martedì 23 ottobre 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Forti Con I Deboli, Deboli....

Il Detto oggetto del titolo mi sembra quantomai azzeccato, forse con l'aggiunta del fatto che se si vuole educare alla giustizia la prima regola deve essere che vanno puniti solo i colpevoli!

Siamo a Vicenza, in una scuola elementare, in prima.

L'episodio risale al 6 ottobre. Una delle bidelle si era accorta che un asciugamano era stato gettato nel water del bagno utilizzato dagli alunni di quella classe. La bravata non è piaciuta all'operatrice la quale ha segnalato l'accaduto a due giovani insegnanti, giunte nell'istituto da poche settimane, pretendendo che il colpevole fosse individuato.

Costoro hanno ritenuto che il responsabile dovesse essere punito subito ed in modo esemplare.

Nessuno dei bambini però ha ovviamente voluto confessare nè alcuno di loro ha pensato di fare la spia. Allora le due maestre tenaci, coraggiose e sprezzanti del pericolo (data l'elevata età e pericolosità degli alunni!), hanno deciso di scegliere una soluzione quantomeno "singolare" per porre fine a tutto.

Cito testualmente dall'articolo che vi linkerò al termine del post: " Hanno ordinato ai 23 bambini della prima elementare di mettersi in cerchio. Uno di loro ha iniziato la conta. Quando la filastrocca è terminata, il dito del piccolo era puntato contro la bimba di sette anni. A quel punto le docenti le hanno fatto indossare un paio di guanti in lattice con i quali ha dovuto estrarre lo straccio dal water, ripulendo il bagno. Tornata a casa, la bambina non ha raccontato nulla a mamma e papà. L'hanno invece fatto alcuni compagni di classe e il passaparola è arrivato all'orecchio dei genitori della bimba. Nel frattempo anche i vertici della scuola hanno scoperto la punizione. Venerdì sono stati convocati il padre e la madre della bambina, ai quali le docenti e la vice preside hanno porto le loro scuse."

Sono allibito. Nel porgere le scuse hanno sottolineato a parziale attenuante o giustificazione, l'inesperienza delle docenti, (data la giovane età lavoravano non da tantissimo).

Inesperienza???? Io non sono un docente, ma nonostante la mia "inesperienza" non avrei fatto una cosa del genere!

Vi sintetizzo in pochi punti cosa proprio non mi è andato giù:

1) Ovviamente il tenore della punizione

2) Il punire uno a caso, oltre che vergognoso è profondamente DISEDUCATIVO!!! In quei casi di solito si punisce, al limite, tutta la classe e ovviamente non in quel modo. Come allora? Un po' di pazienza, fatemi procedere con ordine che non mi sottrarrò dal rispondere a questa domanda.

3) Il costringere un bambino a fare da carnefice: un bambino con la conta (una cosa gioisa trasformata in un incubo!) ha "condannato" una sua coetanea senza potersi rifiutare di farlo. VERGOGNA!!!!

Ecco questi tre punti credo siano sufficienti a scatenare in chiunque, penso, il giusto sdegno.

Ma veniamo alla domanda ancora "inevasa": in primis, ribadisco, si doveva punire in quel caso tutta la classe, come si faceva e si fa ancora oggi. Come? Sicuramente non facendo scrivere cento volte una frase (non sarebbe servito a nulla e poi in prima cosa sanno scrivere LOL) ma per es. portandoli nei bagni facendo loro vedere e capire il lavoro che fanno i bidelli, fargli capire quanto pulire i cessi non è certo edificante e chiedere provocatoriamente alla classe se tra loro uno avrebbe desiderato prendere il posto del bidello per un giorno. E non perchè sia un lavoro inferiore ad altri, ma per la fatica che comporta.

Infine armarsi tutti, docenti compresi, di ramazza e stracci e pulire per es. le pareti ed i pavimenti del bagno, ma non come punizione, ma per far capire ai bambini l'importanza e la fatica di quel lavoro e al contempo quindi chiedere che quella fatica fosse da loro rispettata.

Ecco, ho risposto, potete anche non essere d'accordo ma sicuramente quanto accaduto a Vicenza è ignobile.

Credo che vista la severità mostrata dalle due maestre, saranno loro stesse concordi con me nel capire come sia importante che anch'esse diano l'esempio e accettino una punizione severissima: sospensione dal lavoro per l'intero anno scolastico.

Forti con i deboli, ed invece deboli con i forti.

E' quello che si evince dall'episodio accaduto a Cremona dove hanno dato fuoco all'Istituto costringendo ben 400 studenti ad abbandonare in fretta le aule. Questo è un fatto gravissimo e non si sono ancora trovati i colpevoli ma tuttosommato non sembra esserci neanche un clima da corte marziale; certo, ovvio, sono ragazzi più adulti quindi i docenti hanno più paura.

Concordo che bisogna educarli da piccoli: ma educarli, punirli anche, se è necessario, non signfica umiliarli, E teniamo anche conto che hanno umiliato una innocente.

Fuori dalla scuola chi non ama i bambini!

IL LINK:
http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_23/scuola_punizione_sorte.shtml

23 commenti:

Silvio Irio ha detto...

Daniele dinanzi ad un fatto così grave dal punto di vista umano ed educativo...non si può non prendere provvedimenti nei confronti di queste due scellerate "maestre". Quindi una sospensione per l'intero anno scolastico mi sembra una misura adeguata alla gravità dell'accaduto.
L'intera vicenda nasce, a mio avviso, da un'errata concezione del "punire" in particolar modo i bambini. Punire significa educare chi ha commesso un gesto incivile a non farlo più; non certo ad insegnare la pratica dello "spiare" o peggio ancora compiendo vere e proprie rappresaglie al fine di mortificare tutti in maniera indiscriminata..

Sergio ha detto...

La conta, in questo caso, sembra molto simile ad una "decimazione", molto usata, a suo tempo, dai nazisti.

Tintus ha detto...

Ho letto l'articolo su tgcom, e francamente mi sembra tutto così assurdo. Degli insegnanti dovrebebro essere degli educatori, ma spesso sono loro le persone da educare! Mandiamo i nostri figli a scuola per imparare a diventare grandi, e ci rendiamo conto probabilmente una bambian di 7 anni ha molto più cervello di noi. Tanto le maestre forse verranno sospese, per poi riprendere ad insegnare tra qualche mese da un'altra parte. Anche questo è il nostro paese purtroppo

ArabaFenice ha detto...

Fare gli educatori è diventato molto difficile perché i bambini sono sempre più vivaci, la scuola è sempre più un'isola di impunità, i genitori sono sempre più "giustificazionisti" nei confronti dei figli togliendo molti strumenti di educazione alla scuola. In quest'ottica ho commentato positivamente la reintroduzione degli esami di riparazione. In questo caso però le maestre hanno toppato alla grande e sono d'accordo in toto con quello che hai scritto, Daniele.
Ma sono altrettanto preoccupata per i tantissimi altri episodi che non vengono puniti.Si parla delle punizioni esemplari e sbagliate ed è giusto ma difficilmente si parla di quanta maleducazione, strafottenza e arroganza accompagnano i comportamenti degli studenti di oggi.

Anonimo ha detto...

Oddio, far mettere le mani di una bambina di sette anni nella mer*a per colpa, magari neanche di quei bambini....li mettessero a pulire i cessi sti insegnanti... incredibile, si chiama oltraggio questo.

Anonimo ha detto...

certo,è più facile scatenare le proprie frustrazioni sui bambini che su sè stessi!quando si tratta invece di atti di bullismo,quando vengono picchaiti ragazzi down o violentate le ragazzine,si gira la faccia dall'altra parte!quando si vede arrivare in classe ragazzi con lividi in faccia un giorno sì e uno no,nn si approfondisce!dritti fino al 27!nn tutti gli insegnanti sono così,per carità,e x fortuna!,però dovrebbero buttarli fuori,quando lo fanno,e guai se i sindacati si mettessero a difenderli,una volta accertato che i fatti sono veri!

Finazio ha detto...

Essere insegnanti è difficile e le scuole preposte non formano a sufficienza, per questo una volta ottenuti i titoli ho preferito cambiare radicalmente indirizzo professionale. Le mie mancate colleghe sono state mal formate e adesso mal formano le loro classi. Ed al di là della formazione si sono comportate in maniera estremamente diseducativa, per non dire peggio. Compiango loro ed i bambini che se le ritroveranno in classe.

Giovanna Alborino ha detto...

il preside a questo punto doveva mettere le due insegnanti a pulire il water, anche perche si e' giustificato dicendo che sono inesperte.
Ma che significa? basta vincere un concorso per poter insegnare? ci vogliono regole piu' ferre per i neo insegnanti, devono prima seguire un corso prima di iniziare l'attivita' di docente.
Poi cmq la colpa la do' anche all'operatrice, e' il suo lavoro e poteva capire, anche perche' i bambini come lo fanno a scuola lo fanno a casa.
ciao
gio

Franca ha detto...

E per fortuna che la scuola dovrebbe essere un'agenzia educante!
Non concordo assolutamente nella punizione di "uno a caso".
Sarebbe stato molto meglio, come dici tu, comminare una punizione collettiva se dopo aver affrontato la questione il vero colpevole non si fosse fatto avanti

giudaballerino ha detto...

Leggere queste notizie mi fa rabbrividire, ancora non si tolgono questo brutto vizio di "punirne uno per educarne cento". Spero almeno che il clamore suscitato da questa notizia faccia riflettere un pò di più gli insegnanti

marina ha detto...

Sospensione dal lavoro per un anno? NO, non per tutte e due! Facciano la conta, diamine!

ciaomarina

Louis ha detto...

Ricordiamo a tutti che essere educatori non significa essere stati educati.

Mirella ha detto...

la scuola dovrebbe,dico DOVREBBE, oltre a trasferire conoscenza, continuare quello che dovrebbe essere il ruolo dei genitori, ovvero insegnare la buona educazione, l'essere civili!
la scuola è la prima maestra dei bambini, gli insegnanti il loro punto di riferimento.
ma se è questo l'esempio che danno come si fa a pretendere un mondo vivibile?
forse esagero, ma da futura tutor, sono molto severa e non transigo su certe cose...
credo che bisogna soffermarsi non solo sul bullismo tra i ragazzi, ma anche sull'assurdità dei comportamenti tra gli insegnanti.
qui non si tratta di poca esperienza, si tratta solo di essere un pò più coscienti.

è questo il buon esempio che dovrebbe dare la scuola??

Chit ha detto...

Ma è uno scerzo di carnevale fuori-stagione vero?! ...
No dai, perchè Vicenza è ad un paio d'ore d'auto da qui e mi viene una voglia di andare a trovare le due maestre...

Anonimo ha detto...

guarda, non sapevo di sta cosa, sono sconvolto, non sto scherzando. Poi però ripensandoci non mi stupisco più di tanto, la scuola e da riformare, un pò su tutto, non solo sulle materie, se la scuola non và, e anche colpa degli insegnanti, che piuttosto a fare quello per cui sono stati pagati, cioè insegnare ma anche educare, tendono a fare troppo i padroni nei confronti degli alunni, e questo non và. Certo, non tutti sono così, ma stai certo, caro daniele che fatti come quelli che tu hai raccontato, chissà quante volte avvengono, eche probabilmente non sappiamo...

Gianfranco Guccia ha detto...

Ancora una volta mi definisco "addetto ai lavori" e penso di poter dare un contributo, spero utile, che vorrei in qualche modo giungesse alle orecchie di chi dovere.
Sono al 2° anno del mio mandato come presidente del consiglio di circoscrizione didattica "Sante Tomaselli" di Palemro.
Posso assicurarvi che episodi del genere, inquadrabili come crimini, non sono per nulla comuni nella realtà della scuola di oggi.
Tuttavia è necessaria una riflessione: non esiste, in atto, un vero e proprio codice deontologico degli insegnanti, a qualsiasi livello.
Comprendo bene che leggi e regolamenti in Italia abbondano oltre misura, ma chissà perché quelle norme che realmente servirebbero a qualcosa o non ci stanno oppure sono mal fatte.
Tra insegnanti, presidi, genitori e studenti vige la più ampia confusione sulle prerogative attribuite ad ognuno dei diversi ruoli.
Periodicamente raccolgo le proteste di genitori turbati (quando non addirittura inc....ti neri) solo perché una maestra ha "osato" sequestrare una marionetta ad un alunno che dava spettacolo ad un'intera classe, provocando sonore risate, quando l'insegnante girava le spalle per scrivere alla lavagna, con tanto di minaccia di denuncia alla A.G. per "appropriazione indebita di pupazzetto"!
Con analoga frequenza ricevo le proteste indignate di maestre che non possono muovere un rimprovero ad alcuno senza sentirsi sbeffeggiare da alunni che minacciano interventi da parte di "genitori onnipotenti"
in grado di "far trasferire" la "tracotante maestra" nell'angolo più sperduto della provincia.
Combatto contro "insegnati ottusi" che insegnano agli alunni a non fare la "spia" e non accusare i compagni, inducendo i ragazzini ad adottare un comportamento di fatto omertoso ed assolutamente deleterio.
Infatti le accuse ingiuste possono essere scoperte e sanzionate, ma indurre al silenzio può significare anche favorire comportamenti illeciti che possono dar luogo a problemi seri, siano essi causati da elementi interni o esterni alla classe, che rappresenta, come un microcosmo, la società in cui, domani, il futuro adulto dovrà integrasi ed operare.
Credo che fino a quando non si farà chiarezza sui ruoli di tutti coloro che contribuiscono a far girare il "pianeta scuola", dalla materna in su, esisteranno squilibri ed azioni clamorose e deplorevoli come il caso di Vicenza.
Gianni

ArabaFenice ha detto...

il commento di Gianni mi ha ricordato un episodio: la mia ex-suocera, insegnante di scuola elementare e santa donna, fu malmenata dal padre di un bambino a cui lei aveva detto di "smettere di fare il monello".
Credo che la riflessione la debbano fare non solo gli insegnanti, anche i genitori.

Anonimo ha detto...

Andiamo bene. E questa gente dovrebbe essere quella che educa i figli? Oltretutto nella scuola dell'obbligo... questa è gente che li rovina i bambini!

polis ha detto...

sono senza parole...

Anonimo ha detto...

Le scuole di oggi fanno troppo caso alle punizioni anche minime.
A me sembra invece che al giorno d'oggi forse quello usato dalle maestre sia l'unico modo di mettere i bambini di fronte alle loro responsabilità.
In fondo non si è fatto male nessuno!
Certo, è stata una sola bambina ad effettuare "l'operazione" ma non si poteva fare altrimenti e gli altri comunque hanno partecipato.
Secondo me non lo faranno più. Sono meravigliata di quei genitori che lo considerano diseducativo!!!!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Mi spiace anonimo ma trovo questi metodi nazisti.

Rispetto la tua opinione ma non la condivido per niente.

Il fatto che non si sia fatta male fisicamente non vuol dire nulla. L'umiliazione ed i danni psicologici sono altrettanto se non più gravi.

Io spero che tu non sia un docente, troverei questa ipotesi poco rassicurante.

Anonimo ha detto...

Quoto Gianfranco Guccia e Franca.

Anonimo ha detto...

E'un fatto sconvolgente. Mi sono sempre chiesta peché anche i docenti, come gli autisti di autobus e chi ha lavori di responsabilità, non vengano sottoposti a periodici colloqui con uno psicologo, per accertarne l'equilibrio e la capacità di svolgere serenamente il proprio lavoro. Vero, quei bambini non sono morti; ma secondo me avranno perso per sempre la fiducia nell'adulto. Quanto alle "maestre"... giovani, stressate, terrorizzte da una bidella arrabbiatissima... non hanno comunque scusanti, anche perché HANNO DECISO QUELLA COSA IN DUE. Se posso capire che una persona da sola "perda la testa" (ma non dovrebbe accadere con dei bambini), vedo in questo caso della premeditazione, quasi sadismo. Spero che quelle persone siano già al lavoro in un'accogliente biblioteca o presso qualche ufficio; ma non, per favore, a scuola con i nostri bambini. Anch'io lavoro nella scuola, ma proprio per questo mi chiedo: come potremo combattere il bullismo se i primi "bulli" sono alcuni insegnanti?
Grazie Rockpoeta per l'ospitalità sul tuo blog, queste cose le volevo proprio dire. Facci sapere se scopri che la notizia ha un seguito.