giovedì 4 gennaio 2007

NEWS: Do you like flowers?

Avete presente quegli slogan tipo "fantasia al potere"?

Beh, ho sempre saputo, creduto almeno, che lo si potesse mutare in "Personalità al potere" in molti casi quando si presentava un curriculum vitae per un lavoro

Molti di noi forse, hanno sempre pensato infatti che nel momento in cui si presentava un curriculum fosse fondamentale cercare di realizzarlo ovviamente mettendo tutte le nostre esperienze lavorative passate (se ce ne erano) e i nostri studi e tutto quello che potesse essere rilevante, ma anche dandogli un taglio che permettesse di far risultare un po' la nostra personalità, il nostro modo di porci, in sostanza un biglietto da visita che ci distinguesse da tutte le altre domande presentate dagli altri, una sorta di presentazione che fosse diversa da quelle degli altri candidati.

Beh da oggi, se desidererete lavorare con quelli di google (ma negli USA, in Italia vige ancora, per il momento, il metodo tradizionale del curriculum vitae "artigianale") le cose cambiano.

Cambiano, perché sottoporranno (o meglio hanno già iniziato a sottoporre) un questionario composto da 300 domande, uguali per tutti e dal "contenuto" più disparato (dalle nostre esperienze lavorative al sapere se abbiamo un animale domestico a che riviste leggiamo, insomma le domande tipo "ti piacciono i fiori?", il che puzza molto anche di schedatura aziendale…..)

Questionario ideato da un signore, tale Laszlo Bock responsabile del personale, che proviene dalla General Electric e che é stato appositamente preso per realizzare tale progetto.

Una volta compilato il questionario, un sistema automatico (una macchina insomma tanto per intenderci) ci darà un voto da 0 a 100.

Ecco come negli USA Google si appresta su larga scala ad assumere nuovi collaboratori.

Ma se il nostro genio che ha avuto questa brillante pensata si sottoponesse anche lui al suo questionario, che voto riceverebbe secondo voi?

Fonte sito internet di Repubblica:
http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/scienza_e_tecnologia/algoritmo/algoritmo/algoritmo.html

3 commenti:

  1. Sono indignata anch'io per questa "bella pensata". A suo tempo presentai un sacco di curriculum per lavorare all'esteroo, ricordo ancora il lavoro di fino per adattare la mia presentazione alle esigenze della ditta in questione, valorizzando un aspetto o l'altro, pur senza mentire... era anche un modo per ricpordarmi quanto valevo e ciò che avevo fatto... così invece, che tristezza. Non esiste un voto sufficientemente basso per l'ideatore di questo sistema; a meno che non si tratti di un espediente, per dare il lavoro solo a coloro che avranno l'intelligenza di ribellarsi, rifiutando di compilare il questionario ed insistendo per presentare un curriculum "vero". Purtroppo, però, non credo che sia così.

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  2. questo modo di standardizzare il curriculum assomiglia ai test che fanno fare per le asunzioni, quelli in cui ti chiedono cosa fai se l'ufficio prende fuoco ed altre situazioni assurde. Basta sapere i trucchi (forse). Comunque è vero bisognerebbe indignarsi.

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  3. Si praticamente scrivere il curriculum diventa superare un test attitudinale?? ma che significato ha? e poi si può mentire un po' , no? Il fatto è che così gli strizzacervelli fanno soldi. Bisogna pure trovare un POSTO DI LAVORO a tutte le ragazze in carriera che si laureano in psicologia!! Loro si hanno capito tutto. Ormai nelle commssioni di selezione non ci sono più le persone con cui dovresti lavorare, i tuoi eventuali capi, insomma, ma questi insoddisfatte seguaci di Jung. Segno dei tempi.

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