martedì 18 gennaio 2011

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Abrogata O Non Abrogata? Resta Il Problema...

Perdonate la parafrasi dall'Amleto ma era il titolo più idoneo per questo post :-)))

Riprendendo il tema trattato nel mio post precedente, osservo e riporto come un blog il fatto alimentare di - tra gli altri - Roberto La Pira, sembrerebbe dimostrarci piuttosto concretamente che per fortuna grazie a due magiche paroline quali Testo Unico si sarebbe evitata l'abrogazione della legge sull'adulterazione degli alimenti (ma Guariniello allora, e non solo lui, avrebbero preso un abbaglio),

In realtà la situazione é ancora ben lontana dall'essere definita in quanto come riporta anche il Corriere della Sera on line esiste una sentenza della Cassazione, terza sezione penale, del marzo 2010 che nel dispositivo sancisce che, riporta il quotidiano, da metà dicembre 2010 la legge 283/1962 é da considerarsi abrogata e che sostenere il contrario allunga soltanto i tempi di vacatio.

E' vero che si può affermare che una sentenza non fa giurisprudenza, e che pertanto la tesi dottrinale di La Pira potrebbe anche essere quella condivisibile, ma é anche vero che poi le sentenze le fanno i giudici ed al momento mi pare continui a regnare quantomeno una profonda incertezza. Peraltro la tesi di La Pira nascerebbe a quanto ho letto, dal fatto che quella legge sarebbe un Testo Unico o Codice. In realtà questa tesi prenderebbe spunto dal fatto che si parla di "modifiche degli artt. 242, 243, 247, 250,262, del Testo Unico delle Leggi Sanitarie".
Quindi, coloro che sostengono e ritengono che detta legge sia un Testo Unico (di seguito T.U.) basano la loro impostazione solo sul fatto che detto termine, T.U. appunto, é riportato dal Titolo di queste modifiche. In realtà, altri affermano, che una legge é un T.U. soltanto se quando promulgata riportava detta denominazione. Ma al momento dell'entrata in vigore della Legge 283/1962 questa dicitura come quella di Codice erano assenti. Inoltre, si legge nell'articolo on line del Corriere il fatto che: " In più, desta allarme un’ulteriore considerazione: l’articolo 6 della legge, e cioè la norma che stabilisce le sanzioni penali, è stato modificato dall’articolo 4 della legge 26 febbraio 1963 numero 441, la cui epigrafe recita: «Modifiche ed integrazioni alla legge 30 aprile 1962, n. 283, sulla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande… ». E in questo caso la denominazione “testo unico” non c’è proprio. Quindi l’articolo 6 sarebbe comunque abrogato e i reati non avrebbero pena."

Io stesso, ad una prima e molto superficiale disamina della questione, ritengo che la tesi sostentente la non abrogazione comporti un'interpretazione un po' "larga" , eccessivamente estensiva, per intenderci, allo scopo (nobilissimo) di salvare la legge. Quindi o detta interpretazione diventa una "forzatura giurisprudenziale necessaria" sposata dalla maggioranza dei giudici oppure é molto più probabile dover ammettere l'abrogazione di tale legge.

Si é pertanto di fronte, a mio avviso, alla necessità urgente di una norma di legge immediata che ripristini lo status quo ante o dichiari in qualche modo che in quel calderone di norme abrogate quella legge non vi entra in alcun modo.

Perché sulla salute della gente, come ho spesso ribadito anche in passato, non si deve scherzare MAI.
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6 commenti:

GM C ha detto...

Ma come, non è ancora giunta la notizia che il pianeta era solo un'illusione? Figurarsi il Bel Paese poi! :(
Daniele sembra che il lavoro, hobby, svago, passatempo... insomma occupazione esclusiva di moooolti abitanti di questa nazione sia quella della demolizione di ogni più piccolo appiglio che possa essere letto in chiave di tutela alla salute, all'istruzione, ai diritti primari degli esseri viventi, ect, ect, ect...
A denti stretti continuo a credere che un mondo migliore sia possibile, con l'aiuto di taaaaaaaanta gente! Quindi canto Cremonini :) "domani sarà un giorno migliore..." ma bisognerà costruirselo questo "giorno migliore" e dovremo fare in modo che sia moooooolto lontano dagli odierni binari... vista l'attuale situazione corriamo il rischio di scambiare per "eden" un mondo solo un po' meno squallido di questo e accontentarci comunque!
Un abbraccio

Ross ha detto...

Hai ragione, confusione a incertezza legislativa a parte il problema resta. E a maggior ragione non cambia nemmeno il mio commento su "la cosa" Calderoli.

Ernest ha detto...

si quoto ross!
ciao daniele

Sergio ha detto...

Se questo è il risultato del "ministro per la semplificazione", ... siamo in una botte di ferro!
Più che semplificare, complica.

Silvia ha detto...

Ciao Daniele! Credo ci sia stato un equivoco...Il nuovo blog (Linajolostrasse) è mio :)

Comunque grazie per essere passato, io, naturalmente, ti avevo già linkato!

A prestissimo

Alberto ha detto...

Ho visto anche da altre parti, e la confusione come dice Ross imperversa. Ma ci pensiamo al cibo? Che è quella cosa che ci mettiamo dentro il nostro corpo. E questi qui...