venerdì 3 luglio 2009

L'Angolo del Rockpoeta: "JUL8"

JUL8

Ricordo quei giorni
Giorni afosi di un luglio spaurito
Nascosto dietro grate fatte di lamiera e terrore.

E ricordo Lilliput
Quegli occhioni giovani ed innocenti
E Piazza Manin
Ed i sorrisi di quei palloncini azzurri
"Minacciosamente lanciati" al di là del muro
Librarsi come un bacio verso la morte.

Ricordo
Cariche disumane preordinate
Fascismo per le strade
E feccia con la divisa
Avanzare senza pietà.

E ricordo Tute Nere
Incontrastate
E telefonate al 113 di allora
Per chiedere aiuto.

Aiuto al Nemico - Traditore.

E se é vero che Giuliani NON é un eroe
Loro sono mutazioni genetiche di escrementi umani.

Piango i ricordi di quei giorni
E la paura di questi in arrivo.

E temo l'Estate
La calura silente di una stanca rassegnazione
L'abbandono della speranza.

Genova e L'Aquila: un unico abbraccio.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
--------------------------------

Ieri sera su Current Tv ho visto un documentario di quei giorni. Ricordi sono affiorati ed ho fatto una riflessione con un parallelo: Genova e L'Aquila.

A parte L'aeroporto della vergogna (hanno già pronto dove far atterrare i grandi della terra quando i terremotati stanno ancora rinchiusi come reclusi sotto legge marziale nelle tendopoli) pensavo alla privazione della libertà personale in atto già in quelle aree oltre che alle stesse "recinzioni" viste a Genova ed il blocco del Trattato di Schengen

Scajola nel documentario di ieri diceva che quella decisione fu presa perché avevano ricevuto forti minacce di attentati e quant'altro. Non mi risulta che il clima a L'Aquila sia questo. Ed allora perché le stesse misure?

Spero che L'Aquila non si trasformi in un'altra Genova. Sicuramente non credo ci saranno scontri ma vedo che sotto altri aspetti la similitudine é totale quasi una sorta di simbiosi a distanza di 8 anni.

Ed intanto certe vergogne continuano: Chit riporta le parole della difesa dei poliziotti che hanno ucciso Federico Aldrovandi:  si é sostenuto che sia morto per colpa dell'uso di droghe.
Beh andate anche a rivedervi le foto di come l'hanno trovato e poi parliamone. Vi lascio il link anche al post di Chit: non stiamo in silenzio non squagliamoci come il gelato al sole ma restiamo compatti ed uniti contro queste devianze della società altrimenti avranno poi mano libera se non ci sarà neanche più una sola voce a denunciare questo schifo. 
-------------------------------------------------------------
Per Votarmi Su OkNotizie: http://tinyurl.com/ng9kga

34 commenti:

inessuno ha detto...

Un toccante e veritiero scritto!!!

libera ha detto...

piango con te caro RockPoeta, come ti ho scritto ieri spero con te che i neuroni vigili non vadano in vacanza con l'estate. La tua poesia è bellissima, grazie per questo post. A presto, libera.

jasna ha detto...

Sempre in prima linea.... vorei dirti che è sempre un piacere leggerti... e lo è ...a nche se spesso riporti questo tipo di notizie che rimangono sempre in sordina, se non ci fossero (uomini) come te... che le fanno emergere dal fango in cui molta stampa e molta giustizia le gettano. un abbraccio forte.

luce ha detto...

Che dirti, Daniele?
La poesia uno schiaffo si, di immagini che scorrono anche davanti ai miei occhi ( me lo ricordo il G8 infame e terribile di Genova) e vivide senti le emozioni in quelle parole che faccio mie perchè le condivido, ma che tu rendi reali e vere.
Sento anche io un'atmosfera strana a L'Aquila e non mi piace, e spero di sbagliarmi...
Grazie pr svegliare teste e sinapsi attraverso la tua sensibilità moderna e attenta alle cose del mondo.
Un abbraccio

gigi ha detto...

Sto lavorando, da due minuti con un lacrimone all'occhio sinistro...Quanta voglia di cambiare le cose e quanta grinta c'erano in quei giorni di 8 anni fa?
Quanto tempo è veramente passato?? 80 anni forse.

Sei riuscito a tradurre l'anima, la sensibilità e le paure di molti in questi giorni.
Un saluto
gigi

il mio nome è mai più ha detto...

Bella poesia, Daniele, ma non ne condivido lo spirito. E i contenuti.
Aspettiamo che quest'altro G8 passi, e poi ne riparliamo.

flo ha detto...

Nutro anch'io dei timori per la prossima adunata dei potenti della Terra. Ho letto il post di Chit e non c'è nessuna giustizia, eppure gli escrementi geneticamente mutati continuano a regnare...

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Daniele bellissima la poesia che merita molta riflessione.

Buona gg.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

GIGI: benvenuto! E grazie per queste tue parole che mi fanno commuovere.

fabio r. ha detto...

il nostro governo (ma che dico? il sistema italia) ormai si regge sull'oblio. La notizia di ieri è smentita alle 08.00 alle 12 ce n'è un'altra, la sera c'è già il buonumore in tv, e di notte sogniamo giorni migliori...
La memoria è l'unica difesa civile dichter.
Ciao

gians ha detto...

Un abbraccio, considerando la mia rabbia per il cattivo funzionamento della mia adsl, quasi sorrido a pensare i veri mali del mondo. ;)

Mary ha detto...

Sei grande!i tuoi versi e le riflessioni mi mettono addosso ancora più grinta per cercare di combattere questo "schifo".
Io spero che all'Aquila non sia come a Genova, ma ho molti dubbi su questo summit.
Tanto rumore, tanti soldi "buttati" per promesse dei "grandi" poi in realtà quasi mai mantenute.
E la gente abbruzzese sta ancora nelle tendopoli...e il nostro Paese alla deriva fascista... bah vedremo!
Ciao!

francesca ha detto...

Genova...L'Aquila...quanta angoscia
una poesia davvero bella Daniele!!!

DARK - LUNA ha detto...

Bellissimi i tuoi versi...
Disarmanti scorci "inside".
without any words
un abbraccio.

cristiana ha detto...

Mi spiace dirlo,ma io spero che succeda qualche cosa che lo renda ancor più inaffidabile e ridicolo.
Cristiana

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

PER CRISTIANA: esiste però il pericolo che lui dia la colpa ai soliti facinorosi e quindi che nulla cambi e poi ci sarebbero vittime innocenti

Si dice che a volte bisogna pagare un prezzo alto anche per ottenere qualcosa ma non so quanto questo prezzo sia equo in questo caso e soprattutto poi anche risolutorio.

Ti abbraccio forte
Daniele

Vale ha detto...

Genova è una pagina dolorosissima e merita giustizia.

DS ha detto...

anche io ho visto quel documentario su current... sono riemersi incubi e angosce che avevo parzialmente dimenticato a fatica. spero solo che l'aquila non si trasformi in una nuova genova.
complimenti per la poesia.
tommi

Damiano Aliprandi ha detto...

Daniele, c'ero anche io lì e la tua poesia mi ha ricordato cose molto brutte. Ed io che pensavo, con un vergognoso ottimismo, bene ora la gente si ribellerà perchè si è accorta che viviamo in uno Stato di Polizia e il diritto è finito. E invece tutto è come prima, e forse anche peggio!

Ma si può essere nostalgici di quei tempi(sembra storia) quando sembrava la nascita di un nuovo 78? Ove il movimento creatosi era stato definito la seconda potenza mondiale?

Sei un grande poeta...

indierocker ha detto...

gia', il G8 de l'aquila... per rispetto agli aquilani sarebbe stato piu' giusto farlo in sardegna, tra mignotte e veline, spacciatori e gelatai...
...adesso gli aquilani vedono arrivare autotreni del catering, aragoste, tartufi, tavoli da buffet con tovaglie bianche, spumante, mentre a loro gorgoglia lo stomaco per la fame, e trema la terra sotto i piedi...
...io temo che i disordini possamo partire proprio da li'...
...sarebbe stato piu' rispettoso farlo in sardegna (topolanek ci sperava...), ad arcore, a macherio, a palazzo grazioli, ovunque, ma non li'...

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

PER INDIEROCKER: timore più che fondato il tuo e rabbia che sicuramente sta macerando le vittime del terremoto ma ancor più di questa vigliacca segregazione.

PER INCARCERATO: il fatto che tu fossi qui mi avvicina a te ancora di più nell'amiciza e nella stima già profonde che nutro nei tuoi confronti.

Grazie

Kylie ha detto...

Anche a me sembra che si stia facendo molto per l'evento e poco per chi non ha più nulla.
Bertolaso diceva oggi che non dobbiamo far fare brutta figura all'Italia...
Quest'apparenza è la priorità.

tenda rossa ha detto...

Il G8 a Genova è stata una delle pagine più nere della storia repubblicana. Indipendentemente dal colore politico di ognuno di noi.
Lo spostamento del prossimo G8 in Abruzzo penso sia stato un colossale errore. Forse, voglio anche concederglielo, il Berlù era anche in buona fede (see come no) ma sinceramente al posto suo, non me la sentirei di far andare i capi di Stato in quelle terre dopo le recenti scosse. In Abruzzo la priorità dovrebbe essere la ricostruzione altro che. L'autunno e poi l'inverno sono dietro le porte.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Sono giorni difficili, dove riaffiorano ricordi tremendi. Speriamo non si ripeta la carneficina di Genova. Il fiore prima o poi sboccerà.
Ciao Daniele.
Un abbraccio.

gians ha detto...

Ti trovo in splendida forma mentale. ;) buona domenica.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

SCHIAVI O LIBERI: bentornato Marco! Cerco anch'io di resistere nella speranza che prima o poi giri il vento.

GIANS: Cerco di non farmi spegnere dentro per quanto possibile.

Grazie!
Daniele

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Una poesia davvero bella, anche se quello dell'Aquilla deve ancora avvenire...

amatamari© ha detto...

I fatti di Genova - per la violenza inaudita prima e la beffa della giustizia italiana dopo - rimarranno per sempre una delle pagine nere della nostra storia.
Anche oggi assistiamo ad una violenza - sia pure diversa - vissuta sulla pelle di chi non possiede più nulla e si vede negato anche il diritto di poter liberamente circolare, questo per non dire dell'umiliazione dei provvedimenti governativi e della trasformazione di una tragedia in palcoscenico internazionale.
Questo accadde ed avviene in occasione di un G8, l'appuntamento dove la realtà si capovolge e si recita l'apparenza di potenti volti sorridenti e la menzogna di una qualche volontà di cambiamento.
La verità continua ad avere i colori sbiaditi dei poveri della terra, dei diritti negati, delle terre devastate, e mai si spegnerà tra gli uomini che sperano in un cambiamento che finalmente renda giustizia.
Grazie per la tua poesia, mi ha toccato il cuore.

EVE ha detto...

Caro Daniele, a Genova non c'ero per un puro caso, c'erano i miei compagni, l'ho vissuta con profonda angoscia e rabbia. Temo per l'Aquila, le prove generali le hanno già fatte a Vicenza ed in ogni caso è stato un ulteriore modo per terrorizzare gli aquilani per i quali non è già facile manifestare. La tua poesia è molto toccante. Grazie sempre per le tue parole.
Evelin

il mio nome è mai più ha detto...

E se invece il G8 a L'Aquila portasse qualcosa di buono alle popolazioni terremotate? Ho letto commenti sarcastici e catastrofisti.
Non mi pare davvero che il Berlu (bravo Marcello) abbia messo in moto tutto questo ambaradan solo per mettersi in mostra.
Lo fa già abbastanza, no?
Scusate se non condivido il vostro pessimismo cosmico. Comunque vada, se ne riparlerà dopo.

Daniele Verzetti, il Rockpoeta ha detto...

PER ENNE: sarcasmo no ma molte perplessità, almeno per quanto mi riguarda, sì.

Stefi ha detto...

Non è proprio la stessa cosa!! A L'Aquila hanno militarizzato e posto sotto assedio la città molto prima...con la scusa del terremoto e forse, proprio le scosse che in questi giorni si risentono, saranno la scusa per dimostrare "l'efficienza" nel trasbordare i "grandi" in altra località...
Insomma, un altro modo di limitare la libertà e la capacità d'azione degli Aquilani nel rivendicare il diritto di essere attori della ricostruzione del loro territorio e di denuncia di quanto sta avvenendo.
La poesia, ti confesso, mi ha fatto venire i brividi!!
Ti abbraccio

Lliri blanc ha detto...

Quanto sono tristi e vere le tue parole Daniele!
"...librarsi come un bacio verso la morte..."che magico passaggio questa frase che sarà purtroppo l'eco nel vento dei nostri giorni.Complimenti perchè scrivendo sai essere sempre vicino e di sostegno alle persone più deboli...

Chit ha detto...

Giorni terribili e complimenti per aver trovato come sempre le parole adatte per ricordarlo.
Riguardo alla vicenda di Federico ti ringrazio per averla ripresa anche se poi l'amarezza per la sentenza è forte. Ma non dobbiamo abbatterci e fare in modo che la rabbia diventi spinta per combattere questa e nuove ingiustizie. Visto il "clima" mi sa che non mancheranno purtroppo!