martedì 20 ottobre 2009

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Rapporto Goldstone.

Ora (forse) si può.

Adesso forse é possibile provare non dico a schierarsi, ma a decidere che ci sono gli elementi affinché le due parti si facciano avanti ed inizino a dialogare per la pace.

E se una solo di esse si facesse veramente avanti ed invece l'altra continuasse a mantenere atteggiamenti ostili di diniego e di sdegnoso rifiuto, allora anche in questo caso si potrebbe con maggior senso, a mio parere, scegliere la parte più aperta al dialogo, come quella che va cmq apprezzata per la volontà di porre fine a questo stillicidio quotidiano.

L'occasione é, o potrebbe essere, il cosiddetto Rapporto Goldstone (e non Gladstone come ho trovato anche su un sito peraltro importante che vi linkerò a breve lol)

Questo rapporto é stato realizzato da una Commissione ONU con a capo Mr. Richard Goldstone.

Questo importantissimo e secondo me epocale rapporto, sancisce, a mio avviso con limpida chiarezza, che sia l'esercito israeliano che militanti palestinesi hanno compiuto crimini di guerra e contro l'umanità nella striscia di Gaza.

Il periodo preso in considerazione dalla Commissione capeggiata dal giudice Sudafricano Goldstone, é quello a cavallo fra il 28 dicembre 2008 ed il 18 gennaio 2009, periodo che credo abbia coinciso anche con l'operazione "piombo fuso"

Il rapporto mette in luce come scientemente gli Israeliani abbiano colpito anche civili palestinesi con risultati devastanti ovviamente data la potenza di fuoco del loro esercito.

Però, con altrettanta precisione, questo stesso rapporto non nega anzi sostiene con forza ed altrettanta dovizia di dati, che anche i militanti palestinesi hanno compiuto atti e violazioni gravi dei diritti umani attraverso lanci missilistici, sempre nella striscia di Gaza, nei confronti della popolazione israeliana ivi locata.

Nella recente conferenza stampa tenutasi a New York per presentare il rapporto, Goldstone ha ribadito come il lancio di missili da parte dei Palestinesi verso città, villaggi ed aree civili in Israele é ugualmente grave e sia quindi considerabile un crimine di guerra e forse anche contro l'umanità.

Il testo condanna anche il blocco di Gaza e tante altre cose.

Prima di arrivare alle mie conclusioni ed al perché vi parlo di questo rapporto le cui conseguenze concrete sono ancora da vedere (solo morali? Anche giuridiche? Gli USA porranno il veto su questo rapporto, cosa per ora non ancora accaduta? ) ma che, secondo me, resta cmq un documento importante su cui fare, a breve, alcune considerazioni, vorrei aggiungere ancora alcune cose.

Intanto per leggere di più sulla notizia vi lascio questi due link: il primo tratto da Asia News il secondo da Peacereporter. Da quest'ultimo é possibile scaricare in pdf e leggersi (in inglese) il rapporto in versione integrale.

In secondo luogo credo sia doveroso farsi una domanda: chi é questo Richard Goldstone? Vediamo (facciamo il Brachino della situazione lol) se ha qualche scheletro nell'armadio.... Sarà un comunista?

No, non sembra anche se non era proprio favorevole al regime di De Klerk che però non era proprio un uomo democratico....

Cmq per avere un piccolo quadro di quest'uomo vi rimando alle poche ma essenziali notizie che ho trovato su Wikipedia

Giudice Sudafricano, Goldstone mi ha anche colpito per questa sentenza; direi che il coraggio non gli mancava e che riuscì perfino a "costringere"De Klerk ad allontanare 23 ufficiali (tra cui 16 alti ufficiali)che avevano compiuto una serie di attività illegali (compreso omicidio) e deviate dei servizi segreti SADF. Una decisione non facile in quel clima.

Forse non é molto, ma credo che le credenziali per un'imparzialità della commissione stessa siano abbastanza soddisfacenti.

E veniamo al fulcro del post. Perché ne parlo? Chi mi legge con una anche solo discreta assiduità (lol) sa bene come la penso sulla questione mediorientale: credo che oramai sia ora che entrambe le parti abbandonino l'odio e la fame di potere e cerchino di trovare una soluzione equa , giusta e rispettosa per entrambi. Stato della Palestina riconosciuto e pace con Israele. Chiaro che da ambo le parti si dovranno fare compromessi ed abbandonare guerre di religione per pretendere fette più o meno estese di territorio. Difficile, utopico forse, ma questo rapporto ha aperto una falla, probabilmente, all'interno di questo muro.

Mentre Israele non solo ha rigettato questo rapporto ma si é rifiutato di collaborare e partecipare alla stesura dello stesso, Hamas a questa stesura ha partecipato e si é "limitato" a dichiarare questo rapporto non obbiettivo e non preciso.

D'accordo, prendo atto che quella di Hamas non sia una vera e propria dichiarazione d'amore verso il Rapporto Goldstone, ma aver partecipato alla sua stesura e dichiararlo "non preciso" é per me un passo avanti. Significa dichiarare che su quel rapporto cmq ci sono punti che Hamas condivide (anche se forse magari pensa che certi dati inerenti gli attacchi israeliani siano meno forti rispetto a quelli reali).

Io non so se questo piccolo spiraglio di Hamas sia stato compiuto per opportunismo politico o sincera voglia di collaborare con l'ONU magari con la speranza di iniziare un processo teso ad una tregua ed a trattative di pace; resta il fatto che questo spiraglio piccolissimo, quasi microspico, qui si é visto. Dall'altra parte no.

A questo punto, forse, dico forse, ora tocca ad Israele a dimostrare che vuole davvero un processo di pace reale che non comporti l'annientamento dei Palestinesi.

Prima di chiudere il post una richiesta: so che molti di coloro che mi leggono sono da sempre filo-palestinesi. Il vostro commento é ovviamente il benvenuto come ogni commento civile e libero in questa Agorà. Mi piacerebbe anche, però, e molto, avere un parere altrettanto sincero da parte di coloro che sono di opinione avversa. Vorrei sapere da entrambi se anche secondo voi questo Rapporto, che di fatto testimonia cmq come, sia pure con intensità diversa, tutte e due le parti abbiano qualche "peccato" da dover espiare, potrebbe essere un punto di partenza per spingere entrambi i contendenti a sedersi seriamente ad un tavolo per le trattative; ed inoltre mi piacerebbe conoscere anche la vostra opinione su questo Rapporto.
--------------------------------------------------------------
Per Votarmi Su OKNotizie: http://tinyurl.com/yhvqs6b
---------------------------------------------------------------
PS: IMPORTANTE: vi chiedo di leggere questa richiesta d'aiuto di chi ancora all'Aquila sta nelle tendopoli e sta per essere cacciato via senza sapere dove andare o cmq non può allontanarsi dal capoluogo abruzzese visto che il suo lavoro (per quelli che ancora l'hanno) é lì e molte di queste persone non hanno mezzi per raggiungere l'Aquila da dove stanno per essere cacciati via. Servono Camper, Roulottes, ecc... Vi ho messo il link, mi premeva (per chi ancora non la sapeva) di portarvi a conoscenza di questa realtà.

23 commenti:

Mk ha detto...

La situazione lì è aggrovigliata forte perché la posizione di Israele è strategica nel mediterraneo ed è alleato di ferro degli usa.Speriamo che arrivino presto ad una pace duratura anche se vedo difficile estirpare dalle anime il germe dell'odio che anzi è alimentato di generazione in generazione.
Ciao Dani
mk

il mio nome è mai più ha detto...

Vedi?
Se non fosse arrivata Mokella avresti avuto come primo commento quello di una filoisraeliana che, però, come tutti vorrebbe che il mondo fosse in pace.
Quello che non capisco, e tu lo sai, è il "doppiopesismo" di certe persone, che se devono pronunciarsi sull'Olocausto sparano a zero, giustamente, sui nazisti. Ebbene, quelle stesse persone (magari non tutte, ma buona parte)adesso vorrebbero vedere i figli e i nipoti di "quegli" ebrei impalati o fatti a pezzi.
Di Hamas non mi fido. Dopotutto sono terroristi.

Quanto a Goldstone, proporrei di importarlo qui in Italia.
;-)

Stefi ha detto...

Caro Daniele,
la mia non è una risposta riflettuta, ponderata ma di pancia: io sono di parte e sto dalla parte dei Palestinesi, ma non per questo rivendico o legittimo rinnovati stermini di ebrei.
Il problema è molto più che aggrovigliato è un problema che dura da decenni (più di 4)... e io mi limito a considerare chi ha iniziato!!...
Se tu mi occupi gradualmente la casa fino a relegarmi nello sgabuzzino senza acqua né luce per lo meno cerco di difendermi e poi dovrei essere ragionevole perché mi si conceda poi di tenere aperta la porta dello sgabuzzino??...
Mi sta bene mettere sul piatto della bilancia le due realtà a confronto, ma è troppo comodo o superficiale dare a priori lo stesso peso!! Ne possiamo riparlare se qualche giudice si prendesse la briga di fare altrettanto approfondito rapporto a partire dal 5 giugno del 1967 e non solo dell'ultimo anno!!
Un abbraccio e...
¡Hasta Siempre!

Kylie ha detto...

La situazione è molto più articolata e complessa di quello che sappiamo e credo che,come in tutte le guerre, ci siano tanti lati oscuri legati ad omicidi e rappresaglie.
Da entrambi i lati ci sono problemi e colpe, se così le possiamo chiamare. L'unica speranza è che ad un certo punto lo sfinimento o l'intervento di qualcuno riesca a mettere la parola fine a quest'annosa questione.

cometa ha detto...

@enne: a proposito di doppiopesismo, ho due domande:
1) perché identifichi due concetti completamente diversi: antisemitismo ed antisionismo?
2) chi sono quelli che vorrebbero vedere gli israeliani "impalati o fatti a pezzi"? (oltre naturalmente alle persone quotidianamente impalate e fatte a pezzi dagli israeliani?)
3) puoi dimostrare che gli israeliani non siano terroristi quanto Hamas? Non parlarmi di "governo legittimo" nel territorio israeliano, perché Israele ha violato sistematicamente i confini dei paesi vicini e le risoluzioni ONU.

Se Israele vuole la pace davvero, dovrebbe prima di tutto sottoporsi alle norme del diritto internazionale. Non è strano che si arroghi berlusconianamente il diritto a essere "super partes"?
Consiglio un buon libro: "Hamas", di Paola Caridi. Dà l'opportunità di informarsi e di restare, se si vuole, della propria idea. Ma più responsabilmente.
ciao, cometa

Pino Amoruso ha detto...

Storia infinita di difficile soluzione. In linea di principio sono d'accordo con Cometa.

Buona giornata :)

giudaballerino ha detto...

Io, da pacifista convinto, penso che in guerra non ci siano le categorie assolute di "buono" e "cattivo". La guerra per sua natura imbarbarisce chi la fa, sia che abbia ragione sia che abbia torto. In tutto questo, però, non posso che guardare con maggiore comprensione chi per primo ha subito gli attacchi e in qualche modo ci si è trovato per difendersi. Sul rapporto, appena avrò tempo, vorrei leggermelo tutto per capirne meglio l'importaza. Grazie Daniele che me lo hai fatto conoscere, finora non sapevo nulla di questo rapporto

Anonimo ha detto...

Decisamente devo informarmi meglio al riguardo.Intanto grazie per il post!
Sono stata via pochi giorni e lontana dal web e già mi sento fuori dal mondo.

Vado a guardare anche la richiesta d'aiuto.

gigi ha detto...

La situazione, oltre che aggrovigliata, sta diventando anche paradossale. In 6 si sono espressi contro il rapporto, 25 a favore.Contro Israele, Stati uniti, Olanda, Slovacchia e, naturalmente, l'Italia. Questo significa che la nostra nazione sta concretamente "ostacolando" il processo di pace. Bell'onore, come sempre...
D'altronde ci mangiamo sulle guerre, l'industria bellica non conosce crisi, la pace in MO si che sarebbe un pessimo affare.
Quindi, non mi illudo.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Consiglio di leggere uno dei libri di Ilan Peppe, storico israeliano.
Purtroppo la situazione è già corrotta in partenza, Israele occupa con la violenza, un territorio non suo.
Bene ha fatto il Brasile, a rifuiutarsi di ratificare il trattato di libero commercio con questo stato.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

PER COMETA: Spero che ENNE ripassi e risponda pure lei ma su una domanda delle tre che hai posto vorrei rispondere anch'io.

La domanda 2 per l'esattezza: devo dire sinceramente, e non é il caso tuo o di altri che qui commentano, che in giro spesso ho trovato siti e blog molto aggressivi nell'essere filo palestinesi. Aggressivi ed ineggianti alla violenza ed alla vendetta.

Detto questo, lo scopo di questo post é proprio quello di vedere se ci sono gli elementi per pensare che le due parti possano iniziare a trattare ed avere un vostro parere sul Rapporto Goldstone.

Io spero che la risposta alla prima domanda possa essere SI e che quel rapporto possa essere un viatico importante.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Storico Ilan Pappé, mi scuso per l'errore.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Ot: grazie Daniele per il tuo commento.
A presto Amico.

la Volpe ha detto...

Personalmente non sto né con il governo israeliano né con Hamas, però ho sicuramente abbastanza obiezioni nei confronti dei filopalestinesi da poter essere inserito nel campo dei filoisraeliani, questo non perché sia davvero filoisraeliano, ma perché lo faranno tutti quelli che leggeranno quello che scrivo sotto.

Ad esempio per il fatto che per anni gli israeliani non siano stati ammessi a presentare risoluzioni o commentarle all'ONU per l'ostracismo dei paesi arabi che poi avevano facile gioco a varare risoluzioni a maggioranza per criticare Israele. Insomma, sarebbe come dire che visto che Berlusconi governa a colpi di maggioranza allora la sinistra è automaticamente nel torto.

Analogamenente non capisco due delle questioni solitamente tirate fuori, che si riferiscono al "peccato originale", principio che se seguito alla lettera in tutto il mondo ci porterebbe forse indietro all'epoca dell'impero romano, e al rispettare le risoluzioni ONU. O l'ONU va bene anche quando nel 1948 assegna metà Israele ai palestinesi, oppure non va bene solo quando dice che Israele sbaglia.

Boicottare i prodotti israeliani poi è ridicolo, perché se lo si fa bisognerebbe cominciare col boicottare i prodotti americani, inglesi e cinesi, per esempio (da dove vengono i pc e i mouse coi quali scrivete e navigate? e i vostri vestiti?) e quasi sicuramente dovremmo boicottare anche quelli italiani, anzi, trasferirci tutti in campagna, mettere su una comune e campare solo con quel che ci offre la terra (e forse sarebbe meglio). Solo per il fatto che i vergognosi crimini condotti dallo stato israeliano sono noti non è un buon motivo per boicottarne gli abitanti; per lo stesso motivo ero contrario alle sanzioni economiche in Iraq che danneggiavano la popolazione lasciando Saddam Hussein tranquillamente al comando (e anzi gli davano pretesti per atteggiarsi a vittima e fomentare il nazionalismo della popolazione).

Israele ha responsabilità, così come ce l'hanno Gran Bretagna e Stati Uniti; eppure, gode di eccessiva "cattiva stampa". Mi sorprende che tanta gente che è in prima linea per difendere Chavez, Ahmadinejad, la Russia, la Cina e Cuba per la "cattiva stampa" e i "pregiudizi" del mondo occidentale cada poi nel "tranellone" ogni qualvolta che si parli dei tradizionali "nemici" della "sinistra" come USA e Israele. E, ripeto, questo non vuole sminuire minimamente i crimini e le responsabilità dello stato israeliano e anche di chi, nel suo piccolo, ha votato per i governi in questione.

Detto ciò, per quel che ho potuto vedere, il rapporto Goldstone mi pare equilibrato. Però sono centinaia di pagine e non sono un esperto della questione israeliana...

Damiano Aliprandi ha detto...

Hamas, una formazione politica che non condivido, è stata pur sempre eletta democraticamente dal popolo Palestinese ed è giusto che venga convocata per le trattative. E secondo me è un segnale più che buono che ha voluto leggere e dire la sua su alcuni punti del documento.

Però vedere Israele come al solito arrogante e prepotente verso l'Onu non è una bella speranza, e anche con Obama il veto degli Americani purtroppo ci sarà.

Io sono filo palestinese Daniele, ma se vedrò qualche segnale positivo da parte del governo israeliano non mi sottrarrò ad evidenziarlo.

Francy274 ha detto...

Forse ho capito male io, ma nel rapporto Goldstone è solo Israele ad essere fortemente accusata per crimini di guerra
compiuti all’interno della striscia di Gaza durante l’operazione Piombo Fuso
degli scorsi mesi di dicembre e gennaio.
Ho appreso che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dato ordini al governo di organizzare una
"campagna mondiale" che spinga per modificare le leggi internazionali sulla guerra, come risposta all'approvazione del suddetto rapporto, ha reaggito con rabbia ed ora rischia l'isolamento
internazionale, cosa controproducente su un futuro accordo in un eventuale attacco all'Iran.
Schierarsi da una parte o dall'altra significa fare il gioco dei potenti, come sempre mi schiero dalla parte delle vittime palestinesi e israeliane, la guerra è una cosa sporca ed a morire è sempre la povera gente, non c'è ragione che tenga.
Ciò che mi ha lasciato davvero perplessa è il voto contrarido dell'Italia per la decisione ONu sul rapporto,ma gli italiani non siamo amici dei Paesi arabi? Perchè questo schiersi con gli USA quando tutti i Paesi europei si sono in parte astenuti ed in parte hanno votato a favore, niente niente potremmo essere già alleati USA per la prossima guerra, quella contro l'Iran per intenderci ?...ma da che parte stiamo ??
La mia convinzione è che presto la guerra s'allargherà di brutto, altro che voglia di cessare le
ostilità, trattati di pace e sanzioni contro i crimini di guerra, dietro ogni apparente buona decisione si concludono affari miliardari sulle bombe

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

PER FRANCY: il Rapporto Goldstone sottoilnea anche come Hamas abbia compiuto atti considerabili come crimini di guerra. Quindi non é solo un rapporto unilaterale contro Israele.

Quanto al tuo possibile scenario futuro, mi auguro proprio che ti sbagli ma in effetti di tensione nel mondo ce n'é tanta e di focolai pericolosi per far allargare queste guerre trasformandole forse in un solo unico e grande conflitto é un'ipotesi possibile.

Francy274 ha detto...

Grazie per l'informazione Daniele, vedrò di leggerlo con più calma il rapporto Goldstone.

Inquanto al probabile scenario bellico, che a mio avviso ci stanno propinando in modo molto soft, spero di sbagliarmi, ma l'idea di sfoltire un pò la popolazione mondiale trapela da troppe cose...fa paura il solo pensarci.
Buona Giornata :)

DS ha detto...

MI fa piacere che qualcuno parli di questo importantissimo rapporto approvato dalle Nazioni Unite. Era quanto di più ovvio ed auspicabile ci si potesse aspettare dopo le atrocità protrattesi durante l'inverso scorso. Io sono per uno Stato palestinese libero ed indipendente ma ciò non mi impedisce di condannare il lancio di razzi da gaza, anzi, me lo impone! Ma la posizione di Israele è ben diversa e non si può rimanere inermi di fronte ai crimini che commente da ormai diversi decenni. Questo rapporto rende giustizia ai cittadini comuni, ai civili. Quelli israeliani che si vedono minacciata la loro vita quotidiana dal pericolo di rimanere sotto qualche razzo. Quelli palestinesi che non hanno una vita normale ma vivono costantemente in uno stato di assedio.

Spero fortemente nel Premio Nobel per la Pace, Barack Obama.

silvano ha detto...

Cerco di non essere filo nessuno dei due, ma nelle discussioni che mi sono capitate sui vari blog in tempi diversi sono sempre passato per filoisraeliano.
Vabbè c'è di peggio nella vita.
Detto questo credo che sarebbe importante che ad aiutare il percorso di pace non ci fossero dei tifosi dell'uno o dell'altro schieramento.
Il fatto di aver affidato ad un non allineato (Sud Africa Goldstone) l'indagine ha portato con ogni probabilità ad un risultato sostanzialmente di verità.
Questa dovrebbe essere la strada da seguire anche per il futuro.
Certo difficle immaginare che possa farlo il Sud Africa di portare avanti la pace, ma una potenza come l'Europa lo potrebbe fare tranquillamente vantando ottimi rapporti sia con Israele sia con il mondo arabo.
Pannella è una vita che lo dice, prima o poi forse lo ascolteranno.
Una cosa infine sulla sinistra vorrei dire. Non facciamoci accecare dalla solidarietà di cui storicamente a sinistra semper ha goduto la causa palestinese. Guardate che non è tutto ben definito ed Israele ha molte ragioni come del resto i palestinesi. Amos Oz (mi sembra fosse lui e non invece Grossman, ma non ci posso giurare) ebbe a dire tempo fa che il problema del conflitto israelo-palestinese è dato dal fatto che alla base dello stesso ci stanno due ragioni...
Oggi ho fatto un post(
http://31canzoni.blogspot.com/2009/10/lo-stato-non-puo-tenere-libro-paga-un.html
in cui si parla di uno squallido criminale nazista e revisionista), che mi ha dato l'opportunità di girare un po' il web in cerca dei suoi blog dove si parla della questione arabo-israeliana. Ebbene in uesti suoi blog dove non si tratta del negazionismo, ma si abbraccia in modo totale la causa palestinese facendosene paladini, ho con sorpresa potuto notare che molti bloggers di sinistra, che conosco, lo appoggiano non essendosi accorti che stanno appoggiando un nazista negazionista dell'olocausto.
Ragazzi sveglia, non facciamoci accecare da odi ideologici. Ricordiamoci che Israele è cmq una democrazia e che nel mondo arabo di democrazie non ce ne sono. Ricordiamoci anche che Israele all'inizio ma in parte anche oggi è stato uno stato socialista, basti ricordare l' esperienza dei Kibbutz.
ciao.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER SILVANO: davvero un grande commento. Ponderato, lucido, attento e razionale. Forse la strada é ancora lunga ma iniziare tutti a remare verso un'unica e compatta direzione, ossia la pace, credo debba essere la strada da percorrere.

cometa ha detto...

@Daniele: ho atteso invano una risposta di enne o qualcun altro, ma sono abituato a non avere risposte a queste domande.
Ritenendo che siamo ormai fuori tempo massimo, voglio aggiungere una cosa.
Rispetto a quanto dici sulla domanda 2, è vero che l'antisionismo raggiunge talvolta toni accesi e violenti, al punto che vi sono alcuni infimi movimenti antisemiti e revisionisti che riescono a raccogliere qualche adesione anche tra persone filopalestinesi che non si accorgono del tranello, tuttavia volevo raccontare una mia esperienza, a proposito di gogne... Nel 2004 ho aiutato a organizzare nella mia città una serie di incontri con due dei firmatari della road map, uno palestinese ed una israeliana. Allora credevo a quel progetto, oggi non più. Ma proprio allora, mentre cercavo di diffondere l'iniziativa, ho avuto degli scambi di opinione con singoli ebrei ed associazioni sioniste in cui mi sono preso insulti e minacce, quasi sistematicamente.
Eppure, la road map era proprio il tentativo (impossibile perché non si può cancellare la storia con un colpo di spugna) di ricominciare non da zero ma dallo stato in cui ci trovavamo: rinunciando ad ogni ulteriore pretesa i Palestinesi chiedevano la fine degli insediamenti, la liberazione dei prigionieri e il rientro dei profughi, l'autodeterminazione all'interno delle "riserve indiane" loro assegnate. Tutto ciò è niente in confronto a quello di cui avrebbero diritto se solo Israele rispettasse il diritto internazionale! Non dimentichiamo, inoltre, che Israele è uno stato etnico, cioè uno stato EBRAICO per statuto: come se a Salt Lake City i mormoni decidessero di fare lo stato di Mormon (e glielo concedesse l'ONU) e obbligassero a fuggire tutti quelli di altre confessioni che vivono nella città, si dotassero di armi atomiche ed invadessero e bombardassero parte del Wyoming, dell'Idaho e del Nevada per rendere "più sicuri i confini", come ha fatto Israele con Egitto, Siria, Giordania e Libano.
Nella ricerca della pace coi Palestinesi, non si può scegliere gli interlocutori: abbiamo contrattato con l'Egitto, con la Giordania, con Abbas che ha perso le elezioni... Se vogliamo parlare coi Palestinesi, negoziare con loro, dobbiamo parlare con i deputati eletti dal popolo, e non escluderli perché "terroristi".
Altrimenti, è solo malafede.
Chi in questo momento dimostra davvero di non sapere cos'è democrazia, non è Hamas, ma tutto il nostro mondo "civile" e dominante.
Come in Vietnam, come in Afganistan, in Iraq, in Kurdistan, in tutto il mondo: contro la guerriglia del popolo non si può vincere definitivamente se non uccidendoli tutti; finché un solo combattente per la libertà resterà vivo, non si avrà né vittoria né pace.
Gli Israeliani si stanno scavando la fossa, provocando sempre di più la disperazione, l'odio ed il desiderio di rivalsa e di vendetta dei Palestinesi.
La pace dev'essere unilaterale. E' questa l'unica strada.
Ti lascio col link di una cosa che scriveva nel 2006 il filosofo Franco Berardi, da sempre innamorato della cultura ebraica:
http://libertalhovista.blogspot.com/2006/08/libert-lho-vista-svegliarsiogni-volta.html
Ciao, cometa

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

PER COMETA: io credo invece che si debba tentare ancora. Certo gli israeliani non sembrano ora intenzionati a fare passi importanti verso la pace. E questo in effetti sembra essere un dato di fatto al momento evidente.