lunedì 13 febbraio 2012

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Casale, Sentenza Eternit

Sto seguendo in diretta su RAINEWS24 la lettura del dispositivo della Sentenza per i fatti di Casale legati alla Eternit.

Ebbene é una sentenza storica: Schmidheiny e De Cartier sono stati condannati, ciascuno di loro, a 16 anni di carcere

A questo aggiungiamo l'interdizione perpetua dai pubblici uffici più risarcimenti danni vari tra cui 25 milioni di euro al Comune di Casale Monferrato e 4 milioni di euro da risarcire al Comune di Cavagnolo (sono i risarcimenti più eclatanti ma poi parliamo di somme di 100.000 euro a varie realtà colpite e danneggiate dal loro criminale operato) più ovviamente le spese processuali a loro carico. Oltre a questo anche il risarcimento alle varie famiglie che hanno perso i loro cari. I nomi , adesso, mentre sto scrivendo, vengono letti dal magistrato, e suonano come una pugnalata al cuore che toglie il respiro ma al contempo, sono anche una ventata di giustizia che anche se non potrà restituire quelle vite almeno farà, mi ripeto, giustizia e restituirà verità e dignità alle vittime ed ai loro cari.

Una giornata importante, storica e di speranza. Questa sentenza farà scuola nella giurisprudenza. Viene in concreto riconosciuta l'esistenza della fattispecie di disastro ambientale doloso. Un grazie anche Guariniello che non si é mai arreso ed a tutti quei familiari che non si sono mai lasciati scoraggiare dal tempo che trascorreva e dal timore di restare tragicamente delusi. Così non é stato.

Oggi, forse, é un nuovo giorno per la giurisprudenza in tema di morti sul lavoro.
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5 commenti:

Ernest ha detto...

davvero storica!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Il merito va soprattutto ai cittadini, ai lavoratori e ai famigliari delle vittime, che non si sono arresi ai tentativi dei padroni di comprarsi l'impunità loro e delle parti civili, hanno costretto il sindaco di Casale Monferrato a rifiutare i 18 milioni di euro che gli erano stati offerti per uscire dal processo, e hanno lotatto per sancire la non-monetizzabilità della salute e della vita umana.
E' una sentenza che deve fare legge, insieme a quella, sempre del tribunale di Torino, di condanna dei manager della Thyssen Krupp responsabili della morte di 7 operai nel 2007.

elena ha detto...

Sì, è una sentenza da festeggiare. E da... conservare. Oltre al fatto che ci rende un po' di ottimismo, visto che a quanto pare la lotta... paga ancora. :)

luce ha detto...

Io sono contentissima della sentenza ma temo l'Italia e i suoi gradi di giudizio, finchè non supera la Cassazione io non sto tranquilla.
Speriamo bene.

il Russo ha detto...

E' meritorio da parte tuo il fatto che hai compreso la portata di tutto ciò, vedere invece tanti blogger rimirarsi con gioia l'ombelico o non essersi neanche accorti della dirompenza di tutto ciò (mai nella storia d'Italia, una sentenza del genere a livello ambientale e del mondo del lavoro)mi fa capire il poco spessore della stragrande maggioranza degli stessi.
Troppi militonti da tastiera e poche persone veramente consapevoli, coerenti e appassionate ai temi da loro (a parole) sbandierati.
Poi si chiedono perché a breve verrà smantellato l'articolo 18 e ogni due per tre gli scempi ambientali causano disastri come a Genova con l'alluvione: con cittadini con lo spessore come loro, il profitto sulla pelle della gente e dei diritti avrà sempre partita facile.
Grazie Daniele, questo post ti fa onore.