lunedì 26 aprile 2010

OPINIONE DEL ROCKPOETA: L'U.E. Decida.

Prima fanno gli europeisti anche contro la volontà di molte popolazioni ( vedi l'Irlanda ma non solo). Poi decidono sempre sopra le nostre teste di allargare l'Unione Europea facendo entrare anche nazioni come Romania, Polonia e tante altre che sono più indietro economicamente rispetto ad altre come Spagna, Francia, Germania....

Poi succede che la Grecia va in crisi; crisi preannunciata visto che già poco tempo fa anche altre nazioni più forti (ed anche noi) hanno sfiorato questo tipo di crisi (sfiorato: nel nostro caso possiamo tranquillamente affermare credo che abbiamo rischiato seriamente di vederlo concretizzato...) e che accade? Che quando si tratta di dimostrare che si é davvero un'UNIONE Europea, e si deve soccorrere il più debole, molti si tirano indietro. La Germania é l'esempio di turno ma non é certo l'unica Nazione a pensarla così. Facciamo eccezioni noi ma credo che sia soprattutto per un comportamento di convenienza: poiché di fatto tra noi e la Grecia la differenza non é poi tanta, Tremonti spera che dando il buon esempio se poi un giorno ci trovassimo noi nella stessa disperata situazione in cui versa la Grecia, altri saprebbero e vorrebbero aiuatarci....

Sulla complessa elucubrazione strategica di Tremonti non mi soffermo, mentre mi interessa puntare il dito sull'UE che se per certi aspetti é sicuramente una realtà positiva, per molti altri invece fa risaltare una volontà di realizzare un governo transnazionale che possa decidere per noi cittadini su tutto con il rischio concreto di non essere più noi a poter tentare sia pure minimamente di influire su decisioni e scelte dell'Esecutivo ma di assistere letteralmente a leggi calate dall'alto del Palazzo di Bruxelles senza poterci fare più nulla. La modifica della Costituzione Europea di cui tanto nei blog si é parlato é stato un esempio paradigmatico al riguardo.

L'U.E. decida quindi cosa vuole diventare da grande: se un vero organismo politico transnazionale che senza stravolgere gli Stati Membri li riunisce per permettere loro di essere più forti tutti insieme anche su questioni internazionali ( di e per portare la pace si spererebbe) e che quindi in circostanze come queste della Grecia, fa fronte comune per aiutare lo Stato membro in difficoltà, oppure solo un centro di potere per gestire più facilmente i cittadini che sono al suo interno, curando gli interessi commerciali ed economici degli Stati Membri più forti e più ricchi.

E' chiaro che il secondo modello qui prospettato di U.E. a me non interessa e sinceramente, moneta unica ed Erasmus a parte, tornerei di corsa ad un'Europa liberata dall'Unione e con i suoi antichi problemi e le sue vecchie divisioni (peraltro ancora esistenti anche dentro l'U.E.) ma almeno, per noi cittadini, senza un padrone in più a cui dover sottostare.
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24 commenti:

Marcello ha detto...

Ci sono ancora grosse difficoltà, è innegabile. Leggo su http://www.cafebabel.it/article/33323/2010-anno-lotta-contro-poverta-europa.html che anche all’interno dei paesi considerati tradizionalmente quelli economicamente trainanti della Ue, preentano dati allarmanti: in Francia il 13% delle persone è povera, mentre lo sono il 15% in Germania e il 19% nel Regno Unito. Ingenuamente continuo a chiedermi perché le principali istituzioni europee - la Commissione europea, il Consiglio dell'Unione europea, il Parlamento europeo - abbiano sede nell'Europa del nord (Bruxelles e Strasburgo) e non più a sud.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER MARCELLO: davvero interessanti i dati che porti e ci sottoponi. Io sapevo della crisi degli Stati più forti dell'Unione ma non esattamente nei dati e con i numeri che tu riporti. Io meno ingenuamente di te osservo che Bruxelles sa tanto di capitale europea delle banche e dei capitali più che di una Unione Europea.... Ed in effetti alla fine spesso sono anche qui i Capitali forti e l BCE a stabilire certe regole...anche quelle non scritte.....

Ciao Marcello
Daniele

Chit ha detto...

La Grecia non fallirà, non fosse altro per il fatto che i suoi titoli di stato sono nel portafoglio di Francia, Spagna e Germania.
Riguardo alla UE ed a cosa fare da grande mi verrebbe provocamente da dire che forse deve ancora "nascere" veramente (euro a parte)... ;-)

upupa ha detto...

Di "unione europea" abbiamo solo il nome...la solidarietà verso i più deboli è sempre una chimera!!!!!!!!!
Veramente allarmanti quei dati....

Gians ha detto...

Di politica economica capisco poco. Fatta salva la mia anticipazione, e ti prego di tenerla in considerazione qualora decidessi di rispondere al mio commento, faccio una piccola osservazione, noi italiani ad ogni livello e grado abbiamo ad ogni appello della comunità europea sollevato le spalle e accettato le regole. Faccio un piccolo esempio, sulla pelle di tutti, in pochi anni abbiamo sostituito le nostre auto inquinanti con quelle imposte della CE, ci siamo adeguati sui limiti di tolleranza del deficit, ogni singolo reparto alimentare ha dovuto rispettare le norme di sicurezza e igiene della CE e altre miriadi di normative, che l'italia da subito ha recepito facendole gravare sulle nostre tasche. Ora che alla grecia si chiede almeno di garantire un rigore economico come è stato chiesto a noi non vedo per quale ragione si debba gridare allo scandalo, personalmente la penso come le istituzioni tedesche e credimi mi pesa.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIANS: il tuo ragionamento non é sbagliato. E' chiaro che va dato un aiuto ( e credimi ne abbiamo ricevuti anche noi di favori pensa solo a quei soldi che Prodi diede ad Alitalia per salvarsi cosa che la CEE vieta e che dopo avera protestato un po' alla fine non si é più detto nulla) ed é anche giusto che la Grecia a fronte dell'aiuto dimostri di avere delle idee ed un progetto con il quale uscire dalla crisi.

Detto questo, va anche sottolineato che Francia e Germania non brillano mai per comportamenti solidali in questi casi. In realtà spesso Francia, Inghilterra, Paesi Scandinavi ed in parte anche la Germania, cercano di tutelare seriamente i loro interessi nazionali.

Peraltro non possiamo fare i vittimisti con l'UE: o meglio se alludi a noi cittadini allora hai ragione su tutta la linea, se alludi allo Stato Italiano invece questo non é esatto. Il nostro Paese é famoso per le numerose multe che ha dovuto pagare per non essersi spesso voluto adeguare subito a certe normative europee.Ovviamente spesso magari riguardavano leggi a tutela del consumatore o del cliente nei confronti degli Istituti di Credito per fare alcuni esempi... Quando si tratta di far cambiare il parco Auto, Stato e Fiat si sfregano le mani della felicità e quindi sono ben lieti di recepire subito tale direttiva.

Vorrei concludere che non ho dovuto tenere in particolare considerazione la tua premessa perché non ce n'era bisogno alcuno :-)))

Efesto ha detto...

Secondo me la UE è terrorizzata dall'idea che quello della Grecia possa essere il primo di una serie di "fallimenti" degli stati membri. E poichè i trattati prevedono tutta una serie di condizioni per l'entrata nell'unione ma tacciono per un'eventuale uscita, temono che gli aiuti alla Grecia possano costituire un pericoloso precedente nel caso, molto probabile, in cui altri stati si trovassero nella stessa condizione.

Gians ha detto...

Nel senso che sapevi bene che di politica economica non ci capisco una mazza?;) che bel complimento! :)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER GIANS: spiritosone! Io intendevo dire che invece hai dimostrato di essere sufficientemente preparato LOL :-)))

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Ciao Daniele,
anche io sono sicuro che la Grecia non fallirà, per quei signori della UE (o faccio prima a dire delle banche)sarebbe troppo pericoloso per vari motivi.
I Greci dovrebbero fare come in Islanda (nessuno ne parla)che si sono rifiutati con un referendum e a furor di popolo, di pagare i soldi del debito pubblico (una bella somma, anche se lontana dal nostro debito) che dovevano finire alle banche (interessi su prestiti), e queste allora sono dovute scendere a patti, accontentandosi del 40% dovuto :D
Io direi di incominciare a spargere la voce in Italia LOL
Comunque, torno serio, in Grecia si respira un aria davvero pesante, tanta gente non ha i soldi per concludere la giornata.
Una situazione spaventosa che non viene riportata nei media, per non spaventare la gente, anche degli altri stati.

Un Saluto a tutti

Kylie ha detto...

Uno dei principi ispiratori della comunità europea è proprio quello della non discriminazione.
Però sembrano essersene già dimenticati, eppure sono passati poco più di trent'anni!

Paola D. ha detto...

http://kinnie51.blogspot.com/2010/04/disunita.html

Ernest ha detto...

troppo semplice essere uniti solo quando le cose vanno bene...
un saluto

Anonimo ha detto...

L'Unione Europea ha principi che restano solo sulla carta. Per tutto il resto, come cittadina, io mi sento danneggiata da Essa...

Minuccio ha detto...

Essendo un'unione basata solo sulla moneta, quale solidarietà aspettarsi?

luce ha detto...

L'Europa Unita, intesa come terzo polo tra America e Asia è solo un utopia in cui pochi hanno creduto, molti sono stati delusi e la maggioranza (politico-economica) ne approfitta. Noi europei non possiamo essere uniti perchè abbiamo nel nostre potente DNA politico una natura coloniale che ci perseguita forse dai tempi di Noè, e cioè quando la "tradizione" dice che i tre figli di Noe ripolarono il mondo, a noi è capitato quello che vuole conquistare e non costruire.
Il mio parere si basa sul fatto che alla fine della giostra in Europa l'aspetto economico ( nessuna barriera per i traffici e libero commercio) è stata l'unica cosa che ha subito funzionato , ma sempre nell'ottica dello sfruttamento, come quello che gli italiani per esempio stanno facendo nei paesi dellì'Est uscito dalle dittature o dalla politica comunisa e diventati terra di conquista, per non parlare dello sfruttamento nostrano dei lavoratori dell'est( esempio? badanti e operai).
L'atteggiamento verso la Grecia è figlio di questo predisposizione alla egemonia e non alla solidarietà tra i paesi membri di una comunità e noi figli di Giulio Cesare, di Cortes, di Alessandro Magno, di Napoleone, di Hitler e Mussolini ( ma non dimetichiamoci l'Ighilterra che toma toma cacchia cacchia ha colonizzato mezzo mondo...) non pensiamo a unire ma a dividere per sfruttare, e si sa contro l'istinto la ragione e il cuore possono poco...
Scisami l'interveto lungo ma io nel DNA ho il gene della chiacchiera luuuuunga lol anche quando indignata.
Grazie comuque di sollevare questioni importanti ma poco note.
Un abbraccio

Sergio ha detto...

L'Europa, gran bella cosa! Però, fatta così non si sa bene cosa sia. Se poi un nuovo paese deve entrare, lo deve fare senza cercare di imporre condizioni ed anche se un paese ne fa parte lo deve fare "in toto"; ad esempio, perché ci sono paesi che ancora non adottano l'euro?

il mio nome è mai più ha detto...

La Merkel non ha detto un "nein" categorico, Daniele. Condizionato, magari, ma non credo abbia tutti i torti.
Quanto a noi, non penso davvero che Tremonti abbia pensato che finiremo allo stesso modo, comportandosi di conseguenza.
I tedeschi sono rigorosi e fermi di loro.
Caspiterina: son mancata solo per pochi giorni, e tu hai scritto questo mondo e l'altro...
:)

Emilia ha detto...

Capisco sempre meno dove si sta andando, lo confesso.
Un caro saluto
Giuli

Vincenzo Cucinotta ha detto...

In Germania, fanno campagna elettorale, hanno delle importanti elezioni regionali. Non sono così stupidi da non capire che la grecia è in grado di portarsi dietrotutta la Ue e forse anche oltre. La soluzione alla bolla finanziaria è estremamente precaria, e se permettono agli speculatori di aigre indisturbati, non si salverà più nessuno. Ciò che invece non hanno capito è che anche questo ritardo, questa sciocca manfrina su una cosa che devono in ogni caso fare, fa già danni enormi, ma le elezioni sono elezioni: l'idiozia in fondo non finisce al confine delle Alpi.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

PER VINCENZO: straordinario commento ed amara conclusione.

Silvana ha detto...

Teniamo anche in considerazione che la valutazione del bilancio di uno stato è fatto da agenzie come Standard&Poor’s che la stessa che, in pieno fallimento, dava a Cirio e Parmalat la valutazione AA.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta® ha detto...

PER SILVANA: infatti é per questo che mi chiedo quanto valore dare veramente alle dichiarazioni di questi giorni visto anche lo scandalo in cui riversa la Goldman Sachs tanto per fare un altro nome illustre.

Alessandro Tauro ha detto...

Personalmente credo che in questa occasione più che mai l'Europa abbia mostrato finalmente il proprio grigio volto.
Nell'immediato dopoguerra si pensava che un'unità degli stati europei potesse servire a scongiurare nuovi conflitti all'interno del continente, ad avvicinare paesi molto più simili di quanto si pensasse, a creare un nucleo forte di paesi liberi in grado di superare quel bipolarismo economico-militare USA-URSS.
Principi di politica sociale all'interno di forti democrazie.

Oggi ci troviamo di fronte un organismo, l'UE, che assomiglia più ad un Fondo Monetario che ad un organismo sovranazionale.
Il Parlamento Europeo, unica autorità vera espressione democratica della volontà elettorale del popolo europeo, ha poteri super-limitati.
A dettare legge sono i provvedimenti della Commissione, le scelte della BCE e i parametri immodificabili di "virtuosismo" economico (Maastricht & co.)

I principi di un vero "stato unitario dalla forte connotazione democratica" sono stati accantonati. E le questioni macroeconomiche e monetariste sembrano essere gli unici punti di riferimento.

La pseudo-Costituzione-Europea assomiglia più ad uno statuto di una SpA che ad una Costituzione.
Se questa è l'Europa che avete in mente, cari governi europei, ridateci il muro e le divisioni.