giovedì 27 ottobre 2011

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Post Inutile

Qualcuno, magari qualche scienziato, mi verrà a dire che é normale, perché il clima sta mutando.

Altri ancora, verranno a dirmi che sono fatalità, che succedono.

Io so soltanto che Monterosso quasi non esiste più; che Vernazza é raggiungibile soltanto via mare e molti anziani dovranno lasciare almeno temporaneamente per un mese se non di più le loro abitazioni (o ciò che resta) per poter essere assistiti.

E così Levanto, Brugnato...

So che il clima starà cambiando, ma una mano a trasformarsi così gliel'abbiamo data noi.

So che il dissesto idrogeologico non solo della Liguria é figlio di un'edificazione talvolta selvaggia.

E so che di questo post non fregherà probabilmente nulla a nessuno perché non fa audience, non parla delle solite "uscite" del Cav, (salvo poi magari protestare meno per una lettera all'UE che prevede il licenziamento "libero" di fatto per le imprese) e non é firmato da Santoro o Travaglio.

E so anche che di questi morti già domani nessuno si ricorderà più. Ma dentro di me resterà, oltre alle immagini, quell'assordante minuto di silenzio ieri sera a Genoa-Roma.

Assordante, come il rumore del fiume che esonda e travolge vite, esistenze e storie.
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3 commenti:

Ernest ha detto...

Hai detto tutto.
Aggiungo tanto dolore e rabbia

Debora ha detto...

Infatti non ci sono parole.
Le immagini che scorrono i tv, o su internet, parlano da sole.
Parlano e ci gridano contro per tutta l'avidità, la cupidigia che è stata e sta facendosi strada in questo paese e non solo, perché tragedie come queste ormai sono all'ordine del giorno ovunque.
Mentre gaurdavo quelle immagini, di quel fiume di fango e detriti che si portava via tutto, TUTTO, la mia mente tornava al 19 giugno 1996, quando l'alluvione colpì la Versilia.. Certo ricorderai le immagini di allora anche tu, e lo sgomento, il dolore e la disperazione sono ancora vivi, anche laddove tutto questo ha portato solo morte e distruzione, basta andare su wikipedia per ricordare: "a Cardoso, a detta di testimoni, i boati dalle montagne si fecero sempre più forti dopodiché nel giro di pochi istanti ripetute ondate di acqua, fango e detriti alte fino 4-5 metri provenienti dai valloni dei torrenti confluenti presso il paese lo investirono distruggendolo quasi completamente...dopo aver distrutto Cardoso, i corsi d’acqua nel loro confluire diedero luogo ad una piena violentissima del torrente Vezza. Nella sua corsa verso valle il torrente investì il centro di Ponte Stazzemese giungendo a lambire il 2º piano delle abitazioni e distruggendo un intero albergo. Da qui scesero al Vezza da ogni valle laterale onde d’acqua che lo alimentarono sempre più. La piena giunse così a Ruosina dove sommerse tutto il paese, cancellando quasi completamente la strada di fondovalle. Verso le 15:00 venne investita da 3 metri d’acqua la cittadina di Seravezza. Qui il Vezza ricevette anche la piena del Serra e proseguì come fiume Versilia mandando in avaria l’idrometro quando arrivò a segnare i 4,50 m sopra lo zero. La piena (con un picco di portata stimato in seguito all'evento pari 571 m3/s, valore eccezionale per un fiume modesto come il Versilia) spazzò via tutti i ponti nei pressi dei centri di Ripa, Corvaia, Vallecchia trovando sbocco in pianura e giungendo presso la periferia ovest della città di Pietrasanta dove sfondò un ampio tratto dell'argine sinistro in località San Bartolomeo, inondando mezza città....Questa tragedia, considerata come una delle peggiori alluvioni che abbia mai colpito la Toscana dopo l'alluvione di Firenze del 1966, causò anche un pesante bilancio di vittime: 14 morti, quasi tutti a Cardoso..."
Ma la storia si ripete, paesi che vengono spazzati via, paesaggi che vengono cambiati radicalmente e definitivamente. Ciò che era non sarà più, e chi resta, non ha più lacrime per piangere i propri cari, e chi nell'estremo tentativo di aiutare, viene spazzato via con tutto il resto.
MA di tutto questo cosa rimane?
Domani sarà un flebile ricordo, mentre in questi posti ci sono persone che in un attimo hanno la vita stravolta e per loro il domani non sarà più come prima.
Tristezza, dolore impotenza.
Monterosso, Borghetto, come fu per Cardoso, Fornovolasco, possono contare solo sulle proprie braccia, e sulle braccia di chi si rimbocca le maniche e sul posto aiuta a ricostruire. Le istituzioni assenti, non si faranno carico di alcun ché, e la giostra va avanti, altro giro, altra corsa..

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

PER DEBORA: sembrava, leggendo il tuo commento, di rivedere esatamente quanto accaduto in questi giorni in liguria. E nulla é stato fatto.

Hai proprio ragione: tristezza, dolore, impotenza e come aggiunge anche ERNEST, rabbia.