venerdì 9 settembre 2011

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Cos'é Peggio?

Certo che il Cav, con questa sua assoluta malattia di protagonismo ad oltranza, sempre e cmq, é fastidioso. Fastidioso, perché poi distoglie, anche involontariamente talvolta come in questo caso, dall'attenzione verso cose e discorsi più importanti.

Se davvero Berlusconi al tel ha "suggerito" a Lavitola di restare dov'era o cmq di non tornare in Italia, il fatto in realtà é gravissimo e va evidenziato. Se però da un lato é giusto dare risalto ad una notizia che, se confermata, porterebbe, in un Paese civile e democratico sicuramente alle immediate dimissioni del Premier, dall'altro va detto come, analizzando il tutto alla luce del "personaggio Berlusconi", il fatto che abbia potuto pronunciare quelle "parole" non credo debba sorprenderci. Oramai la filosofia etica del Cav credo sia ben chiara a tutti, no?

Ecco perché sono arrabbiato! Ieri infatti le cose che avrebbero dovuto allarmare e far drizzare le antenne, sono state , per ragioni differenti tra loro, due discorsi: quello di Trichet e quello di Napolitano.

Sul primo, in realtà, c'é poco da dire: l'aver avallato, come antipasto, questa manovra, dimostra come l'UE ed i governi che la compongono, siano oramai schiavi della BCE, delle Banche nazionali e delle lobbies economiche ad esse legate. Casomai deve preoccupare di più come quella che per noi é già una manovra durissima ed iniqua, sia per Trichet & Co. solo l'inizio.

Va anche per inciso osservato come, con tutti d'accordo, sia stato stralciato come per incanto, il disegno di legge costituzionale che avrebbe dimezzato i Parlamentari e come dalla manovra sia di fatto, nella sostanza, sparito il contributo di solidarietà degli stessi. Infatti, la tassazione più dura per chi aveva due entrate (quella da Parlamentare e quella da libero professionista, ovviamente nel caso che il soggetto continuasse ad esercitare entrambe contemporaneamente - vedasi Ghedini per es. -) é stata stralciata.

Più preoccupante invece il "servilismo concreto" da vera e propria "ragion di Stato" del Presidente della Repubblica Napolitano. A molti quel discorso forse é sfuggito nel suo contenuto perché distratti, ovviamente, dalla notizia boom della presunta tel del Cav con Lavitola. Però, se avete voglia, andate a riascoltarlo o leggetene pure in giro oppure anche fermatevi al passaggio che vi riporto qui, tratto da Repubblica on line, e poi traete voi stessi le logiche conclusioni. Napolitano, a proposito di come si deve stare in Europa, ad un certo punto dice: "Per restare in Europa è necessario un esame di coscienza collettivo (collettivo capite, però i sacrifici i ricchi ed i politici non li fanno mica! ndr) che deve riguardare anche i comportamenti individuali di molti italiani di ogni parte politica e sociale. Molti italiani devono comprendere che non siamo più negli anni ottanta e tanto meno negli anni settanta. Il mondo è radicalmente cambiato e anche noi dobbiamo cambiare i nostri comportamenti e le nostre aspettative in senso europeo per mantenere una nostra prospettiva in Europa". E la crisi economica potrebbe diventare un'opportunità, perché "spinge verso una maggiore integrazione europea"

Anche NOI dobbiamo cambiare, sono sue parole, Presidente. Ma Lei, Presidente, ci garantisce (e noi ci dovremmo fidare?) che questo NOI riguarda TUTTI???
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2 commenti:

Adriano Maini ha detto...

No, lui anche volendo, non puo'! Tocca a noi. E in tutta Europa, per lo meno ...

upupa ha detto...

...non credo, riguarda sempre i "soliti".