lunedì 21 dicembre 2020

L'Angolo del Rockpoeta®: "Una Maestra Speciale"

Ancora una volta Grazie Mariella che hai pubblicato un post su una figura bellissima di insegnante. QUI il post e qui sotto la mia poesia che racconta la sua storia stupenda. 

UNA MAESTRA SPECIALE

Mio primo giorno di lavoro
Arrivo davanti al civico dell'istituto
Alzo lo sguardo e sono per un attimo sorpresa
È un ospedale.

Entro dentro
Mi scuso del disturbo
Faccio presente che forse c'è un errore nell'indirizzo
Ma. mi sorridono e mi dicono: "Nessun errore, reparto leucemici, 
Abbiamo bisogno di lei, hanno bisogno di lei, di imparare e d'amore"

Entro
Una morsa al cuore 
La paura e la sofferenza si avvertono nell'aria
O forse sono solo io che provo queste emozioni
Loro in effetti sembrano così piccoli ma coraggiosi.

Passato il primo momento di impasse 
Mi dico che sono bambini come gli altri
Che hanno il diritto di imparare anche poche cose
Anche se il loro tempo per studiare fosse di giorni, mesi 
O solo alcuni anni
E che hanno il diritto di essere come gli altri bambini.

In 26 anni di lavoro 
Ho attraversato un percorso di vita indescrivibile
Ho imparato io dalla loro forza
Ho stretto i denti di fronte al dolore della sofferenza
Espresso non con strazio ma con solo un sorriso più triste
E con tanta loro dignità.

Una strada impervia
Fatta di nuovi alunni
E di defezioni definitive
Ogni volta sofferte come la prima volta
Ogni volta capaci di colmare in parte
Con il loro amore datomi in vita
Il dolore immenso sempre lancinante, sempre immutevole
Anche dopo tutti questi anni
Ma ho vissuto anche tanti momenti di gioia incredibile
Nell'essere riuscita a realizzare dei loro piccoli grandi sogni.

Ho iniziato un mattino di ventisei anni fa
E non ho mai voluto cambiare questa mia missione
Non ho mai voluto perdere questo privilegio regalatomi
Non ho mai voluto insegnare in una scuola "normale"
Il mio posto è qui con loro
Per poter dare tutto quello che è nelle mie possibilità
Donare loro normalità, conoscenza ed amore
Anche solo per provare indegnamente a colmare il gap immenso
Ed il debito d'amore che ho nei loro confronti
Loro che sanno donarmi sorrisi di luce
Quando io sono stanca.

Ventisei anni fa sono entrata in un mondo speciale
E non ne sono più voluta uscire

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
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PS: eccezionalmente ci ritroveremo qui non mercoledì 23 dicembre ma direttamente il 24 dicembre per gli auguri come sempre un po' particolari, insomma da Rockpoeta®...  

32 commenti:

Gus O. ha detto...

Grazie ai progressi ottenuti dalla medicina i bambini malati di leucemia hanno un'alta probabilità di guarire. Guarire significa recuperare un benessere fisico e psicologico. E' importante che il bambino non si senta inferiore agli altri nel frequentare la scuola costruendo un tessuto relazionale con i compagni e gli insegnanti. Per ottenere questo risultato risulta essenziale iniziare un percorso di istruzione nell'Ospedale. Logicamente il gruppo di insegnanti che partecipa a questo lavoro deve essere particolarmente specializzato nell'approccio verso bambini che hanno subito un trauma notevole a causa di una malattia grave che causa un senso di smarrimento e di inferiorità verso gli altri, a volte con atteggiamenti aggressivi.
Questo tipo di scuola è già operativo in Italia e generalmente si pratica in strutture adeguate, appendici degli ospedali.
Daniele, la storia che hai raccontato è bella e dovrebbe essere letta da tutto il corpo insegnante italiano, così, tanto per far capire che insegnare è un atto di amore verso gli alunni.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GUS il tuo commento è in primis un bel messaggio di speranza per tutti quei bambini che soffrono di questa malattia e per i loro genitori nonché un commento volto a non far dimenticare mai che insegnare deve essere come una missione.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Sono versi che trasmettono forti emozioni, c'è ancora umanità in questo nostro pianeta, partiamo da lì.
Sereno giorno.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE giusto ma dobbiamo proteggerla.

Ariano Geta ha detto...

Ci vuole una coraggio straordinario in effetti. Vedere bambini così piccoli e sapere che i loro giorni potrebbero concludersi all'improvviso a causa del male deve essere terribile.
Doppiamente meritevoli i maestri che operano in quei reparti, perché non solo fanno il loro dovere ma riescono anche a superare la paura che attanaglierebbe la maggior parte di noi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ARIANO concordo con te in pieno sono docenti ma prima ancora esseri umani davvero straordinari

Pia ha detto...

Ti sei immedesimanto talmente bene in questa dolce maestra che non ho parole.
Penso e spero che di loro ce ne siano molti. Non è facile vedere morire così tanti esseri piccoli e dolci. Immagino anche la gioia che provano se alcuni di loro riescono a vivere a lungo.
Una storia non come tanti quella raccontata da Mariella ma che riempie il mondo.
Ciao Daniele, grazie!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PIA ce ne sono molte a mio parere che però non strimbazzando mai ai quattro venti il loro lavoro non sono mai menzionate

Claudia Turchiarulo ha detto...

Sai che non ero a conoscenza del fatto che in ospedale lavorassero anche le maestre?
Effettivamente è giusto che i bambini ricoverati non rimangano indietro con l'apprendimento, rispetto ai loro coetanei.
Però, do ragione a chi dice che ci vuole molto coraggio per svolgere questa professione in un luogo in cui, inevitabilmente, giorno dopo giorno gli studenti diminuiscono.
Onore a lei, allora, e a chi segue questa missione.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA concordo, lei e tutte quelle come lei, meriterebbero un premio

cristiana marzocchi ha detto...

Sono persone che meriterebbero una laurea. Me le immagino sostare un attimo ,prima di entrare nella camera di questi bambini, per atteggiare il viso ad un ineffabile sorriso.
Cri

Mirtillo14 ha detto...

Non dovrebbe mai succedere che un bambino attraversi un simile percorso di dolore, non è giusto. E , io non ho mai insegnato in un ospedale ma, comunque, ti voglio raccontare una storia. Diversi anni fa, uno dei miei alunni, ha incontrato una "brutta bestia" , una "palla", come la chiamava lui, tra il rene e la spina dorsale. E qui è incominciato il calvario di un bambino di 11 anni, quinta elementare . Eravamo ad ottobre quando il male si è manifestato in tutta la sua potenza; un bambino bellissimo e molto intelligente che ha sopportato il calvario di chemio, radio, interventi, ecc... Io e la mia collega, nei periodi in cui era a casa e stava discretamente, andavamo a casa sua per tenergli compagnia e fargli lezione. Sua madre è stata a casa dal lavoro per aiutarlo . Tutti dicevano che non ce l'avrebbe fatta, io non volevo crederci. Adesso sono passati tanti anni, è ancora qui, fa l'università.... ne ha passate tante ma è ancora qui, c'è stato chi ha detto che è stato miracolato , io non lo so ma l'importante è che sia ancora qua.. Scusami per questo commento troppo lungo ma sono ricordi che porto dentro. Ammiro queste insegnanti che lavorano negli ospedali e sorridono... Saluti.

Katrina Uragano ha detto...

Più che un lavoro, una missione.
Se la si fa nel modo più empatico e bello, come in questo caso.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRISTIANA si, vero, ho avuto anch'io questa immagine nel cuore.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO le ammiro anch'io cosi come ammiro te e la tua collega per il grande lavoro svolto { e non schernirti. ). Grazie di cuore per la tua testimonianza

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA vero un'autentica missione

MikiMoz ha detto...

Io purtroppo non so se riuscirei a fare una cosa simile, come quella maestra...
Perché, come dici, la defezione è definitiva, e avviene anche presto.
Terribile concetto, ma bellissimo impegno.

Moz-

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ anch'io non so se sarei in grado di farlo.

Anonimo ha detto...

L'insegnamento e la sanità sono due dei settori falcidiati da miliardi di euro di tagli fatti da dieci anni a questa parte dai vari governi che si sono succeduti uno dietro l'altro (solo per la sanità sono 37 miliardi di euro in 10 anni). Questi tagli sono stati chiaramente un errore strategico e politico che ormai nessuno può più permettersi perché sarà sempre di più importante salvaguardare questi settori sociali...

...ma soprattutto dobbiamo tanta riconoscenza a queste persone che lavorano in un settore così delicato e importante dove c'è di mezzo la vita e ben hai fatto a dedicare questo post.
Un salutone

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ACCADEBIS: sai che maliziosamente penso non sia stato un errore strategico? Detto questo concordo con te, grande stima verso dim9cebti

fulvio ha detto...

Dico purtroppo ma non sono un uomo molto sensibile ma il tuo racconto mi ha commosso con un accenno di lacrima. È meraviglioso scoprire che gli angeli esistono.
Ciao fulvio

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FULVIO si ci sono.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA si era impossibile non parlarne

Mariella ha detto...

Era una storia che andava raccontata con la magia della tua poesia!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIELLA grazie, sì andava raccontata

Fabio Melis ha detto...

Una storia esemplare di impegno, dedizione e amore per il prossimo. Un esempio per tutti in un mondo che ha un estremo bisogno di solidarietà. Un caro saluto a te e, già da adesso, visto che non so come sarò organizzato nei prossimi giorni, tanti cari auguri per un Sereno Natale e un Anno Nuovo molto diverso e migliore rispetto a quello appena trascorso.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FABIO vero un grande esempio d'amore e solidarietà. Contraccambio di cuore gli auguri di un sereno Natale ed un 2021 che sancisca una nuova rinascita

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VALERIA non sarò da solo ma grazie per i tuoi auguri che scaldano il cuore.

Anonimo ha detto...

Passo per farti i migliori auguri di Buon Natale e Buone Feste! Nei prossimi giorni avrò il molto da fare. Ho fatto di nuovo capolino sul mio blog per gli auguri.
Un salutone

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ACCADEBIS contracczmbio di cuore i tuoi auguri

Patricia Moll ha detto...

L'ho letta da Mari e ho commentato da lei.
Sei un grande!
Hai dato voce a chi di dedica agli altri senza farsene pubblicità. A chi ha il cuore che funziona davvero ed è in sintonia col cervello.
E ce ne sono di persone così!!!
Auguri Dani!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA vero ce ne sono e quando le incontriamo dobbiamo parlare di loro assolutamente. Auguri di cuore anche a te ed alla tua famiglia