Ieri sera, mi capita di guardare le Iene. Programma che a volte é interessante per le denunce che fa.
Certo potremmo aprire un dibattito sul fatto che tolto Report, sono spessissimo i programmi più "leggeri" a fare giornalismo di informazione e chiederci perché i giornalisti "veri" non lo facciano. Eh sì, perché é evidente che questi programmi vanno a riempire il vuoto lasciato dai giornalisti "veri", salvo ripeto rarissime eccezioni.
Forse anche "Mi manda Rai tre" rientra in queste eccezioni...
Cmq, tornando al tema del post, ieri sera mi capita di vedere due servizi che hanno destato il mio interesse per due motivi diametralmente opposti.
Parto dal fondo, ossia dal secondo servizio, quello che per cui credo che vada un plauso alla trasmissione e segnatamente a Giulio Golia (era suo il servizio se non ricordo male).
Grazie a quel suo servizio infatti hanno fatto arrestare un pedofiilo di Verona che viveva praticamente dieci mesi l'anno a Pattaya e che faceva turismo sessuale (io direi sessuale e stanziale dato che restava li dieci mesi su dodici!) con minorenni (anche ragazzine di 7 anni!)
Disgustoso! Ma ora con la nuova legge italiana, per cui si può essere processati anche in Italia per reati di questo genere, con quella cassetta Le Iene sono andate a denunciare il tutto un anno fa.
Arrestato, processato, é di qualche giorno fa la sua esemplare condanna in primo grado. 14 anni di reclusione e 65.000 euro di multa più condanna alle spese processuali.
Beh, e poi si dice che la televisione non fa mai servizio pubblico... ops, ma questa non é la Rai! (come diceva anche Ambra...).
Lungi da me dal difendere le tv di Berlusconi, io giudico e valuto senza partigianeria alcuna, ma certi programmi la Rai non riesce proprio a farli (sempre escludendo la mosca bianca di Report).
Beh, vedere il resoconto di quel servizio, e sapere che grazie al loro intervento e finalmente ad una legge fatta bene quell'essere é dietro le sbarre, ammetto che mi ha davvero fatto stare bene!
A fronte di questo rimane forse un peccatuccio veniale, ma cmq lo voglio sottolineare, il servizio del Trio Medusa.
Prende spunto dagli ultimi avvenimenti tragici che hanno visto la morte di molti giovani lungo le strade ed autostrade italiane per effetto soprattutto, oltre che della velocità, del tasso elevatissimo di alcool nel sangue, nonché dal giro di vite stabilito dal Governo per fronteggiare questa situazione.
Giro di vite... basterebbe vietare gli alcolici nelle discoteche, controllare di più certe zone dove si sa che ci sono locali dai quali c'é chi può uscire non proprio lucidissimo...
Ma torniamo al servizio del Trio Medusa... loro, invece di cercare di sensibilizzare di più i ragazzi che fanno???
Vanno all'uscita di ristoranti a Milano e fanno fare la prova dell'etilometro a signori, che potrebbero anagraficamente essere i padri di questi ragazzi, dopo che hanno cenato tranquillamente in compagnia delle loro consorti ed anche di amici.
Il limite per legge é 0,5 che é pochissimo ed é severissimo. Per cui, se anche uno é a 0,7 non é ubriaco fradicio.
Essere a 0,7 non significa essere come quella ragazza intervistata 2 ore dopo quell'incidente sull'autostrada dei laghi ancora visibilmente sotto gli effetti dell'alcool (soprattutto sentendone la voce, ancora impastata, e con lei ancora incapace di rendersi conto di quanto accaduto). Due ore dopo l'incidente, ed avere ancora nel sangue un tasso alcolico altissimo, da brividi! Ripeto, due ore dopo l'incidente! Figuriamoci prima...
Ma loro che fanno? Loro fanno la ramanzina ironica ai padri. Vi garantisco, che tolti un paio che forse anch'io non avrei fatto guidare, molti altri erano appena sopra il limite, e qualcuno era addiruttura "pulito".
Ora, d'accordo che quel limite va rispettato, che i pirati della strada ci sono e sono anche signori adulti, che cmq l'alcool ha degli effetti devastanti sulla guida e che quindi TUTTI devono stare attenti e controllarsi se dopo devono guidare, ma quel servizio mi é sembrato ipocrita, come a voler dire "attenti che tutti siamo cattivelli" .
Io però, tra uno che ha bevuto un bicchierino di bianco in più a cena ed un altro che é fatto di superalcolici e magari di ecstasy e che per sentirsi "bene" va a velocità folli rischiando oltre alla propria vita quella altrui, ci vedo una profonda differenza.
Ci vuole una sensibilizzazione al problema dell'alcolismo che qui in Italia manca assolutamente. Solo così forse le cose lentamente miglioreranno.
E non con facili servizi da ironia spicciola, demagogia da quattro soldi e ipocrisia latente.
Ci ho riflettuto bene. Non mi andava di commentare il tuo post, anche perchè Lì per Lì mi veniva di darti contro. E' demagogia anche la tua, sii sincero, dire che i padri non sono colpevoli quanto i figli perchè bere un bicchiere di vino in più non è come bere tre whisky e 4 margaritas. Ma le superauto chi le ha comprate a figlioletti alcolici?
RispondiEliminaNon so se hai visto il servizio. Le persone intervistate erano esseri umani normalissimi non superricconi.
RispondiEliminaVedi, io farei un distinguo: un conto i pochi figli di papà viziati e accontentati in tutto i quali hanno le stesse colpe dei padri, un conto invece quelli che in realtà ricchi non lo sono affatto e si stordiscono cmq il sabato sera.
Perché vedi, per morire in auto in quel modo non é necessario avere una porsche carrera é sufficiente avere una Nissan micra ed andare a 140 km all'ora ubriachi persi e strafatti.
Io per primo non condanno il bicchierino ma il fatto di abusare dell'alcol e di utilizzare l'auto come mezzo di rivalsa della vita, soprattutto se la tua auto non é un'auto da ricchi...
Un altro capitolo ancora, sono le sfide e le corse in auto poi, ma quella é un'altra storia anche se egualmente assurda.
"soprattutto se la tua auto non é un'auto da ricchi"..
RispondiEliminaIntendevo dire che in quel caso purtroppo c'é una forma di maggiore rabbia verso la vita. Mentre chi ha il macchinone e fa il pazzo per le strade é solo uno str... annoiato dalla vita.
Entrambi però sono stati d'animo sbagliati.
Abbiamo una gioventù bruciata. Però la colpa non è sempre dei genitori, e l'abitudine all'alcol non deriva certo da un bicchiere di vino a cena; ma dai modelli americani di abitudine a bere superalcolici come coca cola
RispondiEliminaSi la colpa non è dei genitori, ed il servizio che dice Daniele l'ho visto anch'io è l'ho trovato di parte, demagogico e fuorviante. I limiti sono bassi ma i ragazzi sballano oltre ogni limite
RispondiEliminaI ragazzi sballano perchè non hanno valori. Perchè non hanno prospettive. Non tutti, solo i più deboli. Bere è facile, è easy, fa socializzare. Resta fermo che le iene hanno travisato tutto.
RispondiEliminaIo le discoteche le frequento. Nel mio gruppo di amici a turno uno beve solo una birra al massimo e poi guida. In genere non lo fa nessuno, nella mia compagnia si fa, più che altro perchè un nostro amico é morto, un paio di anni fa; era lui che guidava non aveva bevuto molto, ma si è appisolato un attimo, un colpo di sonno e ciao. Per fortuna gli altri tre amici a bordo sono rimasti solo feriti e se la sono cavata e non sono stati coinvolti altri veicoli nell'incidente, ma vi assicuro che vedere i genitori al funerale è stato straziante. Soprattutto della madre. Non dimenticherò mai.
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