lunedì 17 novembre 2008

NEWS: «Io A Scuola Ci Torno«

No, non sono parole mie, io ho già dato ehm....

Sono parole di una ragazza coraggiosa, una tra le tante che vogliono ribaltare quella cappa medioevale in cui le donne in Afghanistan si trovano ancora. Sono le parole di Shamsia, come molti di voi già sapranno, ragazza sfigurata dagli integralisti.

Già tempo addietro con l'intervista da me fatta a Simona Cataldi si era potuto avere un quadro molto chiaro su cosa succedeva in quel luogo.

Oggi, la faccenda non è più il burqa (anzi, il burqa l'ha protetta dall'acido e salvata da ferite ben più gravi) ma il fatto che queste ragazze vogliano studiare ed avere le stesse opportunità dei maschi.

Shamsia ha già dichiarato che non ha intenzione di desistere dal suo intento.

Sono loro, queste ragazze, donne di domani, già donne dell'oggi, che potranno cambiare dall'interno questo mondo così ferocemente maschilista che, come ho già sostenuto altre volte, si trincera dietro la religione islamica per voler avere il controllo sulle "sue" donne.

L'Afghanistan è il Paese in cui è più pericoloso essere donna.

Recentemente uno stupro di gruppo ad una dodicenne!!!!

Un mondo dove essere donna è terribile. Un mondo dove subire violenza porta la donna specie se ancora vergine, ad essere per la famiglia un "peso morto".... (Si veda su questo blog l'intervista sempre a Simona Cataldi).

Cosa aggiungere? Nulla, solo la solidarietà verso Shamsia e verso tutte queste ragazze coraggiose.

Loro sì che sanno il vero significato di Resistenza.

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Congo. Sulla strage umanitaria credo sappiate tutto.

Quello che viene fuori da Repubblica di domenica 16 Novembre è che tutta questa guerra che si è scatenata laggiù ha come ragione vera il controllo del traffico (anche illegale) di uranio.

Alcuni numeri: (vedasi Repubblica cartacea di ieri a pag. 16): 1200 tonnellate di uranio per gli Stati Uniti: è la quantità di uranio che in 50 anni questa miniera di Shinkolobwe in Congo ha loro fornito e che è servita anche per le atomiche lanciate sul Giappone.

10 - 20 Kg: parliamo di sacchi clandestini che vengono nascosti per poi farli uscire dal Paese. Parliamo di pietre grezze in questo caso.

Ecco quindi per cosa si ammazza in Congo. Per cosa si ammazzano.

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Intanto alcune Banche Svizzere (Credit Suisse in testa), famose per la loro umanità e per il contributo sostanzioso a favore dei più deboli, hanno suggerito di investire nelle carceri private USA. (Repubblica cartacea di domenica 16 Novembre pag. 19).

Amnesty ha subito sollevato una forte protesta sostenendo che è un atteggiamento cinico.

Io direi più che cinico, disgustoso.

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E veniamo alla notizia che insieme a quella di Shamsia reputo davvero clou.

Il famoso 41 bis sul carcere duro per i mafiosi è sempre più corroso come accade agli scogli plasmati e dalle spiagge mangiate dalle onde del mare.

Ebbene sì, infatti «negli ultimi 5 mesi è stato revocato il carcere duro a (solo ndr.) 13 padrini di Cosa Nostra«

Da Gennaio a Giugno di quest'anno il numero sale a 37.

La cosa è gravissima sotto due aspetti: uno morale e l'altro "pratico".

Aspetto morale: da questa Primavera gente come Giuseppe La Mattina non fa più il carcere duro ma fa una vita più comoda pur avendo sempre da scontare pene pari all'ergastolo. Cmq, per la cronaca chi è G. La Mattina vi chiederete?

Beh è uno imporante uno " con le palle" che diamine! Costui è uno dei mafiosi che uccise il giudice Paolo Borsellino.

E i nomi sono tanti e potrei continuare ma, per chi ancora avesse il quotidiano, rimando a pag. 24 di Repubblica cartacea sempre di domenica 16 Novembre.

Mercoledì intanto sarà discusso in aula un emandamento sul 41 bis in materia di carcere duro che, se ho inteso bene, dovrebbe prevedere restrizioni per impedire questa emorragia di boss che abbandonano questo regime di carcere duro.

Veniamo peraltro adesso al secondo aspetto, quello pratico: bene, nel momento in cui si esce dal carcere duro diventa facilissimo per questi padrini poter gestire dall'interno del carcere i loro affari all'esterno.

Insomma. Alfano è chiamato a dimostrare che oltre ad aver salvato le chiappe al Cavaliere, ora è davvero disposto a spingere sull'acceleratore per questo giro di vite contro la mafia.

E soprattutto, ora è il Parlamento che dovrà dimostrare di non essere corrotto fino in fondo. Almeno, egregi Parlamentari, salvate l'apparenza!

45 commenti:

3my78 ha detto...

Fin quando i paesi islamici non firmeranno la carta sui diritti dell'uomo dubito che le mentalità possano cambiare...

Anonimo ha detto...

A volte mi dimentico della fortuna che hanno avuto i miei figli a nascere qui ...

Anna ha detto...

Ci sarà mai un limite??? NOn ho parole, come sempre accade davanti a queste realtà. Ciao Daniele e grazie, sempre!!!

Franca ha detto...

Certo che la missione in Afghanistan ha veramente cambiato le cose...
Ovunque abbiamo portato libertà e democrazia (le nostre) con la forza, si è sempre instaurato un regime ancor più reazionario ed integralista...

Damiano Aliprandi ha detto...

"negli ultimi 5 mesi è stato revocato il carcere duro a (solo ndr.) 13 padrini di Cosa Nostra«

"Da Gennaio a Giugno di quest'anno il numero sale a 37."

Ma come si fa? Come si fa a sentire queste cose? Ci sono ragazzi incensurati che muoiono in carcere, e questi mafiosi pluriomicida fanno una vita agiata li dentro? E maghari vengono pure pagati per uccidere e lasciati liberi di gironzolare nelle carceri per uccidere? Vergognaaa

Anonimo ha detto...

Per 3MY78: va detto che ci sono Paesi che l'hanno firmata e non la rispettano....

Anonimo ha detto...

Una lezione di vita, di coraggio e di dignità! Non credi?

utilizerapagain ha detto...

Come sempre puntuale e caustico alla bisogna, mi riferisco anche al post precedente.
Buona settimana
Vale

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Vorrei aggiungere che in Congo le multinazionali si prendono soprattutto anche il Coltan che è presente in tutti i miliardi di cellulari presenti nel mondo.
Di certo non è una bella situazione nel mondo di oggi.. tutto sommato noi stiamo meglio di tanti altri, la maggior parte di noi riesce ad addormentarsi nel proprio letto la notte.
Occhio però c'è poco da stare allegri.. ;)

un salutone

Silvia ha detto...

L'Afghanistan è il paese più pericoloso in cui essere donna: in un mondo in cui DAPPERTUTTO è difficile vivere da donna. L'Afghanistan doveva essere liberato da un integralismo criminale e folle, ma con anni di guerra la situazione non solo non è mutata per le donne ma è PEGGIORATA. Ne ho parlato spesso anche io di Afghanistan e ciò che avviene laggiù è terribile, terribile, l'Occidente ne è totalmente indifferente, lasciando che migliaia di donne vivano un incubo che nessuna guerra, nessuna campagna per "portare da Democrazia" riesce a far finire. Naturalmente io sto con Shamsia e con tutte le bambine e donne che scontano la condanna di nascere femmine in un sistema di uomini che dovrebbero... DEVONO essere annientati.

Le donne conoscono pienamente il senso di "resistenza" perché è quello che fanno da sempre, resistere a un sistema ottuso, corrotto, immorale, patriarcale e maschilista.

Ottimo post. Come posso leggere l'intervista che hai fatto?

Anonimo ha detto...

PER SILVIA: l'intervista sul mio blog la trovi qui:

http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/2007/03/intervista-simona-cataldi-il-vero-volto.html

La calla ha detto...

DANIè LA TUA PRESENZA è RICHIESTA SU BEYOND THE MIRROR. GRAZIE ;-)

riri ha detto...

Ciao Daniele,è orrore puro,quello che ancora succede lì....troppe "democrazie" hanno solo peggiorato la situazione,per quello che fanno alle donne provo un'immensa rabbia....
Un abbraccio

Chit ha detto...

[...L'Afghanistan è il Paese in cui è più pericoloso essere donna. ...]
Non per spirito di polemica ma per un dato di fatto ci andrei cauto in questa classifica, sopratutto se prendiamo a "metro" gli strupri di minori dove l'Italia ha il triste primato di secondo paese europeo per numero di denunce!
Essere dona oggi, che se ne dica, non è facile da nessuna parte purtroppo!!

Riguardo al Congo purtroppo c'è anche il problema "coltan" (vedasi puntata di Report di quest'anno) e delle pietre prezioso oltre l'Uranio. Insomma gli itneressi lì sono molti e multinazionali!

Disgustoso, confermo! Anche se in America le carceri sono a partecipazione privata quindi non mi stupisce più di tanto la scelta. In fondo Unicredit investe in sexy-shop... ;-)

Si, aspettiamo l'esito della votazione sul 41 bis anche se una legge non fa buongoverno!? :-D

p.s. "ganza" l'idea del post 4 in 1!! ;-)

Anonimo ha detto...

PER CHIT:Grazie per il complimento finale :-)))

Sull'Afghanistan l'intervista della Cataldi dice cose che sono sconvolgenti e che qui non accadono.

Poi che anche in Italia il problema della violenza sulle donne esista concordo, ma non credo che le donne Italiane farebbero a cambio con la realtà afghana.

Dall'articolo di Repubblica sembra risultare che invece esistono eccome carceri pubbliche.

Cmq investire in sexy shop è curioso ma meno disgustoso che investire in carceri.

Ciao Chit ed a presto!!!
Daniele

Sergio ha detto...

Situazioni che non definirei ciniche come il caso della Svizzera; sono tutte aberranti!!!

Anonimo ha detto...

ho appena finito d leggere il libro "bruciata viva"..
pelle d'oc dall'inizio alla fine

Anonimo ha detto...

Due commenti per solo 2 notizie: la prima e l'ultima. Sulla prima cade vergognosamente l'atteggiamento di molte donne di sinistra (il commento di Franca a me da i brividi) disponibili a fare ferro e fuoco in occidente e sui crimini dell'occidente (inequivocabili)e da decenni silenziose su un'ideologia e un mondo che della teocrazia e della donna inferiore e "coniglia" ha fatto da secoli regola di vita. Vorrei sentire di una bella manifestazione o di un bel corteo e magari di scontri fra donne inferocite e polizia davanti alle ambasciate dei maggiori paesi islamici. Vorrei.

La seconda, ma ultima notizia, segna secondo me un periodo di ridimensionamento dell'attacco al potere mafioso da parte dello Stato; i numeri credo saranno destinati a crescere e i 41 bis a diminuire. Alfano, anche se volesse ma non vuole, non può permettersi di volere, Alfano dicevo non sparerà nemmeno la metà dei fuochi d'artificio che ha da parte; si metterà d'accordo con i nuovi boss emergenti ( non lui direttamente è ovvio )e creerà una situazione palesamente esplodsiva per la mafia, sostanzialmente ininfluente. Poi dopo un po' darà le dimissioni e un altro dovrà andare da "ambasciatore" dai padrini di turno. In Sicilia sarà il NATALE DEL 2010. Ciao

Anonimo ha detto...

PER ANONIMO: una firmetta non mi sarebbe dispiaciuta.

Non mi pare che Franca abbia fatto un commento che denota quello che tu affermi.

Quanto al secondo tuo punto, condivido invece.

Peraltro quale Governo ha mai voluto debellare la mafia e la criminalità organizzata in generale?

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Sono tutte notizie che infondono rabbia e disgusto in chi non si riconosce in questo mondo assurdo.
Ciao Daniele.

fabio r. ha detto...

spero che le banche scizzere prima o poi inizino ad investire sulle loro galere e poi i banchieri ci vadano dentro orgogliosi per molti anni..

enne ha detto...

Ora, non è per dire, ma anche da noi le donne sono sempre e comunque svantaggiate.
Niente che assomigli alla situazione estrema dell'Afghanistan, ma da che mondo è mondo la donna viene tenuta sempre con la testa sotto.
E a me girano le balle.

Angela ha detto...

scopro adesso che come me ti ha ispirato Shamsia...le ho dedicato una lettera. baci

Annarita ha detto...

Ottimo post, Daniele. La storia di Shamsia mi ha colpito in modo particolare, non che gli altri fatti che hai ricordato non facciano effetto, intendiamoci.

Ho letto l'intervista alla Cataldi. Non ho parole per esprimere il mio raccapriccio e la mia indignazione.

il Russo ha detto...

Belle notiziole per aprire la settimana, questo è quello che passa il convento-terra purtroppo...

@enio ha detto...

per le donne è un pò pericoloso dappertutto.Ieri nella città di TN,sulla pista ciclabile, una donna è stata aggredita da un 45enne che pretendeva da lei atti sessuali.Per fortuna che lei si è difesa e urlando ha messo in fuga l'attentatore..

Poetryfree ha detto...

Salvare le apparenze?? :)) ahha
Loro non hanno bisogno di apparire... orami si conoscono le loro vergogne... la gente li elegge lo stesso... ahaha mannaggia
A presto Rock

Elys ha detto...

Leggo e resto in silenzio perchè non ci sono più parole da esprimere.

Ti abbraccio Daniele!

Calliope ha detto...

Sono felice di non essere nata in Afghanistan ma ciò non toglie che debba essere egoista..sono donne ammirevoli per il coraggio ma dubito che le cose per loro potranno mai cambiare perchè lì più che politica è proprio un fatto di fanatismo religioso estremista e maschilista :((

Il carcere duro..prima lo danno, poi lo tolgono..giocano Daniele..giocano pensando che noi non seguiamo gli aggiornamenti lasciando nel dimenticatoio le sentenze giuste che invece poi modificano a loro piacimento.
Tu credi che si creino il rimorso di salvare le apparenze??
Fanno quello che vogliono (punto)

Buondì..

Anonimo ha detto...

Se non è per il petrolio è per l'uranio, insomma ovunque ci siano risorse c'è guerra e ovunque c'è guerra c'è la pretesa di esportare democrazia (ed importare risorse), è sempre la stessa storia.

libera ha detto...

Caro Rockpoeta, apprezzo il tuo post di denuncia su quanto accade alle donne afghane. Ho letto spesso qui da te parole che evidenziavano e ci ricordano le "violenze" che le donne subiscono non solo in in quel Paese, apprezzo molto questa tua attenzione.
Queste 4 notizie mi sconvolgono e quel che c'è dietro lo sterminio in Congo io ...sic! non lo sapevo. Ancora una volta mi chiedo: siamo noi i popoli evoluti?
a presto.

Bra ha detto...

Il paradosso è che proprio nell'epoca di massima espansione della comunicazione, di blog e di internet, non ci sia nemmeno bisogno di "salvare" l'apparenza. Ciò perché apparentemente l'apparenza non appare davanti ai occhi della maggioranza della gente.

Anonimo ha detto...

Sì mi rendo conto, qua sotto c'è la firmetta. Nel suo commento Franca ironizza sul significato e sull'utilità della missione italiana in Afghanistan. E' la sua opinione e lei l'ha espressa. Quello che trovo irritante è il giudizio che dà al termine "nostre" riferito a libertà e democrazia. Ti dico e le dico che, pur con tutti i limiti, il valore di quelle due parole in occidente ha un significato, nel mondo islamico dell'afghanistan non ne ha nessuno. Lei è una donna di sinistra ( sono stato sul suo blog )e dimostra col suo commento come la ragion politica possa stravolgere anche le idee e i valori più amati.Ritengo tutto ciò agghiacciante.
Vincenzo.

marina ha detto...

Quante cose importanti ci segnali e ci ricordi
grazie, marina

Silvia ha detto...

Grazie per avermi segnalato il tuo post, vado a leggerlo!

;-)

Anonimo ha detto...

Leggendo tutte queste notizie mi viene in mente un solo urlo: fermate il mondo, voglio scendere!!!

Un caro saluto!!!
salpetti

Anonimo ha detto...

la cosa che mi fa incccc è che la famosa legge sull'inasprimento delle pene per i crimini di mafia è stata storpiata ed è la stessa che legalizza il far west delle ronde padane...
mi avevi domandato i nomi di quei grandiosi leghisti promotori della vergogna.
Ho i cognomi:
Bricolo, Mauro, Bodega, Mazzatorta, Vallardi.

E solidarietà a tutte le donne coraggio che si ribellano ai retaggi "culturali" maschilisti e vigliacchi dei quali io, come uomo, mi vergogno....

Anonimo ha detto...

Daniele...domanda indiscreta:
dalla foto si direbbe di si...
ma il Pierluigi Zanata lettore del tuo blog, è il giornalista (anche televisivo di Sardegna1)?

Eskimo ha detto...

Mi concentro sul caso della ragazza sfregiata. Mi ha fatto davvero piacere che continuasse ad avere coraggio nonostante il vile attacco subito.
Questa delle carceri private non l'avevo ancora sentita. Ne verrebbe fuori qualcosa alla film di Stallone.

Neo ha detto...

Leggo sempre con molto interesse quello che scrivi con intelligenza e spirito critico.

Credo però che a volte non bisognerebbe soffermarsi sulle sole statistiche o su quello che i giornali scrivono.
Dire che il 41 bis è improvvisamente cessato per tanti mafiosi e sbattere in prima pagina i "numeri" che permettono il propagarsi della critica.. beh forse è un po' riduttivo.
Sarà che vedo le cose "dall'altra parte" (non sono un mafioso giuro) ma più che soffermarsi sui numeri del 41 bis, su chi ci esce e chi ci resta, a mio avviso bisognerebbe chiedersi il perchè di ogni proroga mancata e, prima ancora, il perchè di ogni proroga.

Sempre che sia vero che l'art. 41 bis è stato istituito per finalità temporanee e per far fronte ad esigenze cessate le quali il regime deve tornare ad essere quello comune.
Ti assicuro che numeri a parte non è così semplice uscire da un circuito così restrittivo, malgrado la legge imponga la necessità di adottare un nuovo provvedimento ad ogni scadenza semestrale o annuale. E ti assicuro che c'è gente tacciata di essere chissà quale boss della mafia che sconta ergastoli da innocente, e che pure in pessime condizioni di salute che non gli permettono neanche di comunicare si vede recapitare ad ogni scadenza lo stesso provvedimento, scritto con le stesse identiche parole. E magari spera che un reclamo o un approfondimento della sua condizione prima o poi gli permetta di farsi un caffè in cella.
In questi casi -e ti assicuro che ce ne sono- non so proprio dove siano i diritti umani.

La verità è che il 41 bis imporrebbe cautela non solo nella sua applicazione ma anche (e soprattutto) nella concessione delle proroghe.
Che lo rendano perpetuo, se proprio la sua natura finisce per scandalizzare l'opinione.
Almeno chi ci sta ci resta e sa di restarci.

Scusami ma i giorni e le notti di lavoro matto si fanno sentire.

A presto
ti abbraccio
ire

Blessing Sunday Osuchukwu ha detto...

Una storia terribile. E' stata commovente vedere la ragazza ribadire in lacrime che non avrebbe mai lasciata la scuola....

Anonimo ha detto...

Certo che a leggere queste cose ci si rende conto di quanti tipi di ingiustizie, di vario grado e varietà, esistano al mondo!

Anonimo ha detto...

PER LORENZO LOREANNE: non so risponderti, dovrebbe esser lui a farlo. Slo che è giornalista questo sì.

PER ISTANBUL: i dati riportati da quell'articolo di Repubblica sono chiari ed io per sintesi non li ho citati tutti.

Credo che purtroppo succeda che chi non dovrebbe vedersi applicato quell'articolo magari.... e gli altri....

Arthur ha detto...

Per me il discorso nell'Islam è semplice: finchè vivi in una famiglia fondamentalista Islamica devi rispettare alcune regole, anche se queste sono severe, anche se ti proibiscono di girare senza velo.
Il punto chiave per me non è cambiare la loro mentalità, il punto chiave è fare in modo che qualsiasi persona sia libera di andarsene e punire senza attenuanti ogni gesto come quello dell'acido.

ArabaFenice ha detto...

Commento tutte le notizie con una sola parola: disgustoso!