giovedì 20 novembre 2014

OPINIONE DEL ROCKPOETA: "Il Disonestamente Giusto"

La sentenza di ieri sera brucia ancora sulla pelle. Vorrò leggere la motivazione per capire come sia stato possibile che nessuno si sia potuto accorgere della sopravvenuta prescrizione. Resta il fatto di uno Stato che non vara leggi serie (basti pensare che non abbiamo ancora il reato di tortura) ma anche di una sentenza che doveva fare giustizia e non l'ha sostanzialmente fatta.

In queste ore continua a prevalere in me un profondo senso di disapprovazione (eufemismo elegante che simula il concetto di rabbia ed amarezza) per quanto compiuto dal Dr. Francesco Iacoviello (continuo a parlare di lui come elemento cardine dato che non mi risulta che gli avvocati dell'imputato si fossero anch'essi accorti di questo cavillo)

Disapprovazione in quanto scopro che la Cassazione ed il famigerato Dr. Iacoviello, hanno ritenuto che la prescrizione scatti dal 1986, data di chiusura degli stabilimenti mentre i giudici d'appello, avevano sottolineato che questo genere di reato, siccome si protrae negli effetti e realizzazione nel tempo, non poteva avere la prescrizione decorrente dalla data di chiusura della fabbrica nel 1986. 

Si trattava e si tratta di un reato a consumazione prolungata.  Ora so, parlo per iperbole, che se lancio colposamente oggi una bomba atomica su una città, risponderò salva prescrizione, solo delle morti immediate e non di quelle numerose per cancro negli anni a seguire. Buono a sapersi per i bioterroristi, salvo che non siano così narcisi dal voler rivendicare il fatto e quindi ammettere il dolo e la volontarietà.

E' vero, la legge è la legge, ma è anche pur vero che la vedo applicare in modo ligio e preciso solo e sempre verso i più deboli ed in questo caso anche interpretandola forzatamente contro i più deboli. D'altronde, qualcuno potrebbe anche affermare, cosa aspettarsi da chi ha de facto, sempre per vizi di forma,  "assolto"Dell'Utri ed Andreotti e proviene dalla "gloriosa" Scuola di Carnevale 

 Curiosi anche i trascorsi di Arturo Cortese Presidente della Sez.I della Cassazione, anche lui "implicato" in questa sentenza.  Il giornalista D'Avanzo rilevò in passato una curiosa coincidenza con Cortese come relatore a proposito di un processo a danno di Berlusconi " D'Avanzo rileva :
"La prima singolarità affiora innanzitutto in una coincidenza. Nel collegio giudicante, il relatore (Arturo Cortese) - relatore anche oggi – aveva già affrontato un giudizio con Berlusconi imputato (corruzione della Guardia di Finanza). La responsabilità di Berlusconi (condannato in primo grado) era stata prescritta in appello. Con una decisione, secondo gli addetti, «singolare», la sentenza della Cassazione invece di «uniformarsi a criteri e parametri normali, più conformi ai precedenti consolidati e alle collaudate prassi interpretative», si mosse su un terreno «difforme da ogni precedente», come scrissero i giuristi che se ne occuparono (Questione giustizia n.2, 2002). Berlusconi da prescritto divenne assolto nel merito.
Una scelta interpretativa difforme da ogni precedente è stata di nuovo la via imboccata dal relatore e dal collegio. Così singolare e difforme da muoversi contro le convinzioni – non della procura di Milano, queste sono sciocchezze – ma dell´intero sistema giudiziario che ha affrontato la corruzione organizzata da Cesare Previti (già condannato per questo reato) e anche dei criteri e dei parametri della stessa Cassazione. Forse, invece di andare a caccia di farfalle e fanfaluche, sarebbe più interessante incuriosirsi dell´originalità della sentenza salvapreviti, dell´imprevisto orientamento della Cassazione, riflettere sui sintomi di un quietismo togato che meglio di Franco Cordero non si può descrivere: «Ogni giudice integrato nel sistema assorbe tranquillamente eventuali errori, anzi non li vede; quando li veda, non gli fanno né caldo né freddo; lavorava a nome e per conto dell´istituzione; basta che uno navighi nella corrente giusta; la storia li diluisce questi miserabili fatterelli individuali". 

Per carità, questa decisione sarà stata presa in buona fede ma certo che queste coincidenze inquietano. Sarebbe interessante, anzi è decisamente importante, conoscere anche gli altri membri del collegio giudicante e sapere chi ha avallato questa sentenza così controversa, quindi eccoli: - La Corte di Cassazione è composta dal presidente Artuso Cortese, dalla relatrice Stefania di Tomassi e dai magistrati Aldo Cavallo, Piera Maria Severino Caprioglio e Enrico Giuseppe Sandrini.  

Ed allora, indagini e amarezze a parte, dico soltanto che per una sola volta, avrei voluto vedere qualcuno comportarsi in modo "disonestamente giusto" e magari, solo ed esclusivamente in quest'occasione, voltarsi dall'altra parte e far finta di nulla lasciando prescrivere la prescrizione.

Daniele Verzetti Rockpoeta®


Amianto Invisibile

Amianto Invisibile
Colpo di Spugna
I morti restano
La Giustizia é assente.

Amianto "incolpevole"
Un processo lento crea la morte
Uno breve l'approva.

Polveri nei polmoni
Macigni nel cuore

Il tempo di uno spot
E la Giustizia muore.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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mercoledì 19 novembre 2014

L'Angolo del Rockpoeta: Eternit, La Vergogna e L'Ingiustizia Trionfano!

INCREDIBILE! VERGOGNOSO! ASSURDO! SCANDALOSO|

Del caso Eternit di Casale Monferrato ne ho parlato spesso in passato e me ne sono occupato in modo particolare. Ricordo quando lunedì 3 giugno 2013 gioivo per i 18 ANNI DATI A Schmidheiny| Ora arriva la Cassazione che spazza tutto per prescrizione: PRESCRIZIONE????  SONO OMICIDI! Sono senza parole, anzi le ho e le ripropongo in versi qui sotto. Quanto al Dr. Francesco Iacoviello, sappia che legge o non legge, cavilli o non cavilli, quei morti li ha sulla coscienza da oggi pure lui!


Amianto Invisibile

Amianto Invisibile
Colpo di Spugna
I morti restano
La Giustizia é assente.

Amianto "incolpevole"
Un processo lento crea la morte
Uno breve l'approva.

Polveri nei polmoni
Macigni nel cuore

Il tempo di uno spot
E la Giustizia muore.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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martedì 18 novembre 2014

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Una Drammatica Giornata Di Sole...

Domenica 16 Novembre 2014...

Mi chiamo Daniele Verzetti, in arte Rockpoeta, sono genovese e sono molto preoccupato. Abbiamo una grave emergenza: oggi è domenica 16 novembre 2014 ed in Liguria abbiamo il sole. E' un dramma perchè non sappiamo come gestire quest'evento così raro ed emergenziale.

Abbiamo paura di subire danni seri agli occhi per l'eccesso di luce. Forse la nostra pelle potrebbe scottarsi. Aggiungo che fa troppo caldo e temiamo una forte siccità.

E poi, tutti quei soldi spesi per canoe, gommoni e stivaloni. Se ora queste emergenze si riproponessero maggiormente, avremmo problemi anche a spostarci non avendo più automobili ed altri mezzi di locomozione su gomma.

Perdonate questo prologo sarcastico e denso di amarezza. Denso come il fango che ha invaso la mia terra, come i fiumi pieni di terra e detriti che hanno invaso strade e paesi ed ancora anche la mia città, Genova.

Perdonatemi, perchè se è vero che queste tragedie sono figlie di errori ( o forse sarebbe meglio dire di orrori) che hanno origine nel passato, va anche detto che hanno anche colpe molto recenti. Aver costruito sui greti dei torrenti nei decenni scorsi è una grave colpa, ma perseverare oggi con la cementificazione selvaggia, come nel caso dei box in costruzione a Piazza Rotonda a Borgoratti nel capoluogo ligure con la frana relativa verificatasi ieri, proprio in quel punto, o il voler fare 15.000 mq di centro commerciale alla Foce nell'area dell'ex Fiera, dimostra come questi siano tutti segnali di come non si voglia cambiare in alcun modo direzione.

Nel 2015 avremo le elezioni regionali. Ovvio che mi auguro che la Paita non sia nemmeno tra le possibili scelte per il Governatore della Regione. Su Cofferati, mi limito a dire che l'esperienza di Bologna non mi fa ben sperare e che sono anche stanco che si portino dei big a svernare nei comuni importanti o nelle grandi Regioni per far fare loro qualcosa.

Sostengo, inoltre, che per risolvere forse queste problematiche, ci vorrebbero alcune svolte concrete. In primis le grandi opere: no alla gronda ed al terzo valico e sì allo scolmatore da 250 milioni di euro per il Bisagno. Sì ad altre opere di medio termine e di prima necessità per cercare di difendersi al meglio in attesa di vedere conclusa la mega opera dello scolmatore. Aggiungo poi che in certi casi come terremoti alluvioni ecc..., i soldi che i Comuni hanno e che sono assurdamente bloccati dal Patto di Stabilità, dovrebbero essere invece svincolati dallo stesso ed usati. Vi faccio un esempio concreto e reale: Ceriale, ridente località turistica della Riviera Ligure di Ponente: ebbene loro hanno un rio che esonda sempre alla minima precipitazione. Quel comune, ha detto il Sindaco, ha sia i soldi che il progetto per realizzare quanto serve per mettere gli abitanti di Ceriale in sicurezza e quindi mettere quel rio in condizione di non nuocere più, ma ovviamente, non li può usare. Questa è L'Europa, un'Europa che secondo me va riformata seriamente e non nella direzione voluta dalla BCE. da Renzi e dalla Merkel. Comunque, queste sono altre questioni, da discutere in seguito.

Ora vi devo lasciare, i raggi del sole sono adesso troppo forti e devo chiudere le persiane per difendermi. E spero che queste barriere di luce siano sufficienti per limitare i danni...

Daniele Verzetti Rockpoeta®
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giovedì 13 novembre 2014

L'Angolo del Rockpoeta: In Ginocchio Nel Fango

IN GINOCCHIO NEL FANGO 

Rifiuti a due gambe
Si nutrono di corruzione
Ed appalti a nolo pagati con escort di lusso.

Grandi Opere
"Gronda-no" sangue di cittadini
Travolti da piene di fango e scandali

Mettere in sicurezza il territorio
Impossibile
Mancano i soldi, ti dicono.

Abbandonare la cementificazione selvaggia
Smettere di realizzare box e COOPerative
E rinunciare a privilegi e favori,
Impossibile!

E così
le uniche dighe
Le sole barriere che si costruiscono
Sono quelle tra i politici ed i cittadini
Tra la gente e la casta.

Ed il fango
Resta il solo cibo con cui sfamare le nostre bocche

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
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mercoledì 12 novembre 2014

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Reciprocità

I fatti di Tor Sapienza a Roma non sono isolati.  La violenza, lo dico subito per sgombrare il campo da ogni dubbio, non è ammissibile, ma è pur vero che ci sono realtà complesse che vanno prese in esame.

La tolleranza ed il rispetto vanno anche coltivati e perseguiti attraverso due condizioni: la legalità e soprattutto la reciprocità per quanto concerne appunto la tolleranza ed il rispetto.

Minacce da parte di abusivi che occupano illegalmente case e territori (e questi sono fatti non supposizioni), sono atteggiamenti e comportamenti inaccettabili e che dovrebbero comportare la tutela di chi li subisce e li denuncia. Racket e prostituzione, sono altre realtà che devono essere stroncate.

Invece non accade così. Ecco quindi che tutte queste storture e queste ingiustizie vengono poi alimentate, solleticate, sollecitate nonché sobillate e furbamente fomentate per poi scatenare le ingiustificabili scene di Tor Sapienza a Roma.

E le tensioni crescono, e portano ad un clima irrespirabile di tensione e paura, di rabbia e violenza, un clima che non aiuta certo chi invece, da ambo le parti, vive e vuole vivere nel rispetto delle regole e delle persone.
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lunedì 3 novembre 2014

L'Angolo del Rockpoeta: La Querela dell'Assurdo

ILARIA CUCCHI QUERELATA DAL S.A.P.P.E (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) per le seguenti ragioni che vengono così riassunte "DA REPUBBLICA ON LINE "La querela del Sappe. Il Sappe (il Sindacato autonomo polizia penitenziaria) ha depositato a Roma una querela nei confronti di Ilaria Cucchi. Lo ha reso noto Donato Capece, segretario generale del sindacato, sostenendo che "l'insieme delle dichiarazioni diffuse da Ilaria Cucchi pare, con ogni evidenza, voler istigare all'odio e al sospetto nei confronti dell'intera categoria di soggetti operanti nell'ambito del comparto sicurezza, con particolare riferimento a chi, per espressa attribuzione di legge, si occupa della custodia di soggetti in stato di arresto o detenzione. Questo non lo possiamo accettare. Abbiamo deciso di adire le vie legali nei confronti della signora Cucchi a difesa dell'onore e del decoro della polizia penitenziaria" "

Sono senza parole, allibito, infuriato!. Non si ha neanche più rispetto per il dolore e l'ingiustizia subita da Ilaria e che ancora sta subendo.

Solidarietà piena con ILARIA

E questi miei versi, già pubblicati in passato su questo blog, riassumono molto bene il mio pensiero

THE MISSING

Rumore di ferro e manganelli
Carne colpita da ferocia in divisa
Urla di sangue
Imbevute di occhi lividi
E schegge di costole sul pavimento

Una corda troppo bassa per essere vera
Non scalfisce la dignità di un popolo 
Se la sua gente é decisa a chiedere giustizia e verità.

Molti di noi sono senza futuro e senza un presente
Molti di noi sono come nuovi desaparecidos

E come per magia
Svaniamo.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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