giovedì 20 settembre 2007

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Ciascuno Faccia Il Suo.

Compro Repubblica e vi trovo due notizie "curiose" di cui voglio mettervi al corrente:

1) Leggo appunto su Repubblica di oggi che mentre Mastella come ben sappiamo, nonostante tutto è sempre lì al suo posto (in senso lato ovviamente perchè poi a volte è sulla sua poltrona, altre volte su quelle di un airbus della Pres. del Consiglio per vedere un GP, insomma è uno che gira...), un collaboratore di Prodi il Dr. Riccardo Capecchi invece no.

Perchè? Le ragioni sostanzialmente sono due: la prima è che Capecchi riconoscendosi in una foto pubblicata da Dagospia che ritraeva anch'egli a bordo di quell'aereo, ha deciso di dimettersi irrevocabilmente dal suo compito mentre se sentiamo Mastella, lui era al GP per ragioni di servizio...

L'altra è che Prodi di fronte a tanta correttezza (postuma se volete ma in questi nostri tempi fatti di finti pentimenti o perfino di menefreghismo, direi che è cmq merce unica) ha pensato bene di accettare quelle dimissioni invece che magari tenersi stretto un uomo che ha scelto di non seguire il solito costume italico di cui Mastella è degno maestro per invece decidere di essere un uomo.

Ma la dignità sembra oramai non pagare più.

2) Roberto Saviano, l'autore di "Gomorra" sotto scorta come saprete tutti per aver fatto pubblicamente dei nomi di alcuni membri del clan camorristico dei Casalesi, qualche giorno fa era a parlare nella piazza di Casal di Principe.

Oltre al danno la beffa; ebbene sì, perchè in primis alcuni del luogo hanno affermato fischiandolo e dandogli del buffone che la camorra da loro non esiste non c'è! La beffa perchè, a pag. 20 di Repubblica di oggi troviamo che il Pm. Franco Roberti, Coordinatore della DDA di Napoli (Direzione Distrettuale Antimafia) ha dichiarato a Radio 24 che dell'esibizione (così l'ha definita) di Saviano "Non ce n'era bisogno." Ma non si è fermato qui ha anche aggiunto "Saviano è in grave pericolo. Non servono eroi o martiri ma una politica antimafia seria che dia risposte concrete ai cittadini in termini di legalità, sviluppo economico, sicurezza". Queste parole dette da un magistrato sono per me gravissime perchè, anche se involontariamente, fanno passare un messaggio devastante e cioè che anche lo Stato attacca o quantomeno sminuisce chi combatte il Sistema, invece di difendere il coraggio di scrittori o altre personalità pubbliche come Saviano che nonostante i rischi e le minacce per la loro vita non accettano il ricatto della criminalità organizzata.

Vorrei a questo punto rispondere apertamente al Pm. Franco Roberti dicendogli: Ciascuno faccia il proprio lavoro.

"Vede Dr. Roberti, apparentemente ed in parte quanto lei ha dichiarato è giusto, ma Saviano è "semplicemente" uno scrittore di denuncia e quello fa. E' il suo lavoro.

Quello di catturare i "cattivoni" e magari sconfiggere la collusione tra il "Sistema" e la Politica, Dr. Roberti, è il suo mi sembra.

E allora lo faccia, continui così, ci dia dentro e denunci chi cerca di impedirglielo ma lasci in pace Saviano.

Grazie e Buon Lavoro Dr.Roberti"

Daniele Verzetti, Rockpoeta.

11 commenti:

Franca ha detto...

Mastella è sempre molto coerente con se stesso; il suo motto potrebbe essere "Qualcuno me la data (la poltrona) e io me la tengo!"
Voglio sperare che il magistrato si sia espresso male o lo si sia male interpretato

Anonimo ha detto...

Su Mastella per questioni di ulcera preferisco non parlare.
Su Saviano mi permetto un appunto: secondo me, la camorra l'ha puntato non perché fa nomi (sono nomi noti alle cronache giudiziarie dalle quale egli attinge e dichiara di farlo), ma perché ha mostrato l'aspetto prettamente economico-commerciale-aziendale della camorra, svelandone per altro i tratti profondamente ridicoli (questo perlomeno è il mio parere).

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Ok Samuele, può anche essere come dici tu anche se sembra proprio che i nomi in Piazza li abbia fatti
Penso, inoltre, che la cosa che ha infastidito di più quelle "persone" non è forse che abbia fatto certi nomi (o almeno non solo quello) ma il fatto che li abbia detti a voce alta, pubblicamente e non sottovoce al proprio vicino senza che nessun altro potesse sentire.

Fare i nomi significa non solo dire chi fa parte del Sistema ma soprattutto farli alla luce del sole, ed in Procura e davanti alla gente dimostrando che non si deve aver paura di niente e di nessuno.

Detto questo, Saviano cmq la pelle la sta rischiando e vista la poszione istituzionale ricoperta dal Dr. Roberti, forse sarebbe stato meglio se quest'ultimo avesse moderato le parole e riflettutto sul peso che le stesse potevano avere.

polis ha detto...

Per Mastella non trovo le parole giuste...sarei querelabile.
Per Saviano purtroppo è la solita triste storia italiana che si ripete.
Uomini Giusti lasciati soli...
Lui non è il primo e non sarà l'ultimo in questo bel paese.

Dott. Davide Longo ha detto...

Siamo in Italia...non meravigliamoci.
Torno a ripetermi...che tristezza!

Chit ha detto...

Riguardo al punto 1 bè, sicuramente tutto dipende dallo spessore morale della singola persona. Evidentemente i due personaggi hanno spessori diversi...

Per SAviano ho la terribile sensazione che stiamo parlando di uno scrittore prossimamente "martire".. non so, spero proprio di sbagliarmi...

Anonimo ha detto...

Mastella è la nostra spina nel fianco: praticamente tiene tutti sotto ricatto perpetuo... e intanto se ne va a spasso, oppure a cantare col karaoke.
Un saluto da Fioredicampo

Anonimo ha detto...

verissimo daniele

Anonimo ha detto...

su capecchi mi rimane un dubbio: se non lo beccava dagospia, si sarebbe dimesso comunque? ne dubito

remyna ha detto...

il livore sul volto di mastella in questi giorni parla da se.
per saviano la speranza che si trovi sempre nel posto giusto al momento giusto fino a 100'anni e più! un esempio!

Anonimo ha detto...

Sono rimasta molto male a sentire di Saviano... E su Mastella non ho più parole da spendere. Giulia