venerdì 30 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Precetti Infami"

Parlarne, bisogna parlarne. Si può fare riportando dati, mettendo il nastro rosso, scrivendo versi o racconti, o tutto quanto insieme, ma di Aids, di sensibilizzazione  su questa malattia e di prevenzione da essa se ne deve parlare sempre, ed anche quindi in occasione di domani 1° dicembre, giornata internazionale contro questa malattia terribile che portando con sé ancora forti pregiudizi anche assurdamente morali, è come un'ombra che avvolge in un abbraccio mortale le persone che ne sono colpite. Così come bisogna combattere l'ipocrisia ed il falso bigottismo del Clero e non solo del Clero…

PRECETTI INFAMI

"Non usare il preservativo è peccato
Non fornicare è peccato
Pensa solo a procreare con tua moglie."

Precetti di Chiesa
Famigliole "felici"
Lei annoiata 
Lui con l'amante o a puttane.

Lei ignara di tutto
Lui all'oscuro di tutto.

E lui la infetta
Perchè non vuole commettere peccato
Ed anche quando consuma sesso occasionale
Lo fa
Sempre senza protezione
Come pretende "Mamma Chiesa!"

Ed ora che lei lo sa
L'ha lasciato
Ma purtroppo non ha potuto separarsi anche dalla malattia,
Malattia che diventa il suo nuovo ed odiato "compagno"
Finchè morte non le separi.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 28 novembre 2018

OPINIONE DEL ROCKPOETA®: Assange, Il Dimenticato

C'era un tempo in cui fare il suo nome significava parlare di un eroe, o quantomeno di un'autentica star mondiale: poi sono arrivate le vicissitudini giudiziarie che l'hanno coinvolto a seguito della divulgazione di tutte quelle notizie importanti che il mondo doveva conoscere, ed ora sono otto anni che è isolato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra.

Isolato è il termine giusto, come si evince da questo articolo in inglese che troviamo su Repubblica on line e che fa riferimento ad un incontro avuto con Assange il  fondatore di WikiLeaks all'interno dell'ambasciata dove è di fatto "recluso" non potendo uscire altrimenti verrebbe arrestato ed instradato negli USA dove non vedono l'ora di processarlo come una spia sovietica ai tempi della guerra fredda.

Niente internet, niente telefonate né contatti con giornalisti e amici, insomma un isolamento totale che, giustamente si legge nell'articolo, ucciderebbe dentro ciascuno di noi, figuriamoci uno come lui che con la rete ha creato la sua fama del tutto giustificata.

Dimagrito, almeno rispetto agli ultimi incontri o alle foto di un tempo, stanco, ma lucido e presente. Così viene trovato e descritto al primo impatto dalla giornalista Stefania Maurizi che l'ha incontrato.

Ottenere questa intervista è stato complicatissimo: più di otto mesi di "pressione", e poi una serie di procedure severissime da seguire per poter portare dentro l'ambasciata ecuadoriana smartphones e computer.

Anche l'atmosfera che si respira all'interno dell'ambasciata non è più così "friendly" come negli anni precedenti. Anche il diplomatico Fidel Narvaez che l'aveva supportato ora è stato rimosso, spostato. Si teme anche che il rischio di poter perdere la protezione dell'Ecuador sia concreta. Insomma un uomo solo, e da tutti noi lasciato solo.

Il punto infatti è proprio questo, osservare come di fatto anche le rivoluzioni siano per i popoli del mondo, oramai, una moda passeggera, moda che quando perde di appeal, quando non è più "fashion" seguirla, la si abbandona. Ma Assange è un uomo non una moda, è una persona che ha rischiato per dirci verità importanti che forse non meritavamo neanche di conoscere, che tutto il mondo fatto di un gregge globale di pecore, non meritava di conoscere.

Sarebbe importante invece che la gente comune, le organizzazioni umanitarie importanti, Amnesty per esempio, si muovessero in aiuto di Assange che è vero che ha commesso un "reato" ma l'ha fatto con spirito rivoluzionario per aprirci le menti e per farci sapere verità che, nella migliore delle ipotesi, pensavamo potessero esistere nella nostra fantasia o guardando qualche spy - movie.

lunedì 26 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Nirvana"

L'ho postata qualche tempo fa da Patricia Moll, mi scuso pertanto verso chi l'avesse già letta da lei. Però io di questo tema, di cui ho già trattato sempre in versi anche in passato, volevo parlarne nuovamente anche da me.

NIRVANA

Esce dall'uscio
E conta 100 passi.

Li conta per non dimenticarli
Per mantenere memoria storica
Per ribellarsi all'omertà.

Alea tipica di questa terra
Sai quando esci di casa
Non sai se ci farai ritorno

Sicuramente 
Da quelle parti
Non ci si annoia mai
La routine è inesistente.

E mentre Bazzecole virtuali
Annacquano menti colorate
Anime, preda di un insano Nirvana,
Si anestetizzano
Cancellando ogni orizzonte di speranza

Ed oggi 
in quella via
Puoi ascoltare lo scomodo suono
Di quelle scarpe
Che percorsero quei 100 passi
Come un ultimo rintocco funebre
In memoria di una libertà sepolta
Nel silenzio più assoluto

Un silenzio di vergogna.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 23 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "The Page She Could Never Write"

In questo fine settimana ci sono molte manifestazioni per la giornata contro la violenza sulle donne.  Questa poesia con cui vi ricordo questa giornata fondamentale, parla di stalking e conseguente femminicidio attraverso una pagina di diario immaginaria, una pagina che la vittima ormai morta non ha potuto (come recita il titolo in inglese) e non potrà mai più scrivere o meglio ancora una pagina di diario post-mortem dove l'anima di questa donna all'inizio neanche comprende il suo stato salvo poi...

THE PAGE SHE COULD NEVER WRITE

Pallida
Inconsapevole
Mi desto
Cammino
Casa fredda
Ritratto assente 

Perchè? 

Eterea
Strana
Mi guardo attorno
Camicia da notte bianca
Ma non comprendo 

Specchio di fronte a me
Finzione
Incubo
Immagine assente 
Diario abbandonato
Parole sparse
Interrogativi ansiosi 

Una rosa
Quella foto
Il mio diario chiuso
Lui sa
Lui sa
Lui sa… 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 21 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Who I Am"

Poesia già postata nel 2009 e letta dal vivo a Genova (Palazzo Ducale) in data 17 maggio 2013 quando ho anch'io partecipato con un mio breve intervento alla “Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia” dal titolo “Mettiamoci la Voce” organizzata da Amnesty, la riposto oggi perché certe tematiche legate alla libertà personale e sessuale di uomini, donne e transgender, credo che vadano sempre e nuovamente sottolineate e difese dai Fontana e Pillon di turno.

WHO I AM

Sono Sonia
All'anagrafe Francesco.

Sono Donna
Mi sento Donna
Nel modo di sorridere
Pensare
Respirare
Nel modo in cui cammino

Sono diplomata 
Segretaria d'Azienda
Cerco lavoro ma per me non esiste.

Cerco casa 
Ma trovare dimora per chi é come me
E' difficile.

Ed ho battuto anche il marciapiede
Di sera
Con paura
Subendo minacce
Maltrattamenti
Abusi.

Poi in casa.
più sicuro
Ma non meno degradante.

Ora ho detto basta
Cerco il mio lavoro
Voglio un vero amore
Esigo rispetto.

Ora ho detto basta
Ultimatum:
Lavoro entro stasera
Oppure....

Mattino dopo
Silenzio
Porta abbattuta
Troppo tardi

Ultimo lavoro svolto da Sonia:
Modella per opera d'arte dal vero contemporanea
Dal titolo:
"Manichino penzolante (con corda al collo)"

E che adesso nessuno pianga.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

lunedì 19 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "L'Abbraccio"

L'ABBRACCIO

Una telefonata
Sto arrivando

L'acqua sale
Sto arrivando

Il livello cresce
Sto arrivando!

La mia vettura a fatica si muove
Dentro acqua, fango ed asfalto.

Sali in auto
Ce ne stiamo andando

La senti arrivare
Scroscio violento
Visibilità annegata

Suono lontano in sensibile avvicinamento
"Scroscio rasoterra"
Noi andiamo

La piena sta sopraggiungendo
Io ti guardo, figlio mio, cerco di tranquillizzarti e penso:

Se é destino ci troveranno addormentati, vicini ed abbracciati per sempre
In una culla di terra, acqua e fango.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 16 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Carnevale Funebre"

Scioccante sapere che l'Appello per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009 dove un treno che trasportava gas deragliò provocando, incendiandosi, 32 morti innocenti, a causa della prescrizione rischia di squagliarsi perché scattando ingurgiterebbe in un sol boccone il reato di incendio e lesioni colpose. Anni fa scrissi questi versi che qui vi lascio nuovamente, con il cuore affranto.

CARNEVALE FUNEBRE

Marcia funebre
Carnevale nero
Carri funerari lungo la passeggiata
32 Figure per nulla allegoriche
Ma reali e assenti.

Assenti come la giustizia
Ancora non pervenuta.

E' la giustizia italiana
Il vero Carnevale di Viareggio

Perenne e sublime.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 14 novembre 2018

OPINIONE DEL ROCKPOETA®: California Dreaming

C'era una volta la California, splendido luogo di sole e di mare, la California di "California dreaming" dei Mamas & Papas e delle "California girls" di David Lee Roth. 

Oggi quella terra non esiste più. Oggi abbiamo fuoco e desolazione, devastazione e morte, di fatto un vero e proprio inferno.

Tra incendi dolosi e cambiamento climatico, la realtà californiana è mutata radicalmente e tanti se possono scappano da quello che prima era un luogo di richiamo per tutti.

Immagini impressionanti, sembra veramente l'inferno dantesco. Eppure Trump è uscito dal protocollo di Kyoto, altri Paesi se ne fregano altamente dell'ambiente e molti anche nel piccolo non fanno nulla per salvaguardarlo, a partire dal non gettare il classico mozzicone di sigaretta in un bosco.

Speriamo che invece di cantare "California dreaming" non si debba già iniziare ad intonare "California dying"...

lunedì 12 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Mexico E Nuvole"

Gli omicidi e le sparizioni in Messico sono sempre di più e la corruzione anche delle forze dell'ordine non aiuta a far ridurre questo fenomeno. Diecimila persone uccise solo negli ultimi tre mesi

Drammatico in questo link il dolore di una deputata messicana che scopre durante una seduta con una telefonata dell'assassinio di sua figlia

MEXICO E NUVOLE

Viviamo come nel far west
I desaparecidos sono all'ordine del giorno:
Bambini, giovani ragazze, donne
Di cui poi il deserto inghiotte i resti.

Molti di noi tentano la sorte altrove
Ma mura al confine americano non aiutano.

Sei in un recinto di morte
Dove povertà e soprusi
Omicidi e rapimenti
Ti accompagnano per tutta la tua faticosa esistenza.

Lo straziante urlo di una madre
Brivido sconvolgente 
Sirena di dolore quotidiana

Oramai non è più Mexico e nuvole
Ma Mexico y muerte.

E le rovine di grandi civiltà che furono
Un'ulteriore ferita per quello che siamo diventati

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 9 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Anello Di Fidanzamento"

ANELLO DI FIDANZAMENTO

Ho lottato per la vita
Sopraffatto da eventi imponderabili
Come occhi smarriti che giocano 
Con una palla ovale ma piccola
Zigrinata
Con una spoletta in luogo della valvola.

Apri il "giocattolo" come una lattina da bere
Pochi istanti
Ticchettio inquietante
Drammaticamente avvolgente...

L'esplosione
E pezzi di te sono sparsi ovunque 
Dentro la tua anima annientata
Lungo la strada sporca di sabbia e asfalto
Come spazzatura da pulire
O resti di carne abbrustolita da dare ai cani.

Si lotta per la vita
Ci si stanca
Ci si arrende
Si perde.

Ed allora basta
Impossessiamoci di questo piccolo anello
Fidanziamoci per sempre con la morte 
Tic, Tac, Tic, Tac, Tic ,Tac...
TIC!

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

mercoledì 7 novembre 2018

OPINIONE DEL ROCKPOETA®: La Prescrizione

In queste ore c'è una discussione in atto tra Lega e M5S a proposito del DDL Giustizia in relazione alla prescrizione. Se non ricordo male i pentastellati vogliono che la prescrizione si fermi dopo la sentenza del primo grado di giudizio.

La Lega invece è più "Berlusconiana" sul tema. Ecco quindi che si è aperto un contrasto, contrasto che però, dice il il Presidente del Consiglio Conte, non può esistere perché è un punto del contratto di governo.

Spero proprio che i cinquestelle su questo punto non facciano marcia indietro e non annacquino la loro proposta. Così come trovo giusto che, per un senso di rispetto e civiltà, (proposta della Lega) per i reati più gravi non si possa più chiedere il rito abbreviato.

E voi che posizione avete sulla proposta pentastellata sulla prescrizione?

AGGIORNAMENTO: cinquestelle e lega si sono accordati per approvare la proposta pentastellata ma farla entrare in vigore dal gennaio 2020. Motivo? Salvini ha dichiarato che vuole tempi certi per i processi quindi proposta dentro il DDL anti-corruzione ma entrata in vigore nel 2020 quando ci sarà anche la nuova riforma della giustizia penale.  Restano cmq vivi il tema del post e la sua domanda finale.

lunedì 5 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Urlando E Scherzando"

URLANDO E SCHERZANDO

Voglio morire urlando e scherzando
Scimmiottando facce logore e volgari
Annientando crudeltà e sperpero
Con un soffio di vento 

Voglio morire amando e ridendo
Afferrando la tua spada insanguinata e vile
A mani nude

Voglio morire gettando il mio cuore pulsante a terra
Respirando ancora pochi rantoli di anima 
E cancellando i vostri ultimi attimi di lugubre dittatura
E squallido dominio.

Voglio morire amando e scherzando
Per risorgere vincente
Io, tu , tutti noi.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

venerdì 2 novembre 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Morti Da Accertare"

La notizia è di martedì 30 ottobre ma purtroppo non è andata in prescrizione e non è successo nulla che la rendesse superata nei fatti.

A questo link di un articolo comparso sul Fatto Quotidiano on line si legge che "Lo schema del decreto (relativo alla riforma dell'ordinamento penitenziario ndr) giunto alle commissioni giustizia il 7 settembre scorso prevedeva che "nella cartella clinica del detenuto il medico annota immediatamente, anche mediante comunicazione fotografica, ogni informazione relativa a segni o indicazioni che facciano apparire che la persona possa aver subìto violenze". Riferimento cancellato dalla norma pubblicata in gazzetta ufficiale dopo i rilievi di Regioni e Sanità. Il personale sanitario resta obbligato a segnalare fatti che possano far ipotizzare reati"

L'articolo che vi consiglio di leggere, prosegue con altre considerazioni legate alla principale molto interessanti e che, a mio avviso, corroborano i dubbi che questa cancellazione suscita.

Quindi per capirci niente più foto come il caso Cucchi. Capite bene che per quanto le parole possano essere assai precise e dettagliate (ma anche vaghe) le foto sono inequivocabili e non permettono (o almeno non dovrebbero permettere) interpretazioni "fantasiose".

Le morti in carcere , peraltro, sono un tema annoso di cui io molti anni fa mi sono spesso occupato con riferimento anche ad alcuni precisi istituti carcerari. In carcere ci sono i suicidi, gli omicidi (quei casi che proprio non si può evitare di mascherare in altro modo) e… "le morti da accertare" che sarebbero quei casi dubbi dove non si riesce (o non si vuol riuscire) a comprendere se le morti siano omicidi o meno e, se non ricordo male, si definiscono veramente in tal modo.

Detto questo a distanza di quasi dieci anni riposto qui questa mia poesia. Io non sono un buonista, il carcere non deve essere un passatempo, la pena va scontata, i permessi e gli sconti di pena vanno misurati attentamente, per i mafiosi il 41 bis è intoccabile, ma sono contrario al fatto che il carcere sia un luogo dove viga la legge del più forte, un luogo anarchico un luogo dove trattare i reclusi come bestie.

MORTI DA ACCERTARE

Topi
Folla
Buio

Topi
Folla
Buio

Ratti
Affollamento
Isolamento
Buio.

Ratti
Insetti
Folla
Escrementi
Urla
Buio.

Aria cronometrata
Luce artificiale
Quando non isolamento
Ammassati come bestiame destinato al macello.

Ogni tanto qualcuno di noi muore
Suicidio sometimes
Spesso omicidio
Ed ancora più spesso morti "da accertare"...

Respirare non respirano più
E' il perché sia successo che resta un mistero buffo...

Perché noi siamo i Morti da Accertare...

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®