lunedì 30 marzo 2015

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Poletti Come Silvan, Un Mago Dell'Illusionismo

Forse è il caso di smascherare certe furbizie e certi trucchetti della maggioranza ed in questo caso segnatamente del Ministro Poletti.

A tal proposito, vanno fatte tre brevi riflessioni sul dato fornito dal Ministro qualche giorno fa circa i 79.000 nuovi contratti a tempo indeterminato firmati nel bimestre gennaio - febbraio 2015:

1) In primo luogo il dato è al lordo delle occupazioni cessate. Insomma è come se un'impresa vi fornisse il dato inerente i propri ricavi ma senza dirvi i costi. Manca quindi un dato rilevante per capire se il saldo tra le due voci è effettivamente positivo e quindi marca davvero il segno + e, in caso affermativo, quanto sia realmente in concreto la differenza per comprendere se è un valore importante o invece tutto sommato relativamente basso.

2) Il Job Act con questi dati non c'entra nulla essendo entrato in vigore soltanto il 7 marzo di quest'anno. Vero è, invece, che hanno avuto effetto positivo gli sgravi fiscali che ha voluto il Governo.

3) A tale riguardo va sottolineato però proprio il fatto che il dato in questione fornitoci da Poletti, potrebbe essere (ma per alcune mie piccole verifiche posso dirvi che è) "dopato", in quanto assunzioni già previste a tempo indeterminato per i mesi di novembre e dicembre 2014 sono state  quasi certamente congelate per essere fatte nei primi due mesi dell'anno in corso proprio per beneficiare degli sgravi fiscali voluti dal Governo. Quindi anche in questo caso sarebbe interessante estrapolare questo dato per vedere effettivamente quante nuove assunzioni siano realmente state fatte e siano figlie di queste agevolazioni.

Ecco un esempio in queste mie poche righe di come anche un dato apparentemente effettivo, reale, numericamente ineccepibile, possa essere cmq manipolato e sfruttato in modo fuorviante.

Ed attenzione, ancora, a non lasciarvi ingannare da quell'indice inerente la fiducia che cresce: quell'indice registra un feeling emozionale (peraltro sarebbe interessante sapere da quali campioni di Italiani viene raccolto questo parere) mentre gli indici reali indicano ben altro.
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mercoledì 25 marzo 2015

OPINIONE DEL ROCKPOETA: La Germania Che (Se Sei Disattento) Non Ti Aspetti...

Questa immane tragedia del volo della compagnia low coast della Lufthansa e conseguente sciopero dei piloti della stessa per rivendicare un precario stato di sicurezza dei velivoli, è  l'ultimo di una serie di segnali di una Germania che forse inizia a scricchiolare.

Qualche settimana fa a Presa Diretta mostravano come in Merkelandia la crisi si stia affacciando. Lavoro ma precario, calo dei consumi… Insomma, pare quindi che anche da quelle parti si inizino ad avvertire preoccupanti spifferi di recessione.

Il programma porta alla luce il fatto di 1 milione e mezzo di tedeschi sotto la soglia della povertà e 6 milioni di persone che lavorano ad 1 euro l'ora. Forse hanno anche altri benefit (in effetti da loro il Reddito di Cittadinanza o come lo volete chiamare c'è) ma va anche detto che la forza economica della Germania è figlia di un euro impostato a suo tempo su un rapporto di cambio solo a lei favorevole e sulla forza politica e di egemonia all'interno dell'UE ottenuta imponendo le proprie regole agli altri Paesi Membri.

Di fatto, la Germania vive sulle nostre spalle, è come un super-manager produttivo grazie però al supporto concreto e fondamentale di terzi ed allo sfruttamento della forza lavoro (toh guarda, tolto il "produttivo" sembra l'esatto ritratto di Marchionne lol), elementi questi, che le permettono un tenore di vita superiore a quello che potrebbe effettivamente mantenere se ci fossero regole del gioco più giuste ed eque.

Forse è ora di ribellarsi a logiche geo- finanziarie e legate al fatturato di gigantesche lobbies di multinazionali. Forse è giunto il momento di porre l'economia reale e gli Stati con i loro rispettivi Governi al centro di un vero e reale progetto di crescita europea di tutti e quindi in primis dei Popoli del vecchio continente, perché la vera crescita non si misura su virtuali dati finanziari ma sull'effettivo e tangibile benessere dei cittadini di un Paese, e quindi visto che parliamo di Europa unita, di tutti i Paesi dell'Unione. Come ho letto, credo in un articolo su Internazionale di questa settimana, siamo giunti ad un paradosso (a mio avviso già in atto da tempo e non più a lungo sostenibile), di un'economia capitalista che vuole da un lato lavoratori sempre più poveri e mal pagati e dall'altro necessita di consumatori voraci che acquistino quanto viene prodotto. Un ossimoro economico in piena regola, un vero caso di schizofrenia finanziaria.

Forse è davvero il momento di tornare al passato (leggasi economia reale e benessere della collettività) per sperare di avere un vero e concreto futuro.
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lunedì 16 marzo 2015

OPINIONE DEL ROCKPOETA: E Lo Scandalo "Incalza"...

Dell'ennesimo scandalo scoppiato oggi avrete avuto notizia. Ercole Incalza è stato nei gangli del Ministero delle Infrastrutture (ex Lavori Pubblici) per 7 governi consecutivi ed era in sella fino a due mesi e mezzo fa.

Tutto questo è sconvolgente, passano i Ministri ma questo figuro non è mai stato scalzato da nessuno anzi, nomen omen, ha incalzato lui i suoi superiori evidentemente visto che l'attuale Vice Ministro delle Infrastrutture Nencini sarebbe stato messo, proposto e richiesto proprio anche da lui.

Ed a tal riguardo vorrei proprio soffermarmi su Nencini. Ora, qualcuno sa spiegarmi come sia possibile che il Numero uno dei Nuovi Socialisti Italiani che contano un elettorato approssimativamente riunibile dentro una cabina telefonica, sia riuscito ad essere stato nominato viceministro? Certo, La longa mano di Incalza ha fatto molto, ma resta il mistero di una nomina davvero "curiosa"…
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domenica 15 marzo 2015

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Spauracchi E Spaventapasseri

Lo spauracchio dell'ISIS fa tanta paura a noi occidentali, soprattutto per il timore molto forte di attentati in casa nostra. La ferocia e la cruenta spietatezza poi dei suoi uomini (ed i video terribili messi in rete) hanno fatto il resto.

In realtà, però, sembra sia bastato mettere in campo l'esercito giordano, quello Iracheno e forse anche qualche aiuto USA, per mettere in difficoltà e far perdere all'ISIS territori e città.

Forse,allora, L'ISIS aveva maggiore forza anche a causa di un mondo arabo disunito e diviso tra guerre civili (si veda per es. la Siria).

E' vero, ripeto, la paura di attentati terroristici rimane, ma va anche detto che questo rischio resterà fino a quando non saremo riusciti ad ottenere una vera integrazione ed un cambiamento da parte nostra nonché una spinta a far crescere un islamismo non solo moderato ma laico e democratico. Quindi prima è stata Al Kaeda, poi ora ISIS e forse in un futuro prossimo sarà un'altra sigla, ma solo isolando queste realtà sarà possibile scongiurare queste situazioni di tensione.

Altro spauracchio (o forse meglio spaventapasseri in questo caso) è Berlusconi. Il Pregiudicav (o forse adesso ex Pregiudicav) è in realtà di fatto politicamente finito, ma nonostante questo Tosi, Salvini ed altri provano a rianimarlo, cercandolo, per allearsi o chiedergli sostegno. Ecco quindi che se, forse, elettoralmente parlando, la sua forza politica conta davvero poco o nulla, nel Palazzo del Potere quel "poco o nulla" sembra avere un grande appeal ed interesse da parte di alcune forze politiche.

Ed allora, se deciderete di andare a votare alle regionali (chi sarà chiamato a farlo) ricordatevi di queste cose, ricordatevi delle pseudoriforme che vi spacciano per innovazioni e futuro, e non dimenticate anche di come dopo tante promesse ancora si è in una fase recessiva fortissima. E vedremo se la boccata d'ossigeno dataci da Draghi, sarà un fuoco di paglia o se invece darà una svolta; molto dipenderà anche dalle Banche Italiane, se questa volta non terranno nei loro forzieri quel denaro ma lo utilizzeranno davvero per prestarlo e rilanciare l'economia soprattutto delle PMI (piccole e medie imprese).

Vedremo…
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sabato 7 marzo 2015

OPINIONE DEL ROCKPOETA:Tomorrow Is Today, It's Every Day

Domani è l'otto marzo….  Credo sia importante ricordare a tutti ed a tutte che non è la festa della donna o almeno non soltanto ma è più precisamente la GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA e lo scrivo ( e lo riscrivo dato che pure in passato ho tenuto sempre a sottolineare questo non piccolo particolare) perché tanto c'è ancora da fare nella lotta per i pari diritti per le donne ovunque e soprattutto perché per molte donne oggi, come ieri e come domani, non sono stati e non saranno giorni di festa. Questa notizia di qualche giorno fa ne è una drammatica riprova…
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mercoledì 4 marzo 2015

L'Angolo del Rockpoeta: INSEGNANTI RESISTENTI

INSEGNANTI RESISTENTI

Noi
Fronte unico resistente
Cultura come barriera alla dittatura
Come medicina all'ignoranza
Come argine disperato 
Contro lo svilimento della democrazia.

Noi, ora uniti
Precari e di ruolo
Maestri, Professori di medie e superiori
Noi, in una sola magica parola
DOCENTI

Simulate "riforme"
Celano perversi desideri 
Di distruzione della scuola pubblica.

"L'istruzione per tutti" è una minaccia da sempre
E da sempre nella Storia la si è osteggiata.

Oggi
Non puoi più (per ora) abolirla
Ma puoi limitarla
Soggiogarla
Frustrarla
Soffocarla
E renderla di difficile accesso.

Puoi condurla per mano
Come un bimbo innocente ed inconsapevole
Verso la sua totale inefficienza
E rallentarne fino a spegnerli
Tutti i suoi benefici effetti.

Edifici fatiscenti
Pericolanti
Proprio come l'istruzione
Un'istruzione pubblica sempre più a rischio.

Insegnanti fantasiosi tentano
Di ingegnarsi per sostituirsi al nulla didattico
All'assenza di materiale per la formazione

Sottopagati
Ci state anche trasformando in burocrati

Pomeriggi interi 
Vissuti dentro riunioni fiume
A parlare di nulla
Inghiottiti dalle fauci perverse di una Burocrazia strisciante
Svilente
Logorante.

Ed intanto 
Nelle scuole
I problemi crescono
Insieme e forse più dei ragazzi.

Bullismo
Costante abbandono dei corsi di studio
E difficoltà nel gestire le classi.

E molti di noi, stanchi,
Si arrendono
Perdono la passione
Quella fiammella di vita e di gioia 
Che ci contraddistingue,
E diventano meri passacarte
Impiegati spenti che fanno il loro compitino
Per arrivare il più rapidamente
Ed in uno stato psicologico migliore possibile
Alla fine del mese.

Ma altri no
Altri non accettano questo stillicidio sociale
Questo lenta agonia di una vocazione di luce.

Noi Insegnanti Resistenti lotteremo ancora
Adesso che sappiamo i vostri piani
Adesso che capiamo la nostra forza
Adesso che anche i nostri semi di domani 
Comprendono l'importanza dello studio
Adesso che forse anche la gente comune
Prende coscienza di ciò che siete
Di quello che fate
E di ciò che avete in mente.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
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