lunedì 16 luglio 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "A TRUE AND BEAUATIFUL STORY"

Scritta ieri mattina quindi senza conoscere l'esito della finale che si sarebbe disputata alle 17 di ieri. Qui la storia che voglio raccontare va oltre il calcio.

A TRUE AND BEAUTIFUL STORY

Occhi malinconici da campione
Infanzia ritagliata tra l'esilio 
Ed un ritorno fra le macerie di Zara.

Rifugiato con la famiglia a sei anni
Povertà ed orgoglio
Insegue una palla con gli occhi fieri e spaventati
Di un bimbo coraggioso
Senza parastinchi per proteggersi 
E cibo sufficiente per nutrirsi

Una storia drammatica
Che si trasforma in una favola luminosa

Il talento vince sull'odio
E vedere oggi
I tuoi occhi determinati
Ma con quella patina triste di chi non dimentica
Inumidisce i miei occhi di passione ad ogni tuo lancio.

E quello sguardo da piccino in un corpo ed un cervello da uomo
E' quello che mette il cuore in ogni tua azione
E' quello che fa credere ogni sogno possibile
Ogni volta che tocchi la palla
Ogni volta che la rincorri
Ogni volta che ricordi chi eri, chi sei, ed il tuo sofferto passato.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

Ed ora la parola alla sua vita in pillole, ora parla lui Luka Modric 

28 commenti:

'se fossi fuoco arderei il mondo' ha detto...

i sogni portati avanti con fierezza ELEVANO sempre l'animo umano.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SE FOSSI FUOCO ARDEREI IL MONDO: concordo con te.

Claudia Turchiarulo ha detto...

Che bello sarebbe se il calcio fosse sempre come tu lo descrivi. E invece ne è rimasto solo un pietoso business. Buona giornata.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CLAUDIA: per fortuna ci sono anche ed ancora favole come questa.

Topina Suprema ha detto...

Proprio per questo ero tutta per la Croazia. Perché questo sogno proprio se lo meritava ma cest la vie.
L'importante è non smettere di crederci.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ANNA: e noi non smettiamo di crederci e più in generale di credere nei nostri sogni.

Maria D'Asaro ha detto...

Dobbiamo sempre dormire con un sogno sotto il cuscino. E dare ali alla speranza. Grazie per avercelo ricordato, Daniele.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARIA: è proprio come hai scritto tu, anche se spesso è difficile.

MikiMoz ha detto...

Verissimo quel che racconti, ma purtroppo c'è anche tutta l'illusione, dietro.
Specie per i bambini delle favelas mentali italiane, persone che provengono da ceti sociali sfortunati e ignoranti, e dove si crede che il calcio (o il sogno del calcio) sia l'unica salvezza.

Moz-

Ade ha detto...

Attaccandomi a ciò che dice Moz, penso che sia triste che un/a bambino/a o ragazzino/a appartenente a un ceto sociale basso (e magari pure straniero) si ritrovi a sperare di essere "salvato" da un miracolo che può essere il sogno di fare il calciatore o di lavorare in tv o quant'altro. Nessuno insegna a questi bambini che l'impegno paga. Vengono, il più delle volte, esclusi a priori, specie dalla scuola.
Dico questo perché credo che ci siano migliaia di loro in giro per i social a dire "io voglio fare il calciatore", "io voglio fare la modella" ma a non impegnarsi veramente per raggiungere i loro obiettivi e, dubbio peggiore, saranno veramente questi i loro obiettivi? Oppure solo la via "facile" per fuggire dalla vita reale?
Ps bella la tua poesia, as usual :**

Katrina Uragano ha detto...

Sono le storie migliori, quelle di un riscatto potente.

Mirtillo14 ha detto...

Io avrei voluto che vincesse la Croazia, per dar ancora un motivo di orgoglio a quei bimbi che hanno già visto tante brutture nella loro vita, non mangiano abbastanza ma hanno un pallone e i sogni volano lontano.
Certo, i sogni rimarranno solo sogni, nella maggior parte dei casi ma spesso bastano un pallone e tanti amici per un pomeriggio spensierato, ed è ciò che conta . Buon pomeriggio

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ: infatti non è l'unica salvezza ma per chi ha talento in quel campo sì. Potremmo dire che chiunque abbia un qualsiasi talento deve lottare per esso e per realizzare una vita migliore per se stesso e chi ama con esso e non si deve lasciar trascinare nel fango di questi "non-luoghi".

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ADE: concordo con la tua analisi, infatti nella poesia si porta ad esempio un bimbo che ha sofferto e lottato per quello che voleva e non si è solo messo a cianciare che voleva fare il calciatore :-))) Ti ringrazio, sono felice che tu abbia apprezzato i miei versi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: hai perfettamente ragione, sono quelle storie che ti danno la forza di credere nei sogni e nella loro realizzazione sia pure difficile.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO: nonostante la sconfitta, il risultato sportivo è storico e questo deve fare da traino ai sogni di tutti quei bambini che vogliono uscire dall'oblio.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

La speranza non deve mai morire.
Saluti a presto.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: giusto e queste storie l'alimentano.

Patricia Moll ha detto...

Il sogno per continuare a vivere. La speranza che lo prende a braccetto.
I ricordi per non dimenticare mai da dove si arriva.
Complimenti, Dani!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: grazie a te, bellissimo commento.

Anonimo ha detto...

Francis Bacon disse "La speranza è una buona colazione ma una cattiva cena" ... i bambini, dovrebbero aver la possibilità di realizzare i loro sogni e il diritto di crescere tutti col massimo rispetto e con la massima serietà e uguaglianza possibile ... ma le mie stesse parole sono utopia ... quindi cosa ci resta se non amarezza? un caro saluto

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER STELLA: ci resta la voglia di lottare affinché le tue parole non restino utopia ma diventino realtà

iacoponivincenzo ha detto...

Credereste che io, tifosissimo dell'Inter, abbia fatto il tifo per la Croazia solo per la presenza di Perisic e di Brozovic. Anche, ma io tifavo Croazia per Modric. Hai letto benissimo il suo sguardo da bambino innocente che ha visto la morte sederglisi vicino. Uno sguardo innocente in un corpo da uomo non proprio corpulento, ma che reca evidenti tracce del terrore subito: nel come cerca il compagno smarcato, nel come dribblava o francesoni, nel come ha tenuto alto l'orgoglio di una nazione grande un terzo di Londra.
Un grande esempio per chi ama veramente il calcio, un tributo il tuo bellissimo e spontaneo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VINCENZO: hai colpito nel segno. Una persona speciale con uno sguardo che racconta tutta la sua sofferenza passata. Il mio, un tributo doveroso ad un uomo vero prima che un grande campione.

Elio ha detto...

Ciao Daniele, bellissimo omaggio ad un campione che avrebbe meritato di far vincere la Croazia anche se lui, ormai, gioca in Spagna. Ho visto la finale e non condivido tutta questa felicità nelle strade di Francia. Cinque azioni in tutto che hanno dato quattro gol (merci Mbappe) ed un enorme errore del portiere francese.
Quando abitavo a Venezia sono andato più volte in Croazia per vacanza ed in modo particolare all'isola di Rab che, per fortuna non è stata molto coinvolta nella guerra. Il resto della nazione era completamente distrutto. Ho notato anche una cosa, i Croati non si sono sprofondati per terra come i Belgi, gli Argentini ed altri. Sono rimasti in piedi, fieri di quello che avevano compiuto ed hanno abbracciato i giocatori francesi. Questo è lo sport del calcio. E' vero Modric aveva gli occhi lustri, ma non piangeva, bisogna comprenderlo. Ciao e spero di essere più frequente. Sto preparando dei film per degli amici e la cosa mi prende un po' del mio tempo libero.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER ELIO: è vero vieni di rado ma quando lo fai dai un bel contributo a questo blog. Bellissimo il tuo commento ed il tuo ricordo di questa nazione e molto vera la tua analisi sui Croati rispetto anche ad altri giocatori più piagnoni e furbetti.

'se fossi fuoco arderei il mondo' ha detto...

Grazie per avermi letta e per i commenti lasciatomi.
soprattutto alla poesia "a che gioco giochiamo"che non ricordavo nemmeno di aver composto!!
grazie per la spassionata attenzione che mi ha riservato.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SE IO FOSSO FUOCO ARDEREI IL MONDO: prego,quando entro in un blog nuovo sono curioso e voglio conoscerlo e per farlo non basta un post. I miei commenti sono sempre sinceri e rispecchiano il mio pensiero.