mercoledì 17 ottobre 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Vita Archiviata, E Non Fai Più Notizia.

Vi ricordate la vicenda di Marco o Matteo? Era L'Aprile di quest'anno....

Ne scrissero e parlarono tutti perfino blog di personaggi televisivi molto conosciuti.......

Ma torniamo a Marco. Qul ragazzo di Torino si suicidò a seguito dei continui torti e delle ripetute umiliazioni subite a scuola dai suoi compagni i quali gli dicevano che era gay.

Beh, diciamo che i termini usati erano diversi, più volgari ed offensivi e non mi sembra che sia utile ripeterli qui, ma il senso era quello, Marco era gay.

Ricordo bene il dopo: dibattiti, Talk Show, Tavole Rotonde..... mancava solo il plastico di Bruno Vespa e poi avevamo fatto il pieno. Tutti a speculare su Marco.

Ora, a distanza di tempo, un avvenimento a mio avviso altrettanto agghiacciante è successo ma nessuno ne ha parlato, ed è così passato in sordina. Proprio nessuno no, a dire il vero; tutti in silenzio ad eccezione del blog "Mentecritica" che mi onoro di avere tra i miei preferiti e di cui ora vi linko il post in questione:

http://www.mentecritica.net/mi-chiamo-marco-e-qualcuno-piscia-sulla-mia-tomba/cronache-italiane/yena/1692/

La notizia che anche il post linkatovi riporta, è che il P.M. Paolo Borgna ha chiesto l'archiviazione perchè non ci sono colpevoli: quindi non luogo a procedere per quei "fighetti" e per tutti coloro che in qualche modo potevano essere considerati a vario titolo responsabili della morte di Marco.

Questa notizia del 27 settembre è sfuggita a tutti ed anche a me sul momento ma sono riuscito a venirne a conoscenza cmq anche se con lieve ritardo e voglio soffermarmici il tempo necessario per fare alcune riflessioni insieme a voi.

Ora, quello che mi sconvolge maggiormente non è la conclusione a cui il P.M. è giunto, ma il come ha motivato tale conclusione!
Credo infatti che non potesse incriminare proprio nessuno dato che il prendere in giro e umiliare un soggetto non comporta un potersi prefigurare la possibilità che lo stesso si tolga la vita, e anche se le reiterate malversazioni a qualcosa potevano forse portare penalmente, certamente non si poteva configurare l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio.

Tratto dal post di Mentecritica che riporta le parole del PM: "non c’era un clima omofobico all’interno della scuola” - DAVVERO??? QUINDI BULLISMO ZERO!?! - ”nè Marco(o Matteo) era omosessuale”; quest’ultima affermazione scaturisce da immagini femminili rintracciate nel cellulare «che indicano un’univoca attenzione per l’altro sesso»."

E poi ancora il P.M. prosegue dicendo “Lascia perplessi - è il commento di Borgna - che diventi un’icona gay un ragazzo che non era tale".

Sempre tratto da Mentecritica leggiamo: "Inoltre, per precisare, il fatto che i gay abbiano gridato ai quattro venti la loro indignazione per l’accaduto non significa che il ragazzo sia diventato un icona gay, anzi. Per icona gay si intende di solito un esempio da seguire, il più delle volte nel mondo dello spettacolo, non giù dal quarto piano;"

A parte i commenti che si potrebbero fare per smontare queste teorie fantasiose del P.M., commenti che sono gli stessi fatti anche sul post che vi ho linkato, che condivido nella sostanza ed ai quali faccio espresso rinvio, credo onestamente che per le ragioni sopra riportate, il P.M. avrebbe potuto arrivare, in linea di massima, alla stessa conclusione ma motivando diversamente. Un modo di motivare che denota, forse nella migliore delle ipotesi, una scarsa conoscenza del tema che trattava e poca propensione ad una seria disamina analitica dei fatti e della realtà; inoltre, visti gli elementi emersi da subito, affermare che nella scuola non ci fosse un clima omofobico dopo tutto quello che era venuto alla luce in precedenza, mi sembra davvero arduo.... Mi chiedo infatti come sia possibile che tutte le testimonianze che dopo il suicidio si sono rincorse poi non abbiano portato a nulla... Davvero erano tutte fantasie malate della madre, della Vice Preside e di altri vicini a Matteo quelle che dopo il suo suicidio sono state raccolte anche dai media?

Ma, alla fine, la cosa che mi ferisce maggiormente, è che di Marco, ora che non è gay, non è un caso, ma è solo una semplice "proposta di archiviazione", non gliene frega più niente a nessuno.

29 commenti:

Giovanna Alborino ha detto...

purtroppo e' cosi su tutto, si fa' tanto per parlare di un caso...poi alla fine silenzio assoluto...e ce ne sono ancora tanti di casi che non vengono proprio richiamati dall'attenzione pubblica..

ArabaFenice ha detto...

Il tuo post, l'impegno di Chit a favore di Parlanti, il mio post sull'abitudine di ubriacarsi e uccidere denota il diffondersi di una sete di giustizia che nessuno si interessa a spegnere.
E' un mondo triste quello in cui stiamo vivendo. siamo degli smidollati che non vogliono assumersi le proprie responsabilità e ai vertici si giustifica e incoraggia tutto questo. Ormai il ragazzo è morto con buona pace di tutti.

Postilla:Daniele devi cancellare l'immagine vecchia con "rimuovi elemento dalla pagina".Dopo di che devi fare "aggiungi un nuovo elemento" e selezionare Html/Javascript. incollare nel riquadro il codice che ti ho dato.ciao.

Anonimo ha detto...

mamma mia...ma è passato un anno che gliene frega niente a nessuno...ma qui ci sono morti ogni giorno per tutto e voi vi fossilizzate su una cosa accaduta un anno fa!

Anonimo ha detto...

Come spesso accade, prima tanto trambusto per fare audience ma quando si tratta di fare veramente giustizia casca l'asino. E a quel punto per la notizia viene riservato un minuscolo trafiletto così che quasi nessuno possa accorgersene.

Gianfranco Guccia ha detto...

Come vedi, caro Daniele, il commento dell'anonimo è un chiaro segno di quell'assuefazione alle nefandezze che tante volte ho richiamato nei miei commenti.
Questo mio rimarcare la questione non vuole chiaramente essere una nota polemica nei confronti dell'ignoto commentatore, ma è un grido di allarme che, ancora una volte, sottolinea l'esigenza di una costante opera di sensibilizzazione, senza la quale, spero non sia un paradosso,un giorno qualcuno potrebbe asserire che uccidere una persona è "normale e moralmente accettabile", del resto tale è l'impressione quando si ha davanti gli occhi l'ipocrita acquiescenza che si legge tra le righe di tante sentenze ingiustamente buoniste.
Gianni

Gianfranco Guccia ha detto...

ERRATA CORRIGE:
....spero non sia un paradosso...
leggasi....spero sia un paradosso..
Scusatemi!

Anonimo ha detto...

che pena!pensare che siamo nel 2007 e che non è cambiato nulla,magari cambia la forma,ma nn la sostanza!nn c'è un clima omofobico?e allora,come lo chiamerebbe il pm?non è importante che il povero ragazzo fosse o no gay,l'importante è che ancora oggi,x molti,dire a qualcuno gay rappresenti un'offesa.e che le vittime abbiano sempre torto.ok,nn x istigazione alsuicidio,ma x molestie gravi li potevano condannare.invece no,tornano a scuola e alla fine gli eroi sono loro,perchè loro vincono sempre.non gli succede mai niente,gli altri pagano,anche con la vita,loro no.perchè nn credo abbiano una coscienza nemmeno x almeno soffrirne,x riflettere,l'età che hanno è giovane ma nn deve essere una scusa,a quell'età la coscienza di cosa sia il bene e cosa il male deve già esserci,altrimenti nn ci sarà più.non ce l'ha nemmeno il giudice,a quanto vedo,non ce l'ha la società degli adulti,che dice"su,sono ragazzi!" e marco cos'era x loro?i suoi diritti dove sono?

ArabaFenice ha detto...

giuste parole quelle di simona che mi rafforzano la convinzione che la coscienza pesi solo a chi ce l'ha

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Caro Anonimo, noto in primis che non sei fortisimo in aritmetica visto che da Aprile 2007 ad oggi sono solo passati 6 mesi.

Ripassa quando avrai imparato a contare e superato gli esami di riparaxzione di recente reinseriti dal Ministro Fioroni lol!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

ERRATA CORRIGE: "Fortissimo" scusate non sono dal mio computer.

Sergio ha detto...

" ... Ma, alla fine, la cosa che mi ferisce maggiormente, è che di Marco, ora che non è gay, non è un caso, ma è solo una semplice "proposta di archiviazione", non gliene frega più niente a nessuno. ... "

Una domanda: e se fosse stato gay, cosa sarebbe successo di diverso?

Anonimo ha detto...

NON mi sono spiegato: intendevo dire che alla fine che sia gay o no( nonè gay lo ha affermato il PM) cmq lui oira è solo una proposta di archiviazione

Anonimo ha detto...

Scusa Sergio, il maiscuolo non era voluto ma sono da un altro computer ora e quindi faccio più errori di battitura

Franca ha detto...

Il clima omofobico si può e si deve combattere.
La scuola faccia la sua parte e si riappropri del suo ruolo di agenzia educante e abbandoni quello di mero trasmettitore di nozioni.
Anche lo Stato faccia la sua parte e conceda agli omosessuali la piena cittadinanza facendo le leggi che ci si aspetta da uno Stato civile a sovranità piena e non limitata dal Vaticano.
Così tutti si sentiranno uguali e cittadini a pieno titolo e certi atteggiamenti potranno essere superati

Cristina ha detto...

Ho poco da aggiungere, solo un frammento di un'intervista alla madre di Marco, che ho ritrovato nell'archivio delmio blog:

"I miei figli sono bravi, educati. Gli ho sempre raccomandato di studiare, e in effetti a scuola vanno benissimo". Ma all'istituto tecnico Sommellier, dove frequentava una seconda classe, M. aveva dei problemi. "Io lo sapevo - dice Priscilla - anche perché all'inizio del precedente anno scolastico si era confidato con me. Diceva che lo prendevano in giro, che gli dicevano 'sei un gay', 'ti piacciono i maschi'. Ne avevamo anche parlato con la preside. All'inizio non voleva più andare in quella classe. Poi vi continuò il corso di studi. E i compagni lo isolarono dal gruppo. Lo lasciarono solo, come se non fosse uno di loro, come se fosse diverso. Io ero preoccupata. Gli chiesi se voleva andare da uno psicologo, mi rispose di no". Non è giusto - conclude la signora - non me lo dovevano trattare così".

No. Non dovevano.Ma l'hanno fatto un'altra volta.

Cristina

omnia munda mundis

Anonimo ha detto...

Caro Daniele, ti scrivo in proposito, da persona omosessuale.
M, l'ho chiamato così in un mio vecchio post, era un ragazzo con molti problemi e con poche persone (leggi, familiari) con cui parlare.
Ho trovato orrendo che di questa situazione così dolorosa si siano impossessate le varie organizzazioni gay, in un momento in cui si lottava per i Dico (erano stati da poco archiviati).
M, dal mio punto di vista, è stato strumentalizzato.
Resta ai miei occhi un ragazzo, come tanti, che non ha saputo/potuto reagire ad una brutta situazione.
Ma Daniele, ogni età ha i suoi bulli. Li trovi a scuola, a lavoro, in strada. Tutti siamo stati vittime o carnefici (a volte lo siamo stati tutte e due, in epoche diverse). Ma non tutti abbiamo rifiutato la vita. Questo è il punto che caratterizza la breve vicenda umana di M.
Da lì si deve partire per evitare che un ragazzo adolescente possa sentirsi così solo...
E perdona, ma che M fosse gay o meno, non erano fatti nostri. Meno che mai di un giurista per avvalorare le sue tesi, o delle comunità gay subito pronte ad inserirlo nella lista dei martiri...
Scusa la lunghezza di questo commento.

Anonimo ha detto...

Io penso solo che ogni giorno che accendiamo la tv, vediamo nefandezze di ogni tipo...non solo...ma ognuno di noi vive una vita peggiore di quella che si faceva non dico 10 anni fa ma solo 5 anni fa....qui le persone normali non ce la fanno ad arrivare a fine mese e ci stiamo a preoccupare di un ragazzo che si è suicidato perchè maltrattato dai compagni? è che il mondo fa schifo e chi è più debole soccombe, non sarà bello ma è così....
ci siamo assuefatti? certo...se il mondo è questo, io mi devo assuefare per forza? che vogliamo fare? cambiarlo non si può...gli idealisti hanno vita difficile...per me oggigiorno non c'è tempo per soffermarsi a pensare...bisogna lavorare e basta per cercare di tenere dietro a tutto

ArabaFenice ha detto...

@ anonimo
Se non lo hai capito, qui non stiamo facendo del pietismo anche se un pò di umanità, quando si parla di una persona che era poco più di un bimbo, non guasta.
Dispiace tanto, almeno a chi ha un cuore. Ma non è questo il punto.
Rileggi (sempre che tu lo abbia già letto)il post di Daniele e forse avrai le idee più chiare.

Anonimo ha detto...

Molto triste davvero. Intanto un ragazzo è morto...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Per Sam: concordo con la tua analisi ma quello che volevo sottolineare era proprio il fatto che dopo che tutti hanno speculato sulla sua vicenda ora di lui non parla pià nessuno, ora che non fa più notizia.

Anonimo ha detto...

Non sò perchè ma qualcosa mi dice che se Marco fosse stato il figlio di qualche politico importate o personaggio granoso in genere il caso non sarebbe stato chiuso così. I soldi e il potere non compreranno la felicità... ma la giustizia la comprano eccome.

Gianfranco Guccia ha detto...

Desidero rispondere a monicanta.
Non posso negare che tu abbia gran parte di ragione nell'asserire quanto dici, ma non sempre è così.
Vedi..io sono un operatore di Giustizia, e ti assicuro che tanta gente ha "tentato di quotarmi in borsa", ma a parte la mia indole, che non me lo consente nel modo più assoluto,sono stato sempre convinto che il "dormir sereni" è una prerogativa che non ha letteralmente prezzo; lo stomaco brontola per il pasto insoddisfacente? Pazienza, ma quando a ribollire sono il cervello e la coscienza, a patto di averne una, allora sono guai veramente seri!
Un Caro saluto.
Gianni

Dott. Davide Longo ha detto...

Anonimo abbi almeno il coraggio di firmarti.
Firma le tue nefandezze.
Vergogna!

Anonimo ha detto...

@Gianfranco Guccia:ovviamente come credo che tu abbia inteso, il mio commento era abbastanza generico (e mi fà piacere che tu l'abbia capito al volo) anche se ahimè nella maggior parte dei casi veritiero. Fortunatamente non tutti gli operatori della giustizia agiscono nello stesso modo, grazie al cielo ci sono delle eccezioni... e ben vengano. Spesso però il denaro e il potere sono assolutamente utili se non necessari per trovare la giustizia che si cerca; questo non solo per "corrompere" chi ha potere decisionale, ma anche solo per permettersi un legale di fama e prestigio , piuttosto che un avvocato qualsiasi. Credo che un avvocato come Taormina piuttosto che un avvocato d'ufficio abbia il suo bel peso sulla quella che potrebbe essere la sentenza definitiva.
Un saluto,Monica.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Cara Monica,

Benvenuta spero che tornerai ancora.

Su quanto hai scritto, comprendo il tuo stato d'animo dato che l'amarezza è cmq un sentimento che molti di noi provano in questo momento storico.

Gianfranco Guccia ha detto...

@Monicanta:)
Perfetto Monica, vedo che le nostre "frequenze cerebrali" sono sulla medesima lunghezza d'onda.
In effetti, la scritta che impera sovrana nelle aule di giustizia "La Legge è uguale per tutti... è vera ma monca, non si trova ma lo spazio per completare la frase con la dicitura....coloro che possono permetterselo"!
Ricambio il cordiale saluto che mi hai rivolto e mi associo all'invito di Daniele a ritornare con i tuoi commenti.
Gianfranco Guccia.

marina ha detto...

Questo essere archiviati e scomparire nel disinteresse mi colpisce sempre molto. Forse ognuno di noi potrebbe "adottare" un caso e seguirlo e tenere informati gli altri, sottraendolo al tritatutto dei media. Come ha fatto Mentecritica(passerò in visita), distribuendoci i casi. Ma, forse è solo una cavolata, scusate

ciaomarina

Gianfranco Guccia ha detto...

No Marina , non è una "cavolata" è un'idea intelligente che auspico possa realizzarsi con l'aiuto di tutti i bloggers di buona volontà.
Bentrovata!
Gianni.

Chit ha detto...

Sulle conclusioni dei PM, di alcuni Pm, credo si potrebbe tenere un dibattito e ormai non mi stupiscono più! Mi stupisce che invece non si piazzi qualcuno vicino alla tomba di Marco e non prenda a badilate e magari eviri colui che urina su una tomba, qualsiasi essa sia! Questo mi stupisce, e pensare che non mi ritengo un violento...
starò rincoglionendo oppure ho superto il limite di sopportazione?