mercoledì 2 maggio 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Death Economy"

DEATH ECONOMY

Sguardo sornione tra passato e presente
Brividi
Sorgenti appiattite 
Schiacciate 
Risate corrosive.

Risparmi disciolti
Schermi immensi come astronavi aliene
Raccontano false realtà

Bocche larghe e flatulenti
Capovolgono la logica 
Distorcono la verità
Piegano la giustizia.

E non abbiamo più tempo
Giovani sulle spalle di vecchi senza più risparmi
Diaspora illusoria
Finale forse già scritto

Apocalittici disegni
Esplodono al largo di acque internazionali

Unità di intenti
Consapevolezza di massa
Le sole nostre speranze.

Oligarchia egemonica mondiale
Muro contro cui sbattere
Insieme
Consapevoli e determinati 

Generazioni senza futuro
Abbacinate da smartphones luccicanti
O abbagliate da lacrime di tristezza
Si dibattono individualmente
Rassegnate e spente.

Suoni distorti e volgari di parole vuote
Oramai non ammaliano più
Ma fiaccano solo desideri di cambiamento 
E voglia di lottare.

Una flebile voce di speranza
Come un bacio nel buio

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

26 commenti:

Katrina Uragano ha detto...

E' una visione molto pessimistica, alla quale cerco di non credere del tutto. Non perché non sia vera, anzi, ma perché preferisco guardare anche e soprattutto il bicchiere mezzo pieno.
Buona giornata.

Mirtillo14 ha detto...

Hai riassunto, in questa tua poesia, tutti i mali della nostra società attuale E sono tanti. Possiamo ancora sperare in un futuro migliore ? Io dico che c'è molto da fare e bisogna crederci, ma si può e si deve fare qualcosa. Ognuno di noi deve partire dal suo piccolo, uniti saremo una forza. Buongiorno.

Sabina_K ha detto...

Pessimismo perfettamente condivisibile questo tuo. L'attuale società obbedisce alle stesse logiche crudeli di cento anni fa, sopratutto sul lavoro, solo le camuffa meglio.

MikiMoz ha detto...

La visione è molto dura, oscura, sicuramente reale. Ma mica possiamo dargliela vinta così! :)

Moz-

Santa S ha detto...

...giovani sulle spalle dei vecchi...
Un mondo oramai alla rovescia con una quasi placida acquiescenza. I nuovi narcotizzanti funzionano bene. Ipnotizzati da social e schermi.
E le tue parole sempre come una frusta... per svegliarci da questa trance.

Francesca A. Vanni ha detto...

Tanto non è che mi sembra che questi giovani si adoperino per cambiare in meglio le cose, ciò che è accaduto a Parigi è un esempio evidente.
Forse, mi viene da dire forse, sulle spalle dei vecchi tanto male non ci stanno.
Non tutti, almeno, ma molti sì.
Un abbraccio.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Il mondo ha bisogno di un vero cambiamento, questo sistema ha completamente fallito.
Saluti a presto.

Lucrezia Ruggeri ha detto...

Questi sono i risultati di tanti anni di politiche mondiali sbagliate, hai ragione tu con questi tuoi versi ad essere così duro!
Il punto è: ma che cosa ci guadagnano a far fallire tutto?
Ciao, a presto!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LA DAMA BIANCA: è che a volte io il bicchiere mezzo pieno non lo vedo proprio anche se continuo a sperare che da qualche parte ci sia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MIRTILLO: concordo con te a tal punto da citare un famoso brano dei Pink Floyd da "The Wall" che diceva TOGETHER WE STAND, DIVIDED WE FALL

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SABINA: esatto, cambia solo quell'aspetto del camuffamento anche se oramai anche quello sta cadendo e sempre più se ne fregano di creare una cortina fumogena e fanno quello che vogliono con volgare sfrontatezza.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MOZ; ed infatti proprio per questo io scrivo e ne scrivo, perché voglio che non si accettino queste realtà e che le si voglia combattere e sconfiggere :-)))

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SANTA: giustissima affermazione, è un mondo al contrario e sempre più allo sbando. Ti ringrazio davvero di cuore, hai sempre delle parole molto toccanti e profonde quando parli dei miei versi

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FRANCESCA: credo che ci sia molta rassegnazione, ma non credo che siano contenti di non costruirsi una vita. Ci possono essere delle eccezioni, ma tali restano a mio avviso.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CAVALIERE: concordo con la tua efficacissima sintesi.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER LUCREZIA: grazie per le tue bellissime parole sui miei versi. Il guadagno è tutto loro, loro assorbono come sanguisughe il nostro sangue e poi non stanno a guardare al futuro, a loro interessa il loro presente ed al massimo il futuro dei loro figli ai quali stanno già pensando da tempo, a spese nostre.

Patricia Moll ha detto...

Per fortuna non tutti sono rassegnati.. C'è chi si dà da fare e si ingegna. Certo però che corre così tanto da non aver tempo a lasciarsi imbambolare.
Finchè può almeno.... cioè fin a quando c'è il lavoro.
Quanto agli imbambolatori... trovano terreno fertile visto certa aridità di spirito, anima e cultura che si trova in giro...
Spero che le nuove generazioni si sveglino e cambino le cose.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: credo che oltre alle nuove generazioni anche noi si debba agire e non accettare questa realtà. Siamo tutti sulla stessa barca.

iacoponivincenzo ha detto...

Versi tagliati con l'accetta, non mi ci abituerò mai, forse perché sei tu che marchi sempre più a fondo. Verità sacrosante: non è il mondo che gira alla rovescia, siamo noi che ce ne infischiamo e viviamo alla giornata, la NOSTRA senza curarci più di niente. Naturalmente sto parlando per me stesso e per quello che osservo, per come i miei discendenti, i nostri discendenti, stanno facendo scempio di tutto i valori nei queli abbiamo creduto, perché per loro basta un PC oppure solo uno smartphone e del resto, di tutto il resto se ne fottono. È sicuramente il momento della decadenza di un mondo, di un sistema, come doceva Tertulliano, laddove pochi bastardi dirigevano il timone a loro piacimento, con la differenza che allora occorrevano mesi perché una notizia si diffondesse, per quei pochi che sapevano leggere, oggi in pochi secondi riveste la terra.
Non so come andrà a finire. Non mi meraviglierei, qualora tornassi tra due o trecento anni, di trovare la cosiddetta umanità cristiana preda di una disumanità pagana.

Patricia Moll ha detto...

Indubbio! Io però ripongo più fiducia in tanti giovani perchè tanti di loro sono svegli, capaci di ragionare con la loro testa. E arrabbiati.
Noi... io per lo meno, alla mia età (son più vecchia di te) sono arrabbiata e stanca. Disillusa a volte

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER PATRICIA: disilluso forse, arrabbiato spesso, arreso ancora no.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER VINCENZO: parto dal fondo del tuo commento. Sai, mi sono chiesto leggendo quell'ultima frase se è più disumana la natura pagana di un tempo o la nostra fantomatica umanità cristiana in teoria permeata da pietà e solidarietà. Forse siamo in realtà di fronte ad neo-paganesimo, dove il Dio Denaro per i più fortunati e Dei minori fatti di tecnologia per rimbecillire i più poveri, sono i sovrani assoluti ed incontrastati del nostro tempo. Umanità, secondo me di questa parola ci riempiamo (io in primis) tanto la bocca ma poi di questo vocabolo sono degne oggi davvero poche persone… E sì è vero, per effetto di quanto hai scritto tu ed ho postato qui nel mio commento, esiste molto disinteresse (indifferenza, menefreghismo se preferiamo questi termini più espliciti) e rassegnazione per cui nessuno si interessa davvero di quanto accade intorno a lui.

Grazie Vincenzo per le tue parole sui miei versi, anch'io non mi abituerò mai alla tua sensibilità e capacità di respirare i miei versi così intensamente ed emozionarmi nel restituirmi le tue sensazioni

marcaval ha detto...

Sembri pessimista ma in verità sei solo drammaticamente realista.
Io cerco di essere ottimista ma tutto quello che vedo attorno a me ha solo sembianze negative. Poi sicuramente mollare mai e cercare di cambiare un sistema capitalistico fallimentare.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARCAVAL: non smetto di sperare ma la realtà al momento è ben lontana dall'essere positiva.

Federica R ha detto...

Capisco e non capisco la situazione, sarà che io dopo esperienze lavorative deludenti ho deciso di rinnovarmi e mettermi in proprio e da quel momento ho tantissima speranza e voglia di lottare per me e la mia professione!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER FEDERICA mettersi in proprio deve essere però una scelta non un obbligo e cmq non è una strada sempre facile e non tutti possono essere in grado di realizzarla. In bocca al lupo per il tuo futuro.