbassava sempre il rating dandoci dei meno o simili.
Peccato che in casa loro invece non ci guarda altrettanto con attenzione e certi hedge funds non li ha proprio monitorati....
Per Titania: purtroppo riescono a guardarsi allo specchio e anche a sentirsi fieri di loro stessi. Ed è anche per questo motivo, visto che non si fanno scrupoli e non saranno loro a fermarsi, che devono essere bloccati da noi e soprattutto da chi dovrebbe essere deputato a far rispettare la legge.
Io studio economia. Tuttavia, di finanza ne so per il momento veramente poco visto che non mi ha mai interessato e l'ho trovata sempre distante. Più che altro sono proprio questi meccanismi di cui tu parli che sento lontani e incredibilmente poco logici e razionali.
RispondiEliminami viene da ridere se ripenso alle martellanti pubblicità degli istituti di credito quando c'era da incamerare i TFR della gente. Prorpio al sicuro sono finiti i nostri soldi.
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