giovedì 5 marzo 2009

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Disparità di Trattamento

Che titolo originale vero? Torniamo a parlare di scuola.

La Gelmini nel varare la sua riforma ne ha fatta un'altra delle sue.

Apparentemente questa notizia che sto per darvi sembrerebbe di poco conto e quasi impalpabile nel suo contenuto, ma invece, vedrete che così non é.

Dal link qui di seguito riportato (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200812articoli/39344girata.asp) potete leggere che di fatto le scuole del primo ciclo (per intenderci probabilmente le elementari ma sicuramente le medie) dovranno obbligatoriamente avere ore di 60 minuti e non più di 50/55 minuti. Questo, pertanto, porterà automaticamente al perdere le ore di flessibilità degli insegnanti, ossia quelle ore che essi svolgevano "non pagati", per recuperare i minuti dei "moduli" ossia i 5/10 minuti di "vacatio mattutina" in ogni ora.

Di fatto quei minuti sommati davano opportunità di avere, nel pomeriggio per es, ore di attività scolastica molto preziose anche per aiutare, magari, studenti più in difficoltà. Per es. pensiamo agli studenti stranieri o in situazioni di disagio.

Adesso non sarà più possibile a meno che questi poveri docenti non decidano di fare del vero e proprio volontariato (come se già non lo facessero per quanto sono pagati) dato che quei minuti verranno inglobati, nella maggior parte dei casi, nelle ore mattutine.

Nel titolo parlo di disparità di trattamento: perché?

Semplice. Anche questo "piccolo" ritocco alla vita della scuola pubblica altro non é che un vile espediente per affossarla sempre più decisamente a vantaggio delle scuole private e, come sostengo da sempre, soprattutto quelle cattoliche.

Perché? Beh, ammettendo che anche le scuole private, cosa di cui non sono sicuro dato che nel provvedimento della Gelmini non sembrano essere nominate (e già questo se fosse confermato porterebbe ad una grave disparità di trattamento), debbano anch'esse sottostare a questa regola, va detto che con i soldi che prendono dallo Stato ed anche dai privati (leggasi laute rette) sicuramente hanno i mezzi per pagare i loro docenti per ore supplementari, fermo restando che spesso poi in una istituzione privata é facile che ci siano anche casi nei quali si esercitano pressioni poco simpatiche per obbligare i dipendenti (in questo caso insegnanti) a lavorare di più anche se magari per lo stesso compenso o al massimo per un incremento economico di pochi euro.

Quindi un bieco e squallido progetto che ha avuto nell'autunno di quest'anno il suo inizio e che vede adesso una sua pericolosa conclusione

Sempre più Vaticano-dipendenti, ci troviamo in uno Stato servo del Pontefice e che ha deciso come dobbiamo vivere, pensare, studiare e perfino morire.
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31 commenti:

Anonimo ha detto...

Non parliamo di scuola.L'hanno distrutta e smantellata.
Uno scempio senza precedenti in cui vittime sono i bambini , la cultura e i precari ,tra cui anche io.
Ciao:)
Mk

enne ha detto...

Voglio sperare che sia solo una (lunga e dolorosa) fase di transizione, magari dettata anche dalla recessione economica mondiale che ci sovrasta.
Poi, al massimo, il prossimo governo rimescolerà le carte, com'è sempre stato. E noi ricominceremo a lamentarci per altro.
Notte, Daniele.

Ormoled ha detto...

Che fastidio, c'è una fila di precari da regolarizzare, c'è da mettere in piedi un sistema di reclutamento serio di insegnanti, cose che costerebbero relativamente poco e darebbero molto in termini di qualità, e la ministra si preoccupa di fare le ore da 60 minuti.
Scuola e Sanità sono due cose che indicano come il paese sta andando, sono la garanzia del futuro, se vengono seguite in questo modo...
Ciao Daniele

3my78 ha detto...

Sinceramente non riesco più a starci dietro tante ne fa questa Gelmini. E ancora c'è gente (ignorante) che la difende... Mah!

cieloblu ha detto...

L'ho detto altre volte....e in altri commenti.....la Gelmini è lo specchio di questa società e politica italiana.....persona ignorante e incapace.....succobe tra l'altro di un governo che ha altri interessi!!!!!!economici a fini personali....
il problema non è nel cambiare quelli che ci governano.....
è prendere coscienza......
il tutto fà sempre parte di un progetto ben preciso......voluto..
Quale posto migliore come la scuola...per creare....ignoranza....disinformazione......cervelli piatti!!!!!!

M!KA ha detto...

solo un saluto per invitarti a visitare il mio secondo blog http://elogioallademenza.blogspot.com a presto!

SogniIndotti ha detto...

Probabilmente si tende a rendere sempre più ignoranti i nostri figli, così potranno essere manovrati a piacimento dal sistema politico...

Alex ha detto...

E' anche per questo caro Daniele che io a breve me ne andrò dall'Italia. Questa è una società fortemente troglodita e che non avrà la possibilità di miglioramento per il futuro. Non è il Paese che soffre il Vaticano, ma sono quelli che te e come me che soffrono sia i numerosi indivudui di educazione catto-italiana (Cecchi Paone docet) e il Vaticano che è ancora in piedi per questi imbecilli..

Juliet ha detto...

a quanto pare siamo in tnt ad aver fatto il programmino di andarcene via da qui... amo il mio paese, ma non è più nostro...

upupa ha detto...

caro rock..l'ultima porcata della gelmini....i nostri ragazzi(scuola media)da settembre avranno 5 ore di italiano alla settimana....classi di 25...forse non riusciamo neanche a farli leggere!!!!!!!!!!poi si lamentano...i corsi di recupero li facciamo gratis...(poveri scemi)
se ci assentiamo...telefoniamo alle ore 8..dopo cinque minuti arriva la visita di controllo...come fossimo ladri..e viene anche due volte...al giorno!!!!!!!soldi buttati..e poi la scuola non ha i soldi neanche per le fotocopie...l'obiettivo? promuovere la scuola privata! E non ti dico con queste riduzioni di ore i posti che si perdono....molti di noi torneranno ad avere tre,quattro scuole...e così si torna a viaggiare per la provincia,ma non con le macchine blu....con costi proibitivi..visto quanto ci pagano,di che ci lamentiamo?

fabio r. ha detto...

ogni giorno è peggio dichter.. lavoriamo in classe, stressati, sottopagati, precarizzati e sicuri che l'anno prossimo staremo a casa, o nella migliore ipotesi in una scuola diversa, alla faccia della continuità...
è uno schifo. e te lo dico da appassionato dell'insegnamento. incazzato e deluso.

amatamari© ha detto...

Dopo quattro scioperi, cinque manifestazioni, volantinaggio ed assemblee sindacali lascio la parola alle famiglie.
Avranno modo di accorgersi che per avere una qualità dell'istruzione pubblica è necessario investire risorse e si accorgeranno di essere state prese per i fondelli.

gians ha detto...

Caro Daniele, hai dato una giusta visione di quanto accade nel comparto scuola, se devo essere sincero della riforma gelmini non mi è mai piaciuto nulla, se non la reintroduzione del voto in condotta.

marteresa ha detto...

La scuola non è ancora morta...per fortuna.
Non diamoci per vinti: è fondamentale. A me non interessa il non sentire le voci di chi difende la Gelmini con le sua riforma, preferisco dare ascolto alle voci delle famiglie, dei colleghi che credono nella scuola che hanno costruito quotidianamente prestando attenzione ai percorsi dei loro ragazzi.
Facciamoci sentire! Basta sparare a zero, occorre essere positivi....

(tutto questo lo ripeto soprattutto a me stessa più volte al giorno)

Ale ha detto...

la fase di transizione c'è già stata..ora abbiamo appena iniziato ad affondare..
bel post Daniele..
buon fine settimana

Anonimo ha detto...

A questo punto mi domando perchè la scuola non la prendano a cannonate, fanno prima, se lo scopo è abbatterla (quella pubblica-laica).

Claudia ha detto...

povera scuola!!!!e poveri ragazzi........la cultura sembra essere uno degli ultimi problemi del nostro paese!!!!!!!!!quante potenzialità , quanti talenti sprecati....seppelliti sotto le ceneri della scuola!!!!! quanti precari che aspettano in vano la soluzione ai loro problemi!!!!!!che tristezza!!!!!io sono davvero preoccupata!!!!!!!ciao daniele! a presto claudia

Ishtar ha detto...

Ci lasciano credere teoricamente che siamo liberi e trattati con pari diritti ma di fatto subiamo e basta!
Buona giornata, ciao

Efesto ha detto...

Che fine hanno fatto tutte le proteste contro la riforma Gelmini, le manifestazioni, le critiche di genitori e insegnanti, le mobilitazioni di piazza.
Alla fine, come al solito, noi italiani attacchiamo l'asino dove vuole il padrone e accettiamo in silenzio le imposizioni.
PS: alla fine ho traslocato qui: http://efesto-sursumcorda.blogspot.com/
Ti aspetto ;)

Anonimo ha detto...

Infatti si riscontra già un aumento del 10-15% di iscrizioni nelle scuole private
Ciao Rock
Cristiana

Anonimo ha detto...

PER EFESTO: ok caòbierò il link presto;

PER CRISTIANA: infattim e questo è un pessimo segnale.

lucagel1 ha detto...

Sì.Aggiungerei schiavi delle lobbies...buona domenica...Ciao

Chit ha detto...

La Moratti ha tracciato la via, la Gelmini la persegue.
Tutto a posto, tutto molto, molto, triste!!

DS ha detto...

che l'istruzione italiana abbia bisogno di una riforma efficiente è indubbio. ma cominciare dalle primarie che risultano essere le migliori in italia e tra le migliori a livello internazionale è veramente assurdo. si smantella l'unica eccellenza del nostro paese.
tommi

Anonimo ha detto...

Concordo, concordo, concordo! Ero passata per vedere se magari due versi, due due, per l'8 marzo... Sarà per la prossima. Un abbraccio

maria rosaria ha detto...

il vocabolo flessibilità è stato abolito...
bacio, dani

Anonimo ha detto...

Oh come mi piace sentirti parlare così!
Ciao Dan!

Anonimo ha detto...

Le scuole sono dei luoghi così fondamentali che dovrebbero avere delle pareti in oro invece che in semplice compensato...per fortuna l'Italia non è l'unico paese al mondo!

Kylie ha detto...

Io non ho frequentato scuole private, ma per lavoro ho collaborato con una di queste e so per certo che come sospetti tu gli insegnanti vengono "sfruttati".

Un abbraccio e buona domenica

Romina ha detto...

Il problema di fondo è costituito dal genere di politici che ci troviamo, compresi molti della tremebonda opposizione.
A mio parere, tutti i vari tagli e le varie revisioni fatte a proposito della scuola pubblica, sono volte ad abbassarne apposta il livello: non servono cittadini preparati e dotati di senso critico, ma sudditi e stupidi automi, in più addomesticati anche secondo la religione. Il disprezzo nei confronti della cultura è dovuto a questo: si vuole creare una manovalanza, costituita da gente bisognosa e precaria, per farla stare "al suo posto".
Tieni presente che la grande ricchezza può esistere solo a patto che esistano grandi povertà, ingiustizie, ignoranza, bisogno, guerra fra poveri per accaparrarsi il pane quotidiano. Destituire di contenuto gli studi serve a questo, così come serve a questo mortificare la classe docente, continuare a fare campagne giornalistiche utili a denigrarla e trattarli come gli ultimi fra i servi.

Si deve poi tener presente che la religione è uno strumento di cui abilmente si servono certi politici reazionari. Questo è il fatto gravissimo.

Romina ha detto...

Il problema di fondo è costituito dal genere di politici che ci troviamo, compresi molti della tremebonda opposizione.
A mio parere, tutti i vari tagli e le varie revisioni fatte a proposito della scuola pubblica, sono volte ad abbassarne apposta il livello: non servono cittadini preparati e dotati di senso critico, ma sudditi e stupidi automi, in più addomesticati anche secondo la religione. Il disprezzo nei confronti della cultura è dovuto a questo: si vuole creare una manovalanza, costituita da gente bisognosa e precaria, per farla stare "al suo posto".
Tieni presente che la grande ricchezza può esistere solo a patto che esistano grandi povertà, ingiustizie, ignoranza, bisogno, guerra fra poveri per accaparrarsi il pane quotidiano. Destituire di contenuto gli studi serve a questo, così come serve a questo mortificare la classe docente, continuare a fare campagne giornalistiche utili a denigrarla e trattarli come gli ultimi fra i servi.

Si deve poi tener presente che la religione è uno strumento di cui abilmente si servono certi politici reazionari. Questo è il fatto gravissimo.