martedì 10 maggio 2011

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Le Insurrezioni Dimenticate

Mentre in Libia, come previsto, siamo ben lontani dalla fine del conflitto, intanto, come già si sapeva e come sempre é stato anche in passato (la Storia insegna), assistiamo a popoli che stanno ribellandosi a dittature rigide e crudeli, senza però che nessun Paese della Nato si stia ponendo il problema se e come intervenire a favore di questi ribelli, di questa gente comune che vuole "solo" libertà e rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo.

In Siria il regime impiega sempre più i militari e spara sulla folla. Solo in questi ultimi giorni le associazioni umanitarie stimano che il numero delle vittime a seguito degli scontri si aggiri sulle 300 unità. Dall'inizio della rivolta poi i siriani uccisi sono molti di più.

Altro Paese "dimenticato" é lo Yemen dove ieri (fonte ed immagini CNN) negli scontri avvenuti a Taiz, ci sono stati sei morti.

Dopo tutti quei giorni in cui i riflettori sono stati puntati giustamente sull'Egitto, ora però non si sa più nulla di quello che accade laggiù, ma non tutto é proprio perfetto e tranquillo, almeno da quel che capto in giro nella rete e su alcune televisioni sul satellite.

Insurrezioni in molti posti dell'Africa dunque, oltre ai soliti luoghi di disperazione che da anni oramai sono un vero e proprio infinito campo di battaglia come la Somalia, il Ruanda il Darfur, ma "l'arbitro occidentale" decide di restare neutrale salvo quando ci sono profondi interessi energetici da difendere.

E noi, con la nostra solita ipocrisia e vigliaccheria, ci vendiamo offrendoci scandalosamente al vincitore tradendo anche chi, giusto o sbagliato che fosse, era cmq un nostro alleato (vedi accordo con la Libia di tre anni or sono).

Per carità, con questo post non pretendo di aver scoperto l'acqua calda, ma almeno ricordare, così en passant, che altri Paesi, altri popoli sofferenti stanno lottando per la loro indipendenza senza che nessuno in occidente se li fili. Credo fosse doveroso ricordarlo quantomeno per dovere di informazione. Una corretta informazione.
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6 commenti:

Adriano Maini ha detto...

Anche per suscitare solidarietà popolare, come si faceva una volta.

sR ha detto...

Da piccolo mi chiedevo sempre questo: nel 1991 si è fatta la guerra a Saddam ma in Africa c'erano conflitti di gran lunga peggiori.
Oggi capisco che da allora nulla è cambiato

Ernest ha detto...

direi che sono emblematiche le parole di ieri... "di gheddafi non ci importa"

Ross ha detto...

Il blog della trasmissione Alaska di Radio Popolare sta seguendo puntualmente da mesi e con un sacco di buonissimi link tutte le insurrezioni del Nord Africa e del medio Oriente. Lo consiglio.

egill-larosabianca. ha detto...

Eccco vorrei dire dietro ai nostri
soliti commenti,che sono giusti c'è
qualcosa di più-Ho scritto ieri più
o meno questo-non esistono uomini di pace-non esistono uomini di guerra-
Per guerra intendo quei paesi che oggi sono più evoluti,perché in altro
tempo quando contava il coraggio e
non tutto era cosi corrotto sono
riusciti a liberarsi dai tiranni-
Non è più possibile questo adesso le
battaglie esistono nei tribunali dove tutto ciò che serve è imbrogliare "le carte"-Vince chi è
più sleale ed ha più denaro-e sopratutto gli ideali mancano-
E' troppo tardi e comunque persone
di valore fiere sono state ridotte a niente-Ultimo Vic Arrigoni-Perchè?
Egill

Kylie ha detto...

Hai ragione ci sono molti altri paesi in difficoltà ma spesso ce ne dimentichiamo e soprattutto se ne "dimenticano" coloro che ci governano. A meno che non ci siano interessi economici forti...